La scuola "Rodari" rimessa a nuovo dai detenuti

La scuola "Rodari" rimessa a nuovo dai detenuti
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NOVARA - È stato presentato ieri a lavori ultimati l'intervento di tinteggiatura degli interni effettuato alla Scuola Primaria Rodari di Via Cavigioli dai detenuti della Casa Circondariale, accompagnati dagli agenti della Polizia Penitenziaria e sotto il coordinamento e il supporto operativo e logistico di Assa. Il tutto nell'ambito dell’estensione del protocollo delle “Giornate di recupero del patrimonio ambientale”. Firmatari del protocollo sono Comune di Novara, Magistratura di Sorveglianza, Casa Circondariale, Ufficio esecuzioni penali esterne e Assa.
Sodddisfazione è stata espressa dalla dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Fornara Ossola”, Fabia Scaglione, che ha presentato l'intervento insieme al sindaco, Andrea Ballarè, alla direttrice della Casa Circondariale, Rosalia Marino, al presidente di Assa S.p.A., Marcello Marzo, all’assessore ai lavori pubblici ed edilizia scolastica, Nicola Fonzo, e al comandante della Polizia Penitenziaria, commissario Rocco Macrì. 
«Come era previsto – ha illustrato la dirigente scolastica – i detenuti hanno proseguito i lavori,  fatti al secondo piano durante le vacanze pasquali,  con la tinteggiatura di aule, laboratori, spazi comuni e bagni di primo piano e seminterrato. Siamo contenti che ora anche la nostra scuola Rodari, come lo scorso anno scolastico era stato per la Scuola Primaria Don Milani di Via Premuda, sia stata rimessa a nuovo, con la ritinteggiatura e i lavori di manutenzione divenuti ormai estremamente necessari, tramite questo progetto che è molto utile alla collettività e che persegue il reinserimento lavorativo e sociale dei detenuti. Al ritorno sui banchi scolastici, ai nostri alunni e alle loro famiglie sottolineeremo ancora una volta la valenza del progetto di cui ha potuto beneficiare la nostra scuola e rinsalderemo ulteriormente l’amicizia che è ormai nata tra il nostro Istituto e la Casa Circondariale».
Il sindaco Andrea Ballarè ha ribadito il grande valore di questo tipo di iniziativa di rilievo nazionale «che – ha detto – vogliamo riproporre e ancora potenziare. Si tratta infatti di un modo intelligente di combinare un obiettivo che dovrebbe essere intrinseco all'attività del carcere, cioè il valore rieducativo della pena, con una esigenza sempre più sentita in tempi di crisi e di tagli ai bilanci dalle amministrazioni locali, cioè quella di dare vita a modalità alternative per rispondere alle diverse esigenze che si manifestano in città». 
«Sono molto soddisfatto dei risultati dell'iniziativa che Assa sta promuovendo dal 2014 attraverso il protocollo delle “Giornate di recupero del patrimonio ambientale”,  che prevede l’impiego dei detenuti per lavori di pulizia e riordino di aree e strutture pubbliche e che staconsentendo la realizzazione di importanti interventi per la comunità», ha sottolineato il presidente di Assa, Marcello Marzo. 
I lavori si sono svolti impiegando il materiale necessario acquistato dal Comune di Novara. «La qualità della scuola passa anche dalle condizioni dei locali che quotidianamente accolgono i ragazzi – ha sottolineato l’assessore Fonzo – Inoltre questo intervento ha ben evidenziato come, facendo ognuno la propria parte, vengano messe in circolazione importanti sinergie e competenze che permettono di raggiungere grandi risultati». 
«I nostri detenuti sono contenti quando vengono impiegati in lavori come questi, in quanto contribuiscono a migliorare gli ambienti scolastici di bambini e ragazzi – ha esordito la direttrice della Casa Circondariale,  Rosalia Marino, insieme al commissario Macrì e alla educatrice Patrizia Borgia – Per noi questa attività a beneficio delle scuole ha una valenza trattamentale educativa molto importante. Attraverso finanziamenti regionali è nostro intento ampliare l’offerta formativa per i detenuti anche a filoni espressamente rivolti all’apprendimento della piccola manutenzione edile». 
Da gennaio a oggi sono stati una quarantina i detenuti complessivamente impiegati nelle “Giornate di recupero ambientale”, appuntamento quindicinale finalizzato in particolare alla pulizia e bonifiche ambientali ed esteso ad interventi di recupero e manutenzione di strutture pubbliche. Alla scuola Rodari hanno prestato lavoro volontario otto detenuti, in “uscita premio” dal carcere, per tre giornate lavorative continuative, con il supporto dei detenuti impegnati nei  “cantieri di lavoro” del Comune in forza ad Assa. 
«L’iniziativa  conferisce forma e sostanza al valore rieducativo connesso all’espiazione penale – è il commento del magistrato di sorveglianza, Monica Cali - I Magistrati di Sorveglianza non possono che sostenere esperienze lavorative come quelle effettuate e auspicare il loro ripetersi in futuro. Da iniziative di questo tipo e soprattutto dal credere in iniziative di questo tipo, che offrono vere opportunità di lavoro serio  a chi è in carcere, dipende il futuro della espiazione penale che solo così riesce ad avere una valenza concretamente positiva. Un grazie a tutti coloro che ci hanno creduto e che hanno impiegato le proprie energie e la propria professionalità al servizio dell’esecuzione penale». 
v.s.

NOVARA - È stato presentato ieri a lavori ultimati l'intervento di tinteggiatura degli interni effettuato alla Scuola Primaria Rodari di Via Cavigioli dai detenuti della Casa Circondariale, accompagnati dagli agenti della Polizia Penitenziaria e sotto il coordinamento e il supporto operativo e logistico di Assa. Il tutto nell'ambito dell’estensione del protocollo delle “Giornate di recupero del patrimonio ambientale”. Firmatari del protocollo sono Comune di Novara, Magistratura di Sorveglianza, Casa Circondariale, Ufficio esecuzioni penali esterne e Assa.
Sodddisfazione è stata espressa dalla dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Fornara Ossola”, Fabia Scaglione, che ha presentato l'intervento insieme al sindaco, Andrea Ballarè, alla direttrice della Casa Circondariale, Rosalia Marino, al presidente di Assa S.p.A., Marcello Marzo, all’assessore ai lavori pubblici ed edilizia scolastica, Nicola Fonzo, e al comandante della Polizia Penitenziaria, commissario Rocco Macrì. 
«Come era previsto – ha illustrato la dirigente scolastica – i detenuti hanno proseguito i lavori,  fatti al secondo piano durante le vacanze pasquali,  con la tinteggiatura di aule, laboratori, spazi comuni e bagni di primo piano e seminterrato. Siamo contenti che ora anche la nostra scuola Rodari, come lo scorso anno scolastico era stato per la Scuola Primaria Don Milani di Via Premuda, sia stata rimessa a nuovo, con la ritinteggiatura e i lavori di manutenzione divenuti ormai estremamente necessari, tramite questo progetto che è molto utile alla collettività e che persegue il reinserimento lavorativo e sociale dei detenuti. Al ritorno sui banchi scolastici, ai nostri alunni e alle loro famiglie sottolineeremo ancora una volta la valenza del progetto di cui ha potuto beneficiare la nostra scuola e rinsalderemo ulteriormente l’amicizia che è ormai nata tra il nostro Istituto e la Casa Circondariale».
Il sindaco Andrea Ballarè ha ribadito il grande valore di questo tipo di iniziativa di rilievo nazionale «che – ha detto – vogliamo riproporre e ancora potenziare. Si tratta infatti di un modo intelligente di combinare un obiettivo che dovrebbe essere intrinseco all'attività del carcere, cioè il valore rieducativo della pena, con una esigenza sempre più sentita in tempi di crisi e di tagli ai bilanci dalle amministrazioni locali, cioè quella di dare vita a modalità alternative per rispondere alle diverse esigenze che si manifestano in città». 
«Sono molto soddisfatto dei risultati dell'iniziativa che Assa sta promuovendo dal 2014 attraverso il protocollo delle “Giornate di recupero del patrimonio ambientale”,  che prevede l’impiego dei detenuti per lavori di pulizia e riordino di aree e strutture pubbliche e che staconsentendo la realizzazione di importanti interventi per la comunità», ha sottolineato il presidente di Assa, Marcello Marzo. 
I lavori si sono svolti impiegando il materiale necessario acquistato dal Comune di Novara. «La qualità della scuola passa anche dalle condizioni dei locali che quotidianamente accolgono i ragazzi – ha sottolineato l’assessore Fonzo – Inoltre questo intervento ha ben evidenziato come, facendo ognuno la propria parte, vengano messe in circolazione importanti sinergie e competenze che permettono di raggiungere grandi risultati». 
«I nostri detenuti sono contenti quando vengono impiegati in lavori come questi, in quanto contribuiscono a migliorare gli ambienti scolastici di bambini e ragazzi – ha esordito la direttrice della Casa Circondariale,  Rosalia Marino, insieme al commissario Macrì e alla educatrice Patrizia Borgia – Per noi questa attività a beneficio delle scuole ha una valenza trattamentale educativa molto importante. Attraverso finanziamenti regionali è nostro intento ampliare l’offerta formativa per i detenuti anche a filoni espressamente rivolti all’apprendimento della piccola manutenzione edile». 
Da gennaio a oggi sono stati una quarantina i detenuti complessivamente impiegati nelle “Giornate di recupero ambientale”, appuntamento quindicinale finalizzato in particolare alla pulizia e bonifiche ambientali ed esteso ad interventi di recupero e manutenzione di strutture pubbliche. Alla scuola Rodari hanno prestato lavoro volontario otto detenuti, in “uscita premio” dal carcere, per tre giornate lavorative continuative, con il supporto dei detenuti impegnati nei  “cantieri di lavoro” del Comune in forza ad Assa. 
«L’iniziativa  conferisce forma e sostanza al valore rieducativo connesso all’espiazione penale – è il commento del magistrato di sorveglianza, Monica Cali - I Magistrati di Sorveglianza non possono che sostenere esperienze lavorative come quelle effettuate e auspicare il loro ripetersi in futuro. Da iniziative di questo tipo e soprattutto dal credere in iniziative di questo tipo, che offrono vere opportunità di lavoro serio  a chi è in carcere, dipende il futuro della espiazione penale che solo così riesce ad avere una valenza concretamente positiva. Un grazie a tutti coloro che ci hanno creduto e che hanno impiegato le proprie energie e la propria professionalità al servizio dell’esecuzione penale». 
v.s.

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