L'arte di Edmondo Poletti all'Asilo San Lorenzo
NOVARA – L’Asilo San Lorenzo di Novara diventa ancora più “casa” della bellezza e della cultura grazie all’associazione Territorio e Cultura Onlus e alla generosità della famiglia Poletti. Dopo il restauro degli affreschi della sala centrale di ricreazione, opera del pittore novarese Edmondo Poletti, ora la sede dell’asilo ospiterà anche sei disegni e due quadri ad olio dell’artista, oltre che una collezione di marionette realizzate da sua moglie. Le opere donate saranno presentate ufficialmente nel pomeriggio di giovedì 21 maggio.
NOVARA – L’Asilo San Lorenzo di Novara diventa ancora più “casa” della bellezza e della cultura grazie all’associazione Territorio e Cultura Onlus e alla generosità della famiglia Poletti. Dopo il restauro degli affreschi della sala centrale di ricreazione, opera del pittore novarese Edmondo Poletti, ora la sede dell’asilo ospiterà anche sei disegni e due quadri ad olio dell’artista, oltre che una collezione di marionette realizzate da sua moglie. Le opere donate saranno presentate ufficialmente nel pomeriggio di giovedì 21 maggio.
“La donazione completa idealmente l’opera di ristrutturazione cominciata alcuni anni fa su questo piccolo gioiello di architettura modernista della nostra città – spiega il presidente della Onlus, Alberto Cantoni – Un gesto generoso che si basa sullo stesso principio ispiratore del nostro sodalizio: educare alla bellezza e alla cultura, portandola nella vita quotidiana di Novara. Mi piace sottolineare che queste opere saranno visibili tutti i giorni a dei veri artisti: i bambini per cui la pittura e la creatività sono strumenti importantissimi”.
Il legame tra Territorio e Cultura, l’associazione nata in stretta collaborazione col Corriere di Novara, e l’Asilo San Lorenzo è di lunga data. Già subito dopo la sua fondazione, nel 2010, la Onlus si è occupata del restauro dei dipinti dell’Asilo e del ripristino del sistema di illuminazione originario della sala ricreazione, cioè lo spazio dalla forma circolare che è segno distintivo dell’edificio posizionato all’angolo tra via Regaldi e via Solferino. Nel 2011 è proseguita l’azione di recupero dell’edificio, con la rimozione della copertura a cupolino che era stata aggiunta in tempi recenti, il ripristino e la pulitura del vetro mattone sulla copertura dell’aula, il restauro delle vetrate e il completamente delle tinteggiature. Oltre a questi primi interventi, realizzati interamente con fondi della Onlus, in sinergia con l’Asilo stesso e con il sostegno della Fondazione per il Territorio (Cariplo) sono stati anche rifatti i servizi igienici di bambini e maestre nel rispetto dei materiali e degli stili originali, ma osservando anche le più recenti norme per l’accesso anche ai diversamente abili. La fase “tre” dei restauri è partita nel 2013 e ha portato al recupero delle facciate dell’intera struttura.
Un’opera di ripristino delle condizioni originarie dell’edificio, costruito nel 1934, che ha rischiato però di essere messo a repentaglio dall’inciviltà di alcuni vandali che qualche mese fa avevano imbrattato la superficie esterna con delle scritte. Ora che i danneggiamenti sono stati sistemati, la associazione Territorio e Cultura Onlus ha deciso di mostrare l’intera nuova veste dell’Asilo alla cittadinanza. L’occasione sarà un’apertura straordinaria della struttura sabato 23 maggio dalle 10 alle 12, durante la quale sarà possibile ammirare pure le opere di Poletti appena sistemate nella nuova collocazione. “L’apertura straordinaria proprio dopo i vandalismi – sottolinea il presidente Cantoni – per noi è anche un modo per dare un segnale sul fatto che non è possibile accettare che le città sia deturpata da chi imbratta i muri degli edifici più belli del centro, siano essi pubblici o privati”. L’impegno della Onlus per l’Asilo non termina qui: “Presto dovremmo riuscire a sistemare anche il parchetto esterno alla struttura che, pur di competenza comunale, spesso non si presenta al meglio” sottolinea il presidente Cantoni. Ancora un piccolo, grande, gesto di recupero della bellezza nel quotidiano.
l.pa.