“Città della Salute”: possibilità di usare il project financing
Nuove battute nella vicenda “Città della Salute e della Scienza”. La prima è quella della discussione in Consiglio regionale, durante la seduta del 30 giugno, nella quale si è parlato anche dell’ordine del giorno, presentato dal consigliere Diego Sozzani e dal gruppo di Forza Italia, presentato il 13 febbraio, discusso in aula il 14 aprile e rinviato alla Commissione. Con l’odg si proponeva il ricorso alla concessione di costruzione e gestione per la realizzazione dell’opera novarese con “un Piano Economico Finanziario, a comprova della sostenibilità dell’operazione, che prevede – ricorda Sozzani in un comunicato - la durata della concessione in 30 anni al termine della quale l’Azienda diverrà proprietaria dell’intero immobile e degli arredi, senza dover corrispondere alcuna somma al concessionario remunerato dal prezzo e dai ricavi della gestione dell’Opera”.
Al termine della seduta di Consiglio del 30 giugno “il nostro insistere ha fatto si che venisse accettata l’ipotesi in concessione di costruzione e gestione con la possibilità di utilizzo del project financing come da esplicita ammissione dell’assessore Saitta. La notizia importante – recita ancora il comunicato - è che darà il via libera immediato alla vendita del patrimonio dell’ospedale (cascine e terreni) per ottenere una parte della liquidità che occorre per la costruzione della nuova città della salute. La mia preoccupazione - è la conseguente riflessione - sono i tempi che occorrono per tale vendita, in quanto vi è la problematica degli attuali affittuari, di chi ha diritto di prelazione... Meglio sarebbe stato se questa ipotesi fosse inserita nello sviluppo della finanza di progetto, cioè che fossero i futuri gestori a doversi occupare della vendita indicando in fase di offerta il valore del patrimonio. L'Assessore Saitta ha avuto però assicurazione dal Direttore, Mario Minola, che l’Aso è già pronta con i bandi, che vi sono già potenziali acquirenti e che si attende solo il via libera dalla Regione. Il nostro compito sarà quello di vigilare affinchè non vi siano intoppi nel proseguo dell'iter che condurrà all’inizio della costruzione del nuovo ospedale. Ormai l’attuale struttura è in una fase critica rispetto alle esigenze di manutenzione e di rinnovamento dei reparti che hanno assolutamente bisogno di essere competitivi rispetto ad altri centri di cura".
Il deputato novarese Giovanni Falcone (Scelta civica) ha invece incontrato il rettore dell’Università del Piemonte Orientale Cesare Emanuel confrontandosi a sua volta sulla “Città della Salute” al vaglio del Comitato di Valutazione del Ministero della Salute e che risulta prioritario per l’Università. Falcone ha ribadito al rettore Emanuel “il suo impegno continuo per il nuovo ospedale – si legge in un comunicato del deputato - e ha ribadito l’impegno di risentire in questi giorni, il Ministro della Salute Lorenzin e il Nucleo di Valutazione, auspicando che l’iter di valutazione si concluda entro luglio” anche per quanto riguarda approfondimenti di “possibili correttivi da porre all’attenzione del Ministero al fine di poter modificare questo sistema, considerando che l’Università del Piemonte Orientale avrebbe risorse da investire sul corpo docente”.
Lalla Negri
Nuove battute nella vicenda “Città della Salute e della Scienza”. La prima è quella della discussione in Consiglio regionale, durante la seduta del 30 giugno, nella quale si è parlato anche dell’ordine del giorno, presentato dal consigliere Diego Sozzani e dal gruppo di Forza Italia, presentato il 13 febbraio, discusso in aula il 14 aprile e rinviato alla Commissione. Con l’odg si proponeva il ricorso alla concessione di costruzione e gestione per la realizzazione dell’opera novarese con “un Piano Economico Finanziario, a comprova della sostenibilità dell’operazione, che prevede – ricorda Sozzani in un comunicato - la durata della concessione in 30 anni al termine della quale l’Azienda diverrà proprietaria dell’intero immobile e degli arredi, senza dover corrispondere alcuna somma al concessionario remunerato dal prezzo e dai ricavi della gestione dell’Opera”.
Al termine della seduta di Consiglio del 30 giugno “il nostro insistere ha fatto si che venisse accettata l’ipotesi in concessione di costruzione e gestione con la possibilità di utilizzo del project financing come da esplicita ammissione dell’assessore Saitta. La notizia importante – recita ancora il comunicato - è che darà il via libera immediato alla vendita del patrimonio dell’ospedale (cascine e terreni) per ottenere una parte della liquidità che occorre per la costruzione della nuova città della salute. La mia preoccupazione - è la conseguente riflessione - sono i tempi che occorrono per tale vendita, in quanto vi è la problematica degli attuali affittuari, di chi ha diritto di prelazione... Meglio sarebbe stato se questa ipotesi fosse inserita nello sviluppo della finanza di progetto, cioè che fossero i futuri gestori a doversi occupare della vendita indicando in fase di offerta il valore del patrimonio. L'Assessore Saitta ha avuto però assicurazione dal Direttore, Mario Minola, che l’Aso è già pronta con i bandi, che vi sono già potenziali acquirenti e che si attende solo il via libera dalla Regione. Il nostro compito sarà quello di vigilare affinchè non vi siano intoppi nel proseguo dell'iter che condurrà all’inizio della costruzione del nuovo ospedale. Ormai l’attuale struttura è in una fase critica rispetto alle esigenze di manutenzione e di rinnovamento dei reparti che hanno assolutamente bisogno di essere competitivi rispetto ad altri centri di cura".
Il deputato novarese Giovanni Falcone (Scelta civica) ha invece incontrato il rettore dell’Università del Piemonte Orientale Cesare Emanuel confrontandosi a sua volta sulla “Città della Salute” al vaglio del Comitato di Valutazione del Ministero della Salute e che risulta prioritario per l’Università. Falcone ha ribadito al rettore Emanuel “il suo impegno continuo per il nuovo ospedale – si legge in un comunicato del deputato - e ha ribadito l’impegno di risentire in questi giorni, il Ministro della Salute Lorenzin e il Nucleo di Valutazione, auspicando che l’iter di valutazione si concluda entro luglio” anche per quanto riguarda approfondimenti di “possibili correttivi da porre all’attenzione del Ministero al fine di poter modificare questo sistema, considerando che l’Università del Piemonte Orientale avrebbe risorse da investire sul corpo docente”.
Lalla Negri