Volley: non basta un set alla Igor e Casalmaggiore impatta la serie
NOVARA - Una delle Igor Novara meno scintillanti di tutta la stagione cede 3-1al “PalaRadi” di Cremona nella seconda gara della finale scudetto, consentendo alla Pomì Casalmaggiore di impattare la serie. Non è bastato alle ragazze di Luciano Pedullà l’essersi aggiudicate con merito il primo set (20-25) e andare addirittura ad un passo dal 2-0: nella “maratona” conclusiva di questa frazione, infatti, le rosa lombarde sono state capaci di annullare qualcosa come cinque set point alle azzurre prima di prevalere 31-29. La chiave di volta del match, al di là di tanti successivi singoli episodi, è arrivata qui. Da questo momento in poi la Igor, troppo imprecisa in battuta e con un attacco dal rendimento a corrente alternata nonostante i 24 punti di Klineman, i 20 di Barun e i 15 di Hill, ha finito per “consegnarsi” alla reazione delle casalasche che, come una tigre ferita (e con tanta rabbia ancora in corpo per l’esito della prima partita), è andata a prendersi i due giochi successivi, chiudendo quindi 3-1.
Una Igor più in palla alza subito la voce (1-5 con tempo chiesto da Mazzanti e poi 7-12) nel primo set. Il muro funziona dovere e non è un caso che da un “block in” di Chirichella arrivi il 20-25 dello 0-1. Seconda frazione è stavolta è la Pomì che cerca di fare la lepre (8-3 e 12-7). Guiggi trova il sospiratissimo aggancio a quota 17 e, con un ace di Klineman, arrivano contemporaneamente il primo +1 Novara e il set point (23-24). Tutto inutile, perché ai vantaggi è 31-29 per le lombarde. E con tanti rammarichi, incluso un servizio di Alberti spentosi sul nastro.
Casalmaggiore insiste in avvio di terza frazione, sfruttando anche il calo novarese. Tirozzi e compagne difendono il margine di tre-quattro punti sino al 25-21 del 2-1. Nel quarto set la Igor regge l’urto per pochi scambi, poi la Pomì, pur dovendo rinunciare come nella partita di sabato scorso a Ortolani (crampi), cerca di forzare i tempi, allungando dal 16-11 al 20-14. Casalmaggiore vede sempre più vicino il traguardo, ma in qualche modo ci mette qualcosa di suo anche la Igor. Due errori di Barun e Guiggi consegnano alle avversarie diversi match point (24-16). Klineman ne annulla due ma poi sbaglia il servizio e la Pomì chiude 25-18.
«Non facciamo drammi dopo questo stop perché la serie è ancora lunga - così il commento a caldo di capitan Martina Guiggi - Brave noi nel primo set, meglio loro dopo, dove abbiamo forse aspettato un po’ troppo ad attendere da Casalmaggiore qualche “concessione” che non è purtroppo arrivata».
Appuntamento sabato sera al “PalaTerdoppio” per garatre, dove ci si augura di vedere in campo una Igor decisamente diversa, anche dal punto di vista dell’approccio alla gara.
Luca Mattioli
Finale scudetto - Gardue
Pomì Casalmaggiore - Igor Novara 3-1
(20-25 / 31-29 / 25-21 / 25-18)
Pomì: Ortolani 13, Skorupa 2, Bianchini 3, Sirressi (L), Gennari 18, Quiligotti n.e., Gibbemeyer 7, Agrifoglio n.e., Klimovich n.e., Stevanovic 16, Tirozzi 19. All.: Mazzanti.
Igor: Partenio 1, Klineman 24, Kim, Guiggi 7, Masciullo n.e., Bonifacio, Chirichella 5, Sansonna (L), Alberti, Signorile, Hill 15, Barun 20, Zanette n.e. All.: Pedullà.
Arbitri: Vagni e Sampaolo.
Note: durata set 27’, 37’, 28’, 28’ (totale 2h00’). Casalmaggiore ace 4, errori al servizio 6; ricezione positiva 64%; attacco 43% con 10 errori; muri 6. Igor ace 2, errori al servizio 11; ricezione positiva 68%; attacco 39% con 9 errori; muri 9. Spettatori 4.000 circa.
NOVARA - Una delle Igor Novara meno scintillanti di tutta la stagione cede 3-1 al “PalaRadi” di Cremona nella seconda gara della finale scudetto, consentendo alla Pomì Casalmaggiore di impattare la serie. Non è bastato alle ragazze di Luciano Pedullà l’essersi aggiudicate con merito il primo set (20-25) e andare addirittura ad un passo dal 2-0: nella “maratona” conclusiva di questa frazione, infatti, le rosa lombarde sono state capaci di annullare qualcosa come cinque set point alle azzurre prima di prevalere 31-29. La chiave di volta del match, al di là di tanti successivi singoli episodi, è arrivata qui. Da questo momento in poi la Igor, troppo imprecisa in battuta e con un attacco dal rendimento a corrente alternata nonostante i 24 punti di Klineman, i 20 di Barun e i 15 di Hill, ha finito per “consegnarsi” alla reazione delle casalasche che, come una tigre ferita (e con tanta rabbia ancora in corpo per l’esito della prima partita), è andata a prendersi i due giochi successivi, chiudendo quindi 3-1.
Una Igor più in palla alza subito la voce (1-5 con tempo chiesto da Mazzanti e poi 7-12) nel primo set. Il muro funziona dovere e non è un caso che da un “block in” di Chirichella arrivi il 20-25 dello 0-1. Seconda frazione è stavolta è la Pomì che cerca di fare la lepre (8-3 e 12-7). Guiggi trova il sospiratissimo aggancio a quota 17 e, con un ace di Klineman, arrivano contemporaneamente il primo +1 Novara e il set point (23-24). Tutto inutile, perché ai vantaggi è 31-29 per le lombarde. E con tanti rammarichi, incluso un servizio di Alberti spentosi sul nastro.
Casalmaggiore insiste in avvio di terza frazione, sfruttando anche il calo novarese. Tirozzi e compagne difendono il margine di tre-quattro punti sino al 25-21 del 2-1. Nel quarto set la Igor regge l’urto per pochi scambi, poi la Pomì, pur dovendo rinunciare come nella partita di sabato scorso a Ortolani (crampi), cerca di forzare i tempi, allungando dal 16-11 al 20-14. Casalmaggiore vede sempre più vicino il traguardo, ma in qualche modo ci mette qualcosa di suo anche la Igor. Due errori di Barun e Guiggi consegnano alle avversarie diversi match point (24-16). Klineman ne annulla due ma poi sbaglia il servizio e la Pomì chiude 25-18.
«Non facciamo drammi dopo questo stop perché la serie è ancora lunga - così il commento a caldo di capitan Martina Guiggi - Brave noi nel primo set, meglio loro dopo, dove abbiamo forse aspettato un po’ troppo ad attendere da Casalmaggiore qualche “concessione” che non è purtroppo arrivata».
Appuntamento sabato sera al “PalaTerdoppio” per garatre, dove ci si augura di vedere in campo una Igor decisamente diversa, anche dal punto di vista dell’approccio alla gara.
Luca Mattioli
Finale scudetto - Gardue
Pomì Casalmaggiore - Igor Novara 3-1
(20-25 / 31-29 / 25-21 / 25-18)
Pomì: Ortolani 13, Skorupa 2, Bianchini 3, Sirressi (L), Gennari 18, Quiligotti n.e., Gibbemeyer 7, Agrifoglio n.e., Klimovich n.e., Stevanovic 16, Tirozzi 19. All.: Mazzanti.
Igor: Partenio 1, Klineman 24, Kim, Guiggi 7, Masciullo n.e., Bonifacio, Chirichella 5, Sansonna (L), Alberti, Signorile, Hill 15, Barun 20, Zanette n.e. All.: Pedullà.
Arbitri: Vagni e Sampaolo.
Note: durata set 27’, 37’, 28’, 28’ (totale 2h00’). Casalmaggiore ace 4, errori al servizio 6; ricezione positiva 64%; attacco 43% con 10 errori; muri 6. Igor ace 2, errori al servizio 11; ricezione positiva 68%; attacco 39% con 9 errori; muri 9. Spettatori 4.000 circa.