«Nel derby non possiamo sbagliare»
Una partita da uomini duri. Il derby si avvicina e i giocatori del Novara appaiono desiderosi di scendere in campo per risollevarsi dopo le ultime due sberle ricevute da Como e Ternana. Sulle facce di un “senatore” come Gonzalez e di una new entry d’esperienza come Federico Casarini si legge questa voglia di rivalsa.
L’argentino, fin dal dopogara del “Liberati”, si è preso da vero capitano le responsabilità a nome dei compagni e ieri è stato richiamato a parlare in vista di una tappa fondamentale della stagione: «La prestazione non si discute - attacca Pablo - Così come in tutte le occasioni a parte Como. Rivedere le gare di Crotone e Terni fa male, ma è da lì che dobbiamo imparare ad essere più cattivi sottoporta. In estate ci siamo preparati bene e non si può affermare che il Novara gioca male. Gli unici responsabili siamo noi».
I tifosi sono in subbuglio e si attendono un risultato importante nel derby: «I tifosi vogliono sempre vincere, come noi - aggiunge l’argentino - Sono amareggiati e il derby arriva al momento giusto. La squadra ha capito che non può più sbagliare, loro ci tengono e noi vogliamo portarla a casa. Mi aspetto una grande partita, di lotta. Ci aspetteranno e proveranno a non farci giocare anche perchè sanno che noi lo sappiamo fare meglio».
Nelle prime sedute della settimana Pablo è stato provato subito alle spalle di Galabinov: «A Novara è la novità, in Argentina l’ho già fatto - spiega - Un gol a Vercelli non l’ho mai segnato, mi piacerebbe ma non è quello che mi importa. L’ultimo derby lo ha deciso Libertazzi, che giocava poco. E andrebbe bene così. Mi aspetto un ambiente caldo, i nostri tifosi ci daranno la forza».
Al “Piola” vercellese serviranno anche i muscoli di Federico Casarini, che a Terni ha disputato la sua prima partita intera destando ottime impressioni: «Non sono ancora al meglio ma la condizione arriva giocando - sostiene il centrocampista emiliano - Quest’anno mi aspetto di fare cose importanti con la squadra, ne abbiamo i mezzi. Prima pensiamo alla salvezza, poi vediamo. La partita di Vercelli è fondamentale per il nostro rilancio».
La presenza di Baroni è stata importante per il suo arrivo dopo che si era ritrovato da titolare a Bologna a svincolato: «Il calcio è cambiato, è successo ad altri giocatori come Lodi e Galloppa - racconta - Gli svincolati non hanno più il potere di prima. Ora sono a Novara e sono contento. Questa squadra ha valori importanti, anche se è logico che nessuno ti regala niente». «Mister Baroni? La conoscenza del mister è stato un punto a favore per il mio arrivo - aggiunge - So come lavora e conosco le sue ambizioni. Quando i risultati non vengono la colpa si dà all’allenatore. E dispiaciuto nel vedere la squadra giocare bene e perdere punti. Come del resto lo siamo noi. La colpa è sempre di tutti».
Casarini si è inserito velocemente nel gruppo e ha tutte le caratteristiche per poter diventare uno degli uomini derby: «Dobbiamo lottare fino alla fine, da squadra umile - conclude - Ho affrontato pochi derby, ma quelli che ho giocato sono sempre state partite molto sentite e combattute, che si decidono più sul piano fisico. La ricetta? Dovremo sfruttare le occasioni e concedere pochissimo agli avversari. Sono pronto alla battaglia».
Paolo De Luca
Una partita da uomini duri. Il derby si avvicina e i giocatori del Novara appaiono desiderosi di scendere in campo per risollevarsi dopo le ultime due sberle ricevute da Como e Ternana. Sulle facce di un “senatore” come Gonzalez e di una new entry d’esperienza come Federico Casarini si legge questa voglia di rivalsa.
L’argentino, fin dal dopogara del “Liberati”, si è preso da vero capitano le responsabilità a nome dei compagni e ieri è stato richiamato a parlare in vista di una tappa fondamentale della stagione: «La prestazione non si discute - attacca Pablo - Così come in tutte le occasioni a parte Como. Rivedere le gare di Crotone e Terni fa male, ma è da lì che dobbiamo imparare ad essere più cattivi sottoporta. In estate ci siamo preparati bene e non si può affermare che il Novara gioca male. Gli unici responsabili siamo noi».
I tifosi sono in subbuglio e si attendono un risultato importante nel derby: «I tifosi vogliono sempre vincere, come noi - aggiunge l’argentino - Sono amareggiati e il derby arriva al momento giusto. La squadra ha capito che non può più sbagliare, loro ci tengono e noi vogliamo portarla a casa. Mi aspetto una grande partita, di lotta. Ci aspetteranno e proveranno a non farci giocare anche perchè sanno che noi lo sappiamo fare meglio».
Nelle prime sedute della settimana Pablo è stato provato subito alle spalle di Galabinov: «A Novara è la novità, in Argentina l’ho già fatto - spiega - Un gol a Vercelli non l’ho mai segnato, mi piacerebbe ma non è quello che mi importa. L’ultimo derby lo ha deciso Libertazzi, che giocava poco. E andrebbe bene così. Mi aspetto un ambiente caldo, i nostri tifosi ci daranno la forza».
Al “Piola” vercellese serviranno anche i muscoli di Federico Casarini, che a Terni ha disputato la sua prima partita intera destando ottime impressioni: «Non sono ancora al meglio ma la condizione arriva giocando - sostiene il centrocampista emiliano - Quest’anno mi aspetto di fare cose importanti con la squadra, ne abbiamo i mezzi. Prima pensiamo alla salvezza, poi vediamo. La partita di Vercelli è fondamentale per il nostro rilancio».
La presenza di Baroni è stata importante per il suo arrivo dopo che si era ritrovato da titolare a Bologna a svincolato: «Il calcio è cambiato, è successo ad altri giocatori come Lodi e Galloppa - racconta - Gli svincolati non hanno più il potere di prima. Ora sono a Novara e sono contento. Questa squadra ha valori importanti, anche se è logico che nessuno ti regala niente». «Mister Baroni? La conoscenza del mister è stato un punto a favore per il mio arrivo - aggiunge - So come lavora e conosco le sue ambizioni. Quando i risultati non vengono la colpa si dà all’allenatore. E dispiaciuto nel vedere la squadra giocare bene e perdere punti. Come del resto lo siamo noi. La colpa è sempre di tutti».
Casarini si è inserito velocemente nel gruppo e ha tutte le caratteristiche per poter diventare uno degli uomini derby: «Dobbiamo lottare fino alla fine, da squadra umile - conclude - Ho affrontato pochi derby, ma quelli che ho giocato sono sempre state partite molto sentite e combattute, che si decidono più sul piano fisico. La ricetta? Dovremo sfruttare le occasioni e concedere pochissimo agli avversari. Sono pronto alla battaglia».
Paolo De Luca