Demografia delle imprese novaresi: risultato positivo
NOVARA - Nei primi sei mesi del 2015 sono stati di più le imprese novaresi che hanno aperto rispetto a quelle che hanno chiuso: l’anagrafe delle aziende segna un incremento del +0,3%. Aumento contenuto, ma che rispetto al risultato conseguito nello stesso periodo dello scorso anno (+0,1%) rappresenta comunque un miglioramento.
«La dinamica demografica delle imprese novaresi evidenzia un risulta positivo, che conferma la tenuta emersa nelle precedenti rilevazioni – commenta Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara – nonostante persistano ancora difficoltà per le costruzioni e l’artigianato, che vedono assottigliarsi la propria base imprenditoriale.
Il tasso di natalità delle imprese, che indica la propensione ad aprire nuove attività economiche, è lievemente migliore di quello del primo semestre 2014, ma appare il secondo risultato più basso tra quelli degli ultimi cinque anni: la via d’impresa resta dunque tortuosa e scoraggia molti tra coloro che vorrebbero intraprenderla. Oggi più che mai servono interventi normativi e fiscali per semplificare l’avvio e, soprattutto, la gestione di realtà imprenditoriali e scongiurare così la chiusura di buone imprese, dotate di prodotti, servizi e potenzialità meritevoli».
Sono 1.169 le aziende che si sono iscritte al registro delle imprese tra gennaio e giugno 2015, mentre 1.088 hanno terminato la propria attività. Le cessazioni salgono tuttavia a 1.271 se si includono anche le 183 effettuate d’ufficio nel periodo in esame, con una consistenza del sistema imprenditoriale che alla fine di giugno si attesta a 31.282 unità (erano 31.564 nello stesso periodo dello scorso anno).
L’artigianato continua ad essere interessato da un calo demografico: nei primi sei mesi dell’anno le cessazioni hanno superato gli avvii d’impresa, con un saldo negativo pari a -50 unità, in leggera diminuzione rispetto a quello del primo semestre 2014, che ammontava a -68 unità. La consistenza complessiva delle ditte artigiane registrate al 30 giugno 2015 scende, pertanto, al di sotto delle 10mila unità, attestandosi a 9.973.
v.s.
NOVARA - Nei primi sei mesi del 2015 sono stati di più le imprese novaresi che hanno aperto rispetto a quelle che hanno chiuso: l’anagrafe delle aziende segna un incremento del +0,3%. Aumento contenuto, ma che rispetto al risultato conseguito nello stesso periodo dello scorso anno (+0,1%) rappresenta comunque un miglioramento.
«La dinamica demografica delle imprese novaresi evidenzia un risulta positivo, che conferma la tenuta emersa nelle precedenti rilevazioni – commenta Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara – nonostante persistano ancora difficoltà per le costruzioni e l’artigianato, che vedono assottigliarsi la propria base imprenditoriale.
Il tasso di natalità delle imprese, che indica la propensione ad aprire nuove attività economiche, è lievemente migliore di quello del primo semestre 2014, ma appare il secondo risultato più basso tra quelli degli ultimi cinque anni: la via d’impresa resta dunque tortuosa e scoraggia molti tra coloro che vorrebbero intraprenderla. Oggi più che mai servono interventi normativi e fiscali per semplificare l’avvio e, soprattutto, la gestione di realtà imprenditoriali e scongiurare così la chiusura di buone imprese, dotate di prodotti, servizi e potenzialità meritevoli».
Sono 1.169 le aziende che si sono iscritte al registro delle imprese tra gennaio e giugno 2015, mentre 1.088 hanno terminato la propria attività. Le cessazioni salgono tuttavia a 1.271 se si includono anche le 183 effettuate d’ufficio nel periodo in esame, con una consistenza del sistema imprenditoriale che alla fine di giugno si attesta a 31.282 unità (erano 31.564 nello stesso periodo dello scorso anno).
L’artigianato continua ad essere interessato da un calo demografico: nei primi sei mesi dell’anno le cessazioni hanno superato gli avvii d’impresa, con un saldo negativo pari a -50 unità, in leggera diminuzione rispetto a quello del primo semestre 2014, che ammontava a -68 unità. La consistenza complessiva delle ditte artigiane registrate al 30 giugno 2015 scende, pertanto, al di sotto delle 10mila unità, attestandosi a 9.973.
v.s.å