15 milioni di euro “spalmati” in 30 anni
NOVARA - Con il “sì” della sola maggioranza (nel primo caso i rappresentanti del Pdl e della Lega Nord non hanno partecipato al voto, mentre in occasione del secondo documento si sono astenuti) il Consiglio comunale di lunedì ha approvato due delibere che hanno mancato di suscitare qualche polemica in sede di dibattito.
La prima, illustrata dall’assessore al Bilancio Gorgio Dulio, riguardava il “ripiano dal maggiore disavanzo determinato a seguito del riaccertamento straordinario dei residui”. Di “disavanzo tecnico” dovuto «alla nuova normativa contabile che vuole rendere più trasparente la situazione patrimoniale degli Enti locali», spiegava Dulio. Una cifra che risulta essere la differenza fra l’avanzo di amministrazione e la differenza fra residui “attivi” e “passivi” rideterminati con le nuove regole. Nella sostanza qualcosa come quasi 15 milioni di euro , che saranno “spalmati” in trent’anni.
Facciamo un passo indietro. Ancora Dulio: «Il rendiconto 2014 presentava un avanzo di 6.072.863,01 euro e al contempo evidenziava la necessità di ricostituire fondi vincolati per investimenti per 1.366.389,77. Il riaccertamento straordinario dei residui al 1° gennaio 2105 ha determinato un maggior disavanzo di 14.911.619,20 euro». Il ripianamento avverrà, «per quanto riguarda il 2015, attraverso l’utilizzo dei fondi del risultato di amministrazione e per gli esercizi successivi con risorse di parte corrente». Considerando che i 15 milioni comprendono il milione e 300 mila euro dei fondi vincolati (cifra che sarà coperta con un “ripianamento ordinario”), la rimanenza (13.545329,40 euro) «attraverso un “ripianamento straordinario” suddiviso in 30 rate annuali». La delibera propone il “ripiano ordinario” in due anni (455.463,26 nell’esercizio 2015 e 910.926,51 nel 2016) mediante risorse di parte corrente. La restante quota (13,5 milioni) sarà suddivisa in rate costanti di 451.507,65 euro: «Nel corrente anno attraverso la “cancellazione del vincolo di generica destinazione degli investimenti , per il 2016 e 2017 mediante risorse di parte corrente, così come di massima per l’esercizio 2018 e successivi».
Luca Mattioli
Leggi l’articolo integrale sul Corriere di Novara di giovedì 9 luglio 2015
NOVARA - Con il “sì” della sola maggioranza (nel primo caso i rappresentanti del Pdl e della Lega Nord non hanno partecipato al voto, mentre in occasione del secondo documento si sono astenuti) il Consiglio comunale di lunedì ha approvato due delibere che hanno mancato di suscitare qualche polemica in sede di dibattito.
La prima, illustrata dall’assessore al Bilancio Gorgio Dulio, riguardava il “ripiano dal maggiore disavanzo determinato a seguito del riaccertamento straordinario dei residui”. Di “disavanzo tecnico” dovuto «alla nuova normativa contabile che vuole rendere più trasparente la situazione patrimoniale degli Enti locali», spiegava Dulio. Una cifra che risulta essere la differenza fra l’avanzo di amministrazione e la differenza fra residui “attivi” e “passivi” rideterminati con le nuove regole. Nella sostanza qualcosa come quasi 15 milioni di euro , che saranno “spalmati” in trent’anni.
Facciamo un passo indietro. Ancora Dulio: «Il rendiconto 2014 presentava un avanzo di 6.072.863,01 euro e al contempo evidenziava la necessità di ricostituire fondi vincolati per investimenti per 1.366.389,77. Il riaccertamento straordinario dei residui al 1° gennaio 2105 ha determinato un maggior disavanzo di 14.911.619,20 euro». Il ripianamento avverrà, «per quanto riguarda il 2015, attraverso l’utilizzo dei fondi del risultato di amministrazione e per gli esercizi successivi con risorse di parte corrente». Considerando che i 15 milioni comprendono il milione e 300 mila euro dei fondi vincolati (cifra che sarà coperta con un “ripianamento ordinario”), la rimanenza (13.545329,40 euro) «attraverso un “ripianamento straordinario” suddiviso in 30 rate annuali». La delibera propone il “ripiano ordinario” in due anni (455.463,26 nell’esercizio 2015 e 910.926,51 nel 2016) mediante risorse di parte corrente. La restante quota (13,5 milioni) sarà suddivisa in rate costanti di 451.507,65 euro: «Nel corrente anno attraverso la “cancellazione del vincolo di generica destinazione degli investimenti , per il 2016 e 2017 mediante risorse di parte corrente, così come di massima per l’esercizio 2018 e successivi».
Luca Mattioli
Leggi l’articolo integrale sul Corriere di Novara di giovedì 9 luglio 2015