Costituito il coordinamento provinciale Sinagi, sindacato nazionale dei giornalai d’Italia
NOVARA - Si è costituito il Coordinamento provinciale di Novara del Sindacato nazionale dei Giornalai d’Italia (SI.NA.GI), realtà affiliata al Sindacato Lavoratori delle Comunicazioni (SLC) della Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL).
La nascita della sezione novarese, lo scorso 18 giugno.
Il SINAGI nasce nel 1948 a seguito della riorganizzazione sindacale dei rivenditori di giornali dopo la Liberazione ed è costituito da titolari di autorizzazione alla vendita di giornali quotidiani e periodici, coadiutori, gestori, da ex rivenditori non impegnati in altre attività lavorative e da coloro che svolgono o hanno svolto attività sindacale. E’ da sempre il sindacato maggioritario dei giornalai italiani, essendo organizzato in tutte le regioni e province italiane.
A comporre il Coordinamento provinciale novarese Marco Stoppa, coordinatore, Michele Piciaccia, vicecoordinatore, Adriana Fiocchi, Gianni Scalici e Daniela Malandra.
La sede del Coordinamento sarà alla Camera del lavoro SLC-CGIL di via Mameli 7 B e ha a disposizione la casella di posta elettronica novara@sinagi.com. «A questa sede – spiega Amilcare Digiuni, segretario nazionale, a Novara venerdì scorso – siamo già contattabili. Una riorganizzazione importante, in previsione della riforma della legge sull’editoria, che il Governo ha promesso di presentare entro fine luglio. Una riforma in cui auspichiamo ci sia una conferma della funzione pubblica del nostro lavoro. Vendiamo cultura e informazione e non beni comuni e, quindi, occorre che questa categoria comprenda il suo ruolo. E’ fondamentale gestire la questione dell’attività, tenendo conto della filiera dell’editoria. E’ importante che la categoria faccia gruppo. L’edicola è il più diffuso punto di riferimento in un territorio e, pertanto, va tutelato e sostenuto nella sua esistenza. Punteremo a tutto questo come sindacato a livello nazionale e locale». Il coordinatore Stoppa: «vogliamo essere un punto di incontro e comunicazione per tutti i colleghi, agendo a tutela della categoria».
mo.c.
NOVARA - Si è costituito il Coordinamento provinciale di Novara del Sindacato nazionale dei Giornalai d’Italia (SI.NA.GI), realtà affiliata al Sindacato Lavoratori delle Comunicazioni (SLC) della Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL).
La nascita della sezione novarese, lo scorso 18 giugno.
Il SINAGI nasce nel 1948 a seguito della riorganizzazione sindacale dei rivenditori di giornali dopo la Liberazione ed è costituito da titolari di autorizzazione alla vendita di giornali quotidiani e periodici, coadiutori, gestori, da ex rivenditori non impegnati in altre attività lavorative e da coloro che svolgono o hanno svolto attività sindacale. E’ da sempre il sindacato maggioritario dei giornalai italiani, essendo organizzato in tutte le regioni e province italiane.
A comporre il Coordinamento provinciale novarese Marco Stoppa, coordinatore, Michele Piciaccia, vicecoordinatore, Adriana Fiocchi, Gianni Scalici e Daniela Malandra.
La sede del Coordinamento sarà alla Camera del lavoro SLC-CGIL di via Mameli 7 B e ha a disposizione la casella di posta elettronica novara@sinagi.com. «A questa sede – spiega Amilcare Digiuni, segretario nazionale, a Novara venerdì scorso – siamo già contattabili. Una riorganizzazione importante, in previsione della riforma della legge sull’editoria, che il Governo ha promesso di presentare entro fine luglio. Una riforma in cui auspichiamo ci sia una conferma della funzione pubblica del nostro lavoro. Vendiamo cultura e informazione e non beni comuni e, quindi, occorre che questa categoria comprenda il suo ruolo. E’ fondamentale gestire la questione dell’attività, tenendo conto della filiera dell’editoria. E’ importante che la categoria faccia gruppo. L’edicola è il più diffuso punto di riferimento in un territorio e, pertanto, va tutelato e sostenuto nella sua esistenza. Punteremo a tutto questo come sindacato a livello nazionale e locale». Il coordinatore Stoppa: «vogliamo essere un punto di incontro e comunicazione per tutti i colleghi, agendo a tutela della categoria».
mo.c.