“Cavanna”, una multinazionale tascabile da 55 anni orgogliosa di fare impresa in Italia
NOVARA - Emozione, passione, etica e impegno si intrecciano nel raccontare i 55 anni di attività della Cavanna Spa. E per festeggiarli degnamente l'azienda ha proposto un'intera giornata, lo scorso venerdì, alla quale hanno partecipato clienti, dipendenti, amici: la mattina, porte aperte nello stabilimento dell'azienda di Prato Sesia; nel pomeriggio, al teatro Coccia di Novara, cerimonia alla presenza delle autorità, preparata e condotta con l'originalità che contraddistingue ancora una volta una “family company” diventata multinazionale tascabile. Basti pensare al fatto che ogni minuto, nel mondo, si producono più di tre milioni di confezioni grazie alle 6.000 macchine della Cavanna installate in 58 Paesi nei cinque continenti; e al fatturato, i cui dati hanno ormai raggiunto e superato i 60 milioni di euro di consolidato.
A fare gli onore di casa Riccardo e Alessandra Cavanna, sul palco: «Abbiamo cercato l'ispirazione per festeggiare il 55° come una giornata dedicata al fondatore - ha esordito Riccardo - ma anche alle 310 persone che tutti i giorni mettono il loro cuore e la loro testa in Cavanna. Il motivo è molto semplice: vogliamo prendere la rincorsa dal nostro passato per darci uno slancio forte e decisivo verso il futuro». Poi una citazione al territorio: «Siamo orgogliosi di fare impresa in Italia, in Valsesia, dove abbiamo le radici che si sono estese a Torino, in Brasile e negli Stati Uniti; ma mentre gli stabilimenti esteri sono stati investimenti necessari per essere più vicini ai mercati in crescita e più importanti al mondo, è sul nostro territorio che continuiamo ad investire, ad assumere ed a reinvestire i nostri utili. Siamo una multinazionale tascabile, che crede che fare impresa in Italia sia non solo molto meglio per il dna delle persone, dei giovani, ma anche dei fornitori che portiamo in azienda».
Poi l'annuncio, ormai messo in atto da sei mesi ma ufficializzato nell'occasione: Mario Cavanna, fondatore, lascerà il suo ruolo di presidente a Giulio Cicognani, uomo di fiducia della famiglia; Cavanna rimarrà quale presidente onorario mentre i figli Alessandra e Riccardo continueranno ad essere amministratori delegati. Cicognani, originario dell'Emilia Romagna, vanta esperienze in campo aziendale da oltre quarant'anni e avrà il ruolo di supervisore, come lui stesso ha detto poco dopo l'annuncio.
Emozionato Mario Cavanna nei tanti saluti istituzionali, tra i quali quelli dei sindaci di Romagnano e Prato Sesia, che gli hanno consegnato lo stemma del paese; ancora: il presidente della Camera di commercio, nonchè vicepresidente del Banco Popolare, Maurizio Comoli; il presidente dell'associazione industriale, Fabio Ravanelli; il presidente della Fondazione Banca Popolare per il territorio, Franco Zanetta e quello dell'ordine dei consulenti, Luciano Bosotti.
Infine, tra le tante, una sorpresa particolarissima: ha portato il suo saluto il primo cliente della Cavanna, Miguel Buige; era il 1967. Oggi, per Mario e la sua famiglia, la stessa emozione di allora. Forse ancora più forte. Con l'auspicio lanciato da Alessandra nel suo saluto: «Qui con noi abbiamo clienti storici che ci scelgono da 55 anni. Dobbiamo pensare di offrire loro qualcosa per i prossimi 55 anni! Ma oggi la velocità dei cambiamenti è quadruplicata rispetto al 1960: sogno allora un’azienda capace di correre i 100 metri a ostacoli e... vincere!».
Paolo Usellini
NOVARA - Emozione, passione, etica e impegno si intrecciano nel raccontare i 55 anni di attività della Cavanna Spa. E per festeggiarli degnamente l'azienda ha proposto un'intera giornata, lo scorso venerdì, alla quale hanno partecipato clienti, dipendenti, amici: la mattina, porte aperte nello stabilimento dell'azienda di Prato Sesia; nel pomeriggio, al teatro Coccia di Novara, cerimonia alla presenza delle autorità, preparata e condotta con l'originalità che contraddistingue ancora una volta una “family company” diventata multinazionale tascabile. Basti pensare al fatto che ogni minuto, nel mondo, si producono più di tre milioni di confezioni grazie alle 6.000 macchine della Cavanna installate in 58 Paesi nei cinque continenti; e al fatturato, i cui dati hanno ormai raggiunto e superato i 60 milioni di euro di consolidato.
A fare gli onore di casa Riccardo e Alessandra Cavanna, sul palco: «Abbiamo cercato l'ispirazione per festeggiare il 55° come una giornata dedicata al fondatore - ha esordito Riccardo - ma anche alle 310 persone che tutti i giorni mettono il loro cuore e la loro testa in Cavanna. Il motivo è molto semplice: vogliamo prendere la rincorsa dal nostro passato per darci uno slancio forte e decisivo verso il futuro». Poi una citazione al territorio: «Siamo orgogliosi di fare impresa in Italia, in Valsesia, dove abbiamo le radici che si sono estese a Torino, in Brasile e negli Stati Uniti; ma mentre gli stabilimenti esteri sono stati investimenti necessari per essere più vicini ai mercati in crescita e più importanti al mondo, è sul nostro territorio che continuiamo ad investire, ad assumere ed a reinvestire i nostri utili. Siamo una multinazionale tascabile, che crede che fare impresa in Italia sia non solo molto meglio per il dna delle persone, dei giovani, ma anche dei fornitori che portiamo in azienda».
Poi l'annuncio, ormai messo in atto da sei mesi ma ufficializzato nell'occasione: Mario Cavanna, fondatore, lascerà il suo ruolo di presidente a Giulio Cicognani, uomo di fiducia della famiglia; Cavanna rimarrà quale presidente onorario mentre i figli Alessandra e Riccardo continueranno ad essere amministratori delegati. Cicognani, originario dell'Emilia Romagna, vanta esperienze in campo aziendale da oltre quarant'anni e avrà il ruolo di supervisore, come lui stesso ha detto poco dopo l'annuncio.
Emozionato Mario Cavanna nei tanti saluti istituzionali, tra i quali quelli dei sindaci di Romagnano e Prato Sesia, che gli hanno consegnato lo stemma del paese; ancora: il presidente della Camera di commercio, nonchè vicepresidente del Banco Popolare, Maurizio Comoli; il presidente dell'associazione industriale, Fabio Ravanelli; il presidente della Fondazione Banca Popolare per il territorio, Franco Zanetta e quello dell'ordine dei consulenti, Luciano Bosotti.
Infine, tra le tante, una sorpresa particolarissima: ha portato il suo saluto il primo cliente della Cavanna, Miguel Buige; era il 1967. Oggi, per Mario e la sua famiglia, la stessa emozione di allora. Forse ancora più forte. Con l'auspicio lanciato da Alessandra nel suo saluto: «Qui con noi abbiamo clienti storici che ci scelgono da 55 anni. Dobbiamo pensare di offrire loro qualcosa per i prossimi 55 anni! Ma oggi la velocità dei cambiamenti è quadruplicata rispetto al 1960: sogno allora un’azienda capace di correre i 100 metri a ostacoli e... vincere!».
Paolo Usellini