Violenta la figlia della compagna: a processo 41enne
NOVARA – Alla sbarra con l’accusa di violenza sessuale su minore. A finire a processo con questa pesante accusa è un 41enne novarese. I fatti risalgono all’aprile di due anni fa in un paese dell’Ovest Ticino.
Martedì l’udienza in Tribunale a Novara. L’uomo avrebbe abusato della figlia della sua convivente, all’epoca quasi 15enne. All’inizio, stando alla denuncia fatta dalla ragazza con la madre in Questura, c’era stata qualche carezza, poi si era passati a ben altro. Quando alla sera si trovavano assieme sul divano e la sua compagna era addormentata, il 41enne pare sfiorasse la schiena della ragazzina. Carezze che nei giorni si erano fatte più morbose. Sino a che si era giunti a palpeggiamenti a glutei e a parti intime e, quindi, stando sempre alla denuncia, a una vera e propria violenza. La 15enne (ora ne ha 17) aveva scritto una lettera, da dove emergeva un suo forte disagio. In aula martedì uno zio della ragazzina. «Non ho mai saputo in modo chiaro cosa fosse accaduto. Mia nipote non me l’ha mai detto. Certo ero rimasto colpito dal fatto che avesse chiesto di andare a stare dai nonni (in un’altra regione d’Italia, ndr), decidendo di non rimanere con sua madre e il convivente». L’udienza è stata aggiornata al 22 marzo.
mo.c.
Per saperne di più leggi l’articolo completo sul Corriere di Novara in edicola giovedì 24 settembre
NOVARA – Alla sbarra con l’accusa di violenza sessuale su minore. A finire a processo con questa pesante accusa è un 41enne novarese. I fatti risalgono all’aprile di due anni fa in un paese dell’Ovest Ticino.
Martedì l’udienza in Tribunale a Novara. L’uomo avrebbe abusato della figlia della sua convivente, all’epoca quasi 15enne. All’inizio, stando alla denuncia fatta dalla ragazza con la madre in Questura, c’era stata qualche carezza, poi si era passati a ben altro. Quando alla sera si trovavano assieme sul divano e la sua compagna era addormentata, il 41enne pare sfiorasse la schiena della ragazzina. Carezze che nei giorni si erano fatte più morbose. Sino a che si era giunti a palpeggiamenti a glutei e a parti intime e, quindi, stando sempre alla denuncia, a una vera e propria violenza. La 15enne (ora ne ha 17) aveva scritto una lettera, da dove emergeva un suo forte disagio. In aula martedì uno zio della ragazzina. «Non ho mai saputo in modo chiaro cosa fosse accaduto. Mia nipote non me l’ha mai detto. Certo ero rimasto colpito dal fatto che avesse chiesto di andare a stare dai nonni (in un’altra regione d’Italia, ndr), decidendo di non rimanere con sua madre e il convivente». L’udienza è stata aggiornata al 22 marzo.
mo.c.
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