Il Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi di Novara compie un passo significativo verso una reale accessibilità, grazie al progetto “Un Museo di Tutti – Per un’Accessibilità Senza Barriere”, promosso dall’associazione RI-Nascita e sostenuto dalla Fondazione Comunità Novarese.
Un Museo per tutti
Grazie alla collaborazione con il Comune di Novara e Fondazione Paideia, il Museo si trasforma in uno spazio inclusivo, focalizzandosi sulle esigenze delle persone con disabilità cognitive e comunicative.
“Siamo davvero soddisfatti di aver raggiunto questo importante traguardo”, commenta la Presidente di RI-Nascita, Delia Leuzzi. “Un museo più accogliente e fruibile da tutti non solo valorizza le persone con disabilità, ma arricchisce anche l’intera esperienza culturale, generando ricadute sociali a lungo termine”.
Il Presidente della Fondazione Comunità Novarese, Prof. Davide Maggi, evidenzia che “rendere fruibili le collezioni del Museo significa offrire a tutti un’esperienza intensa e coinvolgente, promuovendo una cultura che considera le differenze come una risorsa condivisa”.
In linea con queste osservazioni, l’Assessore alla Cultura del Comune di Novara, Luca Piantanida, sottolinea come il progetto rappresenti “una tappa fondamentale nel processo di inclusione del Museo, trasformando il patrimonio culturale in uno spazio aperto e accessibile a tutti”.
La genesi del progetto
Il percorso di accessibilità del Museo è iniziato nel 2016 con l’obiettivo del Comune di Novara di valorizzare le collezioni per renderle fruibili anche da persone con disabilità. Nel 2018 è stato inaugurato un nuovo percorso di visita, comprendente installazioni tattili, sonore e olfattive, grazie al coinvolgimento dell’Unione Ciechi di Novara e del Gruppo Sordi di Novara-Biella-Torino.
Nel 2020, il progetto ha ampliato la sua portata al piano terra, introducendo box olfattivi, cartoline tattili, guide informative scaricabili tramite QR Code e tecnologia NFC, postazioni video accessibili e filmati in LIS. È stato inoltre avviato un programma di formazione per operatori museali e guide turistiche, con particolare attenzione a coloro che lavorano con persone non udenti e non vedenti.
Accessibilità cognitiva e comunicativa
Il progetto ha incluso anche collaborazioni con organizzazioni come Anffas Onlus Novara, Angsa Novara Vercelli, Associazione Down Novara e Il Timone, per sviluppare un modello di Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) che renda i contenuti del Museo comprensibili per tutti, integrando linguaggio verbale, gesti, disegni e vocalizzi.
Con Fondazione Paideia, sono stati attivati percorsi formativi per gli operatori museali, migliorando la comunicazione e la relazione con le persone con disabilità. Fabrizio Serra, Segretario Generale di Fondazione Paideia, sottolinea come “formare chi opera nei luoghi della cultura a una comunicazione competente significa creare contesti in cui ogni visitatore si sente accolto e può partecipare pienamente”.
I fondamenti del progetto
I pilastri su cui si basa il progetto includono: formazione degli operatori attraverso corsi su accoglienza, metodologie CAA, linguaggi semplificati e supporti visivi; laboratori di co-progettazione in CAA, dove utenti con disabilità cognitive e operatori collaborano per tradurre contenuti museali in simboli e immagini; e un nuovo contesto formativo con guide plastificate, pannelli con testi chiari e modalità di visita personalizzabili.
Il progetto continua a evolversi: le competenze acquisite e i materiali prodotti costituiscono una base solida per proseguire l’impegno verso un Museo sempre più aperto e accessibile.