Il “Maggiore” è un ospedale “all’altezza dei bambini”
NOVARA - Dopo un percorso di accreditamento durato oltre un anno la Struttura Complessa a direzione universitaria “Pediatria” dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Carità di Novara, diretta dal professor Gianni Bona, ha ottenuto la certificazione di “Ospedale all’altezza dei bambini” sulla base degli standard previsti dalla “Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale”, un documento redatto dall’Associazione Bambino in Ospedale (Abio) in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria (Sip). È uno dei 9 ospedali italiani che hanno finora ottenuto questa certificazione.
La “Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale” fa riferimento alla Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del 1989 e si ispira alla Carta di Each del 1988, adattandola all’attuale situazione italiana, in base anche alla trentennale esperienza di volontariato di Abio presso le Pediatrie del nostro Paese. L’intento è quello di sensibilizzare le istituzioni sanitarie sulla necessità di passare dal curare le malattie al prendersi cura dei bambini malati, senza dimenticare il ruolo fondamentale delle famiglie. Per concretizzare i principi espressi dalla Carta dei Diritti è stato redatto da Abio, Sip e Progea un manuale per la valutazione e la certificazione della qualità delle pediatrie italiane.
Un comitato scientifico ha elaborato, a partire dai dieci punti indicati dalla Carta, alcuni standard di riferimento concreti e misurabili, utili per il percorso di certificazione. Il processo di certificazione obbliga gli ospedali coinvolti a dichiarare la condivisione di un determinato modo di operare e consente agli utenti di valutare tale condivisione. Il processo di certificazione rappresenta uno strumento di chiarezza e di sicurezza per gli utenti che in questo modo sono fortemente supportati nell’individuare le strutture complesse di Pediatria e gli ospedali nei quali i principi della Carta sono applicati, riconoscibili e misurabili, quindi controllabili. A partire dai dieci principi contenuti nella “Carta dei diritti dei bambini e degli adolescenti” di Abio/Sip, sono stati pertanto definiti diversi criteri, raggruppati in cinque aree di valutazione: 1. Accoglienza e supporto; 2. Informazione ed educazione dei bambini, degli adolescenti, dei familiari e informazioni; 3. Continuità delle cure e integrazione; 4. Specificità delle cure; 5. Leadership e misure. I primi quattro criteri contenuti nelle aree di valutazione si ispirano direttamente ad uno o più principi di Abio/Sip o parte di essi. Per ogni principio sono stati definiti gli elementi specifici oggetto di valutazione, che hanno consentito di valutare il livello di soddisfacimento del principio stesso. Un ultimo aspetto di particolare importanza è stata la raccolta di dati e di informazioni che permettono di valutare i processi organizzativi e di pianificare e definire specifiche azioni di miglioramento.
Tutti gli elementi sopra riportati sono stati discussi in due giornate di valutazione con esperti valutatori esterni, in collaborazione con la struttura “Qualità” dell’Azienda ospedaliero-universitaria, al termine delle quali è stato formulato un giudizio dettagliato relativo a tutti i punti considerati e alle azioni di miglioramento ove necessarie. L’ufficio stampa dell’Aou ha evidenziato come il riconoscimento sia “un altro importante traguardo per la pediatria novarese a favore della promozione della salute della popolazione infantile del nostro territorio e un successo raggiunto grazie all’impegno ed alla professionalità di tutti gli operatori sanitari coinvolti nel processo di miglioramento dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Novara in collaborazione con i volontari dell’Abio”.
m.d.
NOVARA - Dopo un percorso di accreditamento durato oltre un anno la Struttura Complessa a direzione universitaria “Pediatria” dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Carità di Novara, diretta dal professor Gianni Bona, ha ottenuto la certificazione di “Ospedale all’altezza dei bambini” sulla base degli standard previsti dalla “Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale”, un documento redatto dall’Associazione Bambino in Ospedale (Abio) in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria (Sip). È uno dei 9 ospedali italiani che hanno finora ottenuto questa certificazione.
La “Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale” fa riferimento alla Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del 1989 e si ispira alla Carta di Each del 1988, adattandola all’attuale situazione italiana, in base anche alla trentennale esperienza di volontariato di Abio presso le Pediatrie del nostro Paese. L’intento è quello di sensibilizzare le istituzioni sanitarie sulla necessità di passare dal curare le malattie al prendersi cura dei bambini malati, senza dimenticare il ruolo fondamentale delle famiglie. Per concretizzare i principi espressi dalla Carta dei Diritti è stato redatto da Abio, Sip e Progea un manuale per la valutazione e la certificazione della qualità delle pediatrie italiane.
Un comitato scientifico ha elaborato, a partire dai dieci punti indicati dalla Carta, alcuni standard di riferimento concreti e misurabili, utili per il percorso di certificazione. Il processo di certificazione obbliga gli ospedali coinvolti a dichiarare la condivisione di un determinato modo di operare e consente agli utenti di valutare tale condivisione. Il processo di certificazione rappresenta uno strumento di chiarezza e di sicurezza per gli utenti che in questo modo sono fortemente supportati nell’individuare le strutture complesse di Pediatria e gli ospedali nei quali i principi della Carta sono applicati, riconoscibili e misurabili, quindi controllabili. A partire dai dieci principi contenuti nella “Carta dei diritti dei bambini e degli adolescenti” di Abio/Sip, sono stati pertanto definiti diversi criteri, raggruppati in cinque aree di valutazione: 1. Accoglienza e supporto; 2. Informazione ed educazione dei bambini, degli adolescenti, dei familiari e informazioni; 3. Continuità delle cure e integrazione; 4. Specificità delle cure; 5. Leadership e misure. I primi quattro criteri contenuti nelle aree di valutazione si ispirano direttamente ad uno o più principi di Abio/Sip o parte di essi. Per ogni principio sono stati definiti gli elementi specifici oggetto di valutazione, che hanno consentito di valutare il livello di soddisfacimento del principio stesso. Un ultimo aspetto di particolare importanza è stata la raccolta di dati e di informazioni che permettono di valutare i processi organizzativi e di pianificare e definire specifiche azioni di miglioramento.
Tutti gli elementi sopra riportati sono stati discussi in due giornate di valutazione con esperti valutatori esterni, in collaborazione con la struttura “Qualità” dell’Azienda ospedaliero-universitaria, al termine delle quali è stato formulato un giudizio dettagliato relativo a tutti i punti considerati e alle azioni di miglioramento ove necessarie. L’ufficio stampa dell’Aou ha evidenziato come il riconoscimento sia “un altro importante traguardo per la pediatria novarese a favore della promozione della salute della popolazione infantile del nostro territorio e un successo raggiunto grazie all’impegno ed alla professionalità di tutti gli operatori sanitari coinvolti nel processo di miglioramento dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Novara in collaborazione con i volontari dell’Abio”.
m.d.