Omaggio ai Caduti della Grande Guerra

Omaggio ai Caduti della Grande Guerra
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NOVARA - A poche settimane dalla ricorrenza del centenario dell’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra la Federazione provinciale di Novara e del Verbano Cusio Ossola dell’“Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti decorati al valor militare” nella mattinata di giovedì ha voluto ricordare ancora una volta i Caduti e i decorati del primo conflitto mondiale. Al momento commemorativo, con la deposizione di una corona al Monumento di piazza Puccini e a quello religioso nell’attigua chiesa di San Giovanni Decollato, ha fatto seguito nel Salone d’onore della Prefettura quello riservato agli interventi ufficiali.

Un ricordo di chi sacrificò la propria esistenza non solo nel corso di quella tragedia ormai lontana, ha detto tra l’altro il sottosegretario Franca Biondelli, che deve essere esteso a tutti i conflitti, «ai quali anche il nostro territorio ha offerto il suo contributo, ieri come oggi attraverso le missioni di pace internazionali. E’ però fondamentale - ha aggiunto - tenere viva questa memoria nelle nuove generazioni, così che la perdita di tante vite umana non sia stata vana». Parole alle quali si sono associati il prefetto Francesco Paolo Castaldo («Rievocare è il termine più appropriato in una giornata come quella di oggi») e il generale Lucio Bianchi, comandante del Presidio militare, mentre il presidente nazionale del “Nastro Azzurro” Carlo Maria Magnani, nel ringraziare la presidente della federazione di Novara e Vco Maria Lucia Taglioni per la costante attività svolta, ha anticipato un’iniziativa che prossimamente si svolgerà in uno dei teatri di quel conflitto e che vedrà riuniti i rappresentanti delle associazioni italiane, austriache e ungheresi: «I nemici di allora oggi sono fratelli. Non celebreremo la guerra perché le guerre portano solo danni e i militari sono i primi che ne pagano le conseguenze».

Lo stesso Magnani ha donato al prefetto Castaldo una medaglia commemorativa che il “Nastro Azzurro” ha fatto coniare in tiratura limitata traendone il bozzetto da una cartolina d’epoca, mentre la presidente Taglioni, oltre a comunicare la notizia dell’avvenuto restauro del labaro-medagliere della Federazione, ha ricordato la prossima pubblicazione di un volume che ne documenta la storia. Sono stati poi ricordati (con lettura della motivazione e onori protocollari) i Caduti insigniti di Medaglia d’oro al valor militare della Prima guerra mondiale: il maggiore generale Marcello Prestinari, il tenente generale Antonio Edoardo Chinotto, il maggiore Mario Ponzio di San Sebastiano, l’aspirante ufficiale Francesco Donato e il sergente pilota Arturo Dell’Oro. Sono state infine consegnate medaglie ai familiari dei Caduti Giovanni ed Ernesto Guaita, Giuseppe Lubbia e Vincenzo Civitillo, e attestati di benemerenza al sottosegretario Franca Biondelli, all’assessore comunale Paola Turchelli, al comandante provinciale della Guardia di finanza colonnello Giovanni Casadidio, al comandante del 1° Reggimento Trasporti di Bellinzago colonnello Mario Stefano Riva e al notaio Claudio Limontini.

Servizio e foto di Luca Mattioli

NOVARA - A poche settimane dalla ricorrenza del centenario dell’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra la Federazione provinciale di Novara e del Verbano Cusio Ossola dell’“Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti decorati al valor militare” nella mattinata di giovedì ha voluto ricordare ancora una volta i Caduti e i decorati del primo conflitto mondiale. Al momento commemorativo, con la deposizione di una corona al Monumento di piazza Puccini e a quello religioso nell’attigua chiesa di San Giovanni Decollato, ha fatto seguito nel Salone d’onore della Prefettura quello riservato agli interventi ufficiali.

Un ricordo di chi sacrificò la propria esistenza non solo nel corso di quella tragedia ormai lontana, ha detto tra l’altro il sottosegretario Franca Biondelli, che deve essere esteso a tutti i conflitti, «ai quali anche il nostro territorio ha offerto il suo contributo, ieri come oggi attraverso le missioni di pace internazionali. E’ però fondamentale - ha aggiunto - tenere viva questa memoria nelle nuove generazioni, così che la perdita di tante vite umana non sia stata vana». Parole alle quali si sono associati il prefetto Francesco Paolo Castaldo («Rievocare è il termine più appropriato in una giornata come quella di oggi») e il generale Lucio Bianchi, comandante del Presidio militare, mentre il presidente nazionale del “Nastro Azzurro” Carlo Maria Magnani, nel ringraziare la presidente della federazione di Novara e Vco Maria Lucia Taglioni per la costante attività svolta, ha anticipato un’iniziativa che prossimamente si svolgerà in uno dei teatri di quel conflitto e che vedrà riuniti i rappresentanti delle associazioni italiane, austriache e ungheresi: «I nemici di allora oggi sono fratelli. Non celebreremo la guerra perché le guerre portano solo danni e i militari sono i primi che ne pagano le conseguenze».

Lo stesso Magnani ha donato al prefetto Castaldo una medaglia commemorativa che il “Nastro Azzurro” ha fatto coniare in tiratura limitata traendone il bozzetto da una cartolina d’epoca, mentre la presidente Taglioni, oltre a comunicare la notizia dell’avvenuto restauro del labaro-medagliere della Federazione, ha ricordato la prossima pubblicazione di un volume che ne documenta la storia. Sono stati poi ricordati (con lettura della motivazione e onori protocollari) i Caduti insigniti di Medaglia d’oro al valor militare della Prima guerra mondiale: il maggiore generale Marcello Prestinari, il tenente generale Antonio Edoardo Chinotto, il maggiore Mario Ponzio di San Sebastiano, l’aspirante ufficiale Francesco Donato e il sergente pilota Arturo Dell’Oro. Sono state infine consegnate medaglie ai familiari dei Caduti Giovanni ed Ernesto Guaita, Giuseppe Lubbia e Vincenzo Civitillo, e attestati di benemerenza al sottosegretario Franca Biondelli, all’assessore comunale Paola Turchelli, al comandante provinciale della Guardia di finanza colonnello Giovanni Casadidio, al comandante del 1° Reggimento Trasporti di Bellinzago colonnello Mario Stefano Riva e al notaio Claudio Limontini.

Servizio e foto di Luca Mattioli

 

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