«Nessuna volontà di nascondere», ma...
NOVARA – Non è una situazione scusabile che un intero Consiglio comunale, in aula per approvare il bilancio preventivo 2015, non sia stato debitamente informato che la Corte dei Conti aveva inviato, cinque giorni prima della seduta convocata il 30 marzo, rilievi negativi al bilancio 2012-2013. Quando la notizia è trapelata si può immaginare il senso di mortificazione che deve aver colpito i consiglieri comunali. L’opposizione ha potuto sfogare la sua rabbia e chiederà un Consiglio ad hoc, mentre i consiglieri di maggioranza, che da quanto è stato riferito erano stati anch’essi tenuti all’oscuro, per quanto appare all’esterno sembrano aver ingoiato il rospo.
NOVARA – Non è una situazione scusabile che un intero Consiglio comunale, in aula per approvare il bilancio preventivo 2015, non sia stato debitamente informato che la Corte dei Conti aveva inviato, cinque giorni prima della seduta convocata il 30 marzo, rilievi negativi al bilancio 2012-2013. Quando la notizia è trapelata si può immaginare il senso di mortificazione che deve aver colpito i consiglieri comunali. L’opposizione ha potuto sfogare la sua rabbia e chiederà un Consiglio ad hoc, mentre i consiglieri di maggioranza, che da quanto è stato riferito erano stati anch’essi tenuti all’oscuro, per quanto appare all’esterno sembrano aver ingoiato il rospo.
Sulle motivazioni che hanno indotto il sindaco Andrea Ballarè, l’assessore al bilancio Giorgio Dulio, il presidente del Consiglio comunale Massimo Bosio a compiere la scelta di tacere, interviene l’assessore Dulio che spiega la ratio di questa decisione.
«Non c’è stata la volontà di nascondere – dichiara – ma di fare una scelta prioritaria che era quella di approvare il bilancio in modo da poter partire con alcune opere indifferibili, quali ad esempio le manutenzione sulle strade. Con il sindaco abbiamo condiviso di mantenere il riserbo. Quel lunedì avremmo potuto dare l’informazione, pregiudicare l’approvazione del bilancio, senza però essere in grado di riferire quali correttivi avremmo apportato. La scelta è stata fatta con l’intesa che nei giorni seguenti, non appena individuata una proposta concreta avremmo convocato il Consiglio».
Il sindaco, il giorno dopo, ha dichiarato di aver taciuto perché ha bisogno di incominciare a spendere per realizzare le opere, significa che incominciate a spendere soldi che non avete?
«Abbiamo approvato il bilancio perché non potevamo procedere con il regime dei dodicesimi, limitandoci all’ordinaria amministrazione, situazione che avrebbe portato alla paralisi del Comune. Il sindaco si riferiva ad opere che sono già finanziate in bilancio, partiamo con la parte tecnica della progettazione e dei bandi. E’ ovvio che, per le opere finanziate con le alienazioni, dovremo aspettare».
Mariateresa Ugazio
Leggi l’articolo integrale sul Corriere di Novara di giovedì 9 aprile