Apprendistato, risultati raggiunti

Apprendistato, risultati raggiunti
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L'apprendistato, risultati raggiunti e prospettive di innovazione. Questo il tema dell’incontro a cui ha partecipato ieri mattina, a Roma, presso la Camera dei Deputati, l’assessore all’Istruzione, Lavoro e Formazione professionale Gianna Pentenero, nell’ambito del quale sono stati  esaminati i dati del XV Rapporto annuale di Monitoraggio sull’apprendistato, realizzato dall’Isfol su incarico del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

«Una importante occasione per riflettere sull'istituto dell'apprendistato che costituisce un fondamentale strumento di politica attiva per l'inserimento dei nostri giovani nel mercato del lavoro, anche alla luce delle novità introdotte dai recenti provvedimenti normativi emanati in attuazione del Jobs Act» ha dichiarato Luigi Bobba, sottosegretario  di Stato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. «I dati evidenziano la necessità di ripensare profondamente l’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale e apprendistato di alta formazione e ricerca - continua  Bobba - d'altra parte il Governo, conscio della necessità introdurre dei cambiamenti, non è rimasto inerte ed ha già provveduto ad inserire sia nel decreto legislativo di riordino dei contratti (approvato in via definitiva) che nello schema di Decreto sulle politiche attive (ancora all’esame della Commissione Lavoro della Camera) importanti novità che potranno determinare una "rinascita" per questo strumento  di inserimento al lavoro per i giovani». 

All'interno del rapporto presentato a Roma, ampio spazio è dedicato alla sperimentazione sull’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale che la Regione Piemonte ha avviato nel 2012, approvando una mirata offerta formativa. Tra il 2012 e il 2014 sono infatti 160 gli apprendisti presi in carico dal sistema dell’offerta formativa contrattualizzati con apprendistato di 1° livello, alcuni dei quali conseguiranno la qualifica  e il diploma professionale il prossimo autunno. Sono invece  340 le imprese che, dal 2010 ad oggi, hanno assunto in apprendistato di alta formazione e ricerca 727 apprendisti. Di questi circa 89 % ha concluso il percorso con successo conseguendo il titolo universitario previsto e oltre il 95% è stato stabilizzato negli organici aziendali.  

«Il Piemonte - ha esordito l’assessore Pentenero presentando i dati regionali  - ha avviato dallo scorso 2014, in aggiunta ai percorsi per il conseguimento della laurea, master e dottorato di ricerca, la sperimentazione per il conseguimento del titolo di Tecnico Superiore (ITS) in Apprendistato di alta formazione e ricerca. I modelli didattico-organizzativi utilizzati avevano il compito di favorire l’integrazione dell’esperienza lavorativa con la formazione e il riconoscimento e la certificazione degli apprendimenti non formali grazie all’attività all’interno di un contesto produttivo. Grazie a un coordinatore formativo interno all’impresa - spiega Pentenero -  e uno all’interno dell’agenzia formativa, si è venuto così a creare un continuo raccordo nelle fasi di apprendimento e tra i differenti luoghi di formazione, coniugando in questo modo una parte pratica da svolgere all’interno dell’azienda e una parte riservata alla didattica in aula. 

Nell’ambito dell’apprendistato per il conseguimento della qualifica e del diploma professionale la Regione ha stanziato un incentivo per il successo formativo dell’apprendista pari a 1500 euro per ogni annualità, da erogare al completamento della frequenza dei 3/4 della durata complessiva della formazione strutturata. L'esigenza prioritaria di un percorso educativo e formativo moderno - ha concluso l’assessore -  finalizzato a coniugare domanda e offerta di lavoro, è creare un'alternanza continua tra formazione e lavoro e generare effetti virtuosi non solo sull’occupabilità delle persone e sulla produttività delle aziende, ma anche sul conseguimento di un titolo di studio che permetta di ottenere un inserimento lavorativo stabile».  

l.c.

L'apprendistato, risultati raggiunti e prospettive di innovazione. Questo il tema dell’incontro a cui ha partecipato ieri mattina, a Roma, presso la Camera dei Deputati, l’assessore all’Istruzione, Lavoro e Formazione professionale Gianna Pentenero, nell’ambito del quale sono stati  esaminati i dati del XV Rapporto annuale di Monitoraggio sull’apprendistato, realizzato dall’Isfol su incarico del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

«Una importante occasione per riflettere sull'istituto dell'apprendistato che costituisce un fondamentale strumento di politica attiva per l'inserimento dei nostri giovani nel mercato del lavoro, anche alla luce delle novità introdotte dai recenti provvedimenti normativi emanati in attuazione del Jobs Act» ha dichiarato Luigi Bobba, sottosegretario  di Stato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. «I dati evidenziano la necessità di ripensare profondamente l’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale e apprendistato di alta formazione e ricerca - continua  Bobba - d'altra parte il Governo, conscio della necessità introdurre dei cambiamenti, non è rimasto inerte ed ha già provveduto ad inserire sia nel decreto legislativo di riordino dei contratti (approvato in via definitiva) che nello schema di Decreto sulle politiche attive (ancora all’esame della Commissione Lavoro della Camera) importanti novità che potranno determinare una "rinascita" per questo strumento  di inserimento al lavoro per i giovani». 

All'interno del rapporto presentato a Roma, ampio spazio è dedicato alla sperimentazione sull’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale che la Regione Piemonte ha avviato nel 2012, approvando una mirata offerta formativa. Tra il 2012 e il 2014 sono infatti 160 gli apprendisti presi in carico dal sistema dell’offerta formativa contrattualizzati con apprendistato di 1° livello, alcuni dei quali conseguiranno la qualifica  e il diploma professionale il prossimo autunno. Sono invece  340 le imprese che, dal 2010 ad oggi, hanno assunto in apprendistato di alta formazione e ricerca 727 apprendisti. Di questi circa 89 % ha concluso il percorso con successo conseguendo il titolo universitario previsto e oltre il 95% è stato stabilizzato negli organici aziendali.  

«Il Piemonte - ha esordito l’assessore Pentenero presentando i dati regionali  - ha avviato dallo scorso 2014, in aggiunta ai percorsi per il conseguimento della laurea, master e dottorato di ricerca, la sperimentazione per il conseguimento del titolo di Tecnico Superiore (ITS) in Apprendistato di alta formazione e ricerca. I modelli didattico-organizzativi utilizzati avevano il compito di favorire l’integrazione dell’esperienza lavorativa con la formazione e il riconoscimento e la certificazione degli apprendimenti non formali grazie all’attività all’interno di un contesto produttivo. Grazie a un coordinatore formativo interno all’impresa - spiega Pentenero -  e uno all’interno dell’agenzia formativa, si è venuto così a creare un continuo raccordo nelle fasi di apprendimento e tra i differenti luoghi di formazione, coniugando in questo modo una parte pratica da svolgere all’interno dell’azienda e una parte riservata alla didattica in aula. 

Nell’ambito dell’apprendistato per il conseguimento della qualifica e del diploma professionale la Regione ha stanziato un incentivo per il successo formativo dell’apprendista pari a 1500 euro per ogni annualità, da erogare al completamento della frequenza dei 3/4 della durata complessiva della formazione strutturata. L'esigenza prioritaria di un percorso educativo e formativo moderno - ha concluso l’assessore -  finalizzato a coniugare domanda e offerta di lavoro, è creare un'alternanza continua tra formazione e lavoro e generare effetti virtuosi non solo sull’occupabilità delle persone e sulla produttività delle aziende, ma anche sul conseguimento di un titolo di studio che permetta di ottenere un inserimento lavorativo stabile».  

l.c.

 

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