Cyberbullismo: per un uso etico del web. Le scuole a confronto
NOVARA – Si è parlato di bullismo e di cyberbullismo, sabato mattina 16 maggio, nell’aula Magna dell’Itis Fauser di via Ricci, a Novara. Occasione, l’incontro conclusivo del progetto www.cyberbulli-vittimeespettatori. Titolo della mattinata, che ha visto la presenza delle scolaresche che hanno preso parte all’iniziativa, avviata nel 2013, “Cyberbullismo per un uso etico del web”. A promuovere il progetto, l’Ufficio scolastico regionale. A patrocinare la mattinata, il Comune.
Le scuole coinvolte nell’iniziativa sono state l’Istituto comprensivo Behar di Trecate (scuola capofila), l’I.C. Bottacchi di Novara, l’I.C. Margherita Hack di Novara, l’I.C. Musso di Trecate, l’I.C. Calvino di Galliate, l’I.C. Duca d’Aosta di Novara, l’I.C. del Vergante, l’I.C. Giovanni XXIII di Arona, l’I.C. Pascoli di Gozzano, l’I.C. Belfanti di Castelletto Ticino, l’I.C. San Giulio di S. Maurizio d’Opaglio, l’I.I.S. Nervi-Bellini Novara, il liceo delle Scienze umane di Novara e l’I.C. Giovanni XXIII di Grignasco.
Un appuntamento in cui sono state ascoltate le voci dei protagonisti, dei ragazzi che hanno lavorato sui temi del bullismo e del cyberbullismo e sui pericoli della rete, realizzando cartelloni, video, opuscoli e molto altro. Alla mattinata anche la senatrice del Pd, Elena Ferrara, che ha ricordato l’impegno assunto con il ddl 1261, un iter legislativo per non lasciare più soli i ragazzi, Roberto Musco della Polizia postale, che ha illustrato ai ragazzi i pericoli della rete e molti altri relatori. Una mattinata durante la quale è stato evidenziato ai ragazzi come il cyberbullismo sia un reato e come da questo sia difficile guarire per chi ne è vittima. “Forse si cambia – ha detto Musco – ma mai si guarisce. E’ una ferita difficile da rimarginare”.
mo.c.
Per saperne di più, leggi il Corriere di Novara in edicola lunedì 18 maggio
NOVARA – Si è parlato di bullismo e di cyberbullismo, sabato mattina 16 maggio, nell’aula Magna dell’Itis Fauser di via Ricci, a Novara. Occasione, l’incontro conclusivo del progetto www.cyberbulli-vittimeespettatori. Titolo della mattinata, che ha visto la presenza delle scolaresche che hanno preso parte all’iniziativa, avviata nel 2013, “Cyberbullismo per un uso etico del web”. A promuovere il progetto, l’Ufficio scolastico regionale. A patrocinare la mattinata, il Comune.
Le scuole coinvolte nell’iniziativa sono state l’Istituto comprensivo Behar di Trecate (scuola capofila), l’I.C. Bottacchi di Novara, l’I.C. Margherita Hack di Novara, l’I.C. Musso di Trecate, l’I.C. Calvino di Galliate, l’I.C. Duca d’Aosta di Novara, l’I.C. del Vergante, l’I.C. Giovanni XXIII di Arona, l’I.C. Pascoli di Gozzano, l’I.C. Belfanti di Castelletto Ticino, l’I.C. San Giulio di S. Maurizio d’Opaglio, l’I.I.S. Nervi-Bellini Novara, il liceo delle Scienze umane di Novara e l’I.C. Giovanni XXIII di Grignasco.
Un appuntamento in cui sono state ascoltate le voci dei protagonisti, dei ragazzi che hanno lavorato sui temi del bullismo e del cyberbullismo e sui pericoli della rete, realizzando cartelloni, video, opuscoli e molto altro. Alla mattinata anche la senatrice del Pd, Elena Ferrara, che ha ricordato l’impegno assunto con il ddl 1261, un iter legislativo per non lasciare più soli i ragazzi, Roberto Musco della Polizia postale, che ha illustrato ai ragazzi i pericoli della rete e molti altri relatori. Una mattinata durante la quale è stato evidenziato ai ragazzi come il cyberbullismo sia un reato e come da questo sia difficile guarire per chi ne è vittima. “Forse si cambia – ha detto Musco – ma mai si guarisce. E’ una ferita difficile da rimarginare”.
mo.c.
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