Il Comune di Novara prevede di fare cassa riproponendo sul mercato i suoi beni

Il Comune di Novara prevede di fare cassa riproponendo sul mercato i suoi beni
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NOVARA - Mancano poco più di 10 minuti alle 3 del mattino di martedì 31 marzo quando il Consiglio comunale di Novara riesce ad approvare il Bilancio preventivo per il 2015. Lo strumento finanziario del capoluogo, come sempre “snocciolato” nelle sue cifre essenziali dall’assessore Giorgio Dulio, pareggia complessivamente a 275.921.575 euro; quello corrente ammonta a 104.726.545 euro, il cui equilibrio è garantito attraverso l’applicazione di una quota di 1,5 milioni, pari al 60% dei proventi delle concessioni edilizie. Ammontano a 29,7 milioni gli investimenti, le spese di parte corrente a 94 milioni: la previsione 2015 per questa voce rispetto all’assestato 2014 vede una riduzione di 6,5 milioni. «L’assestato dello scorso anno - ha ricordato Dulio - conteneva gli stanziamenti relativi alla vertenza “Sporting”, per cui la differenza fra l’assestato e il nuovo preventivo risulta di 3,6 milioni». Infine, le entrate vedono una nuova riduzione dei trasferimenti dello stato per circa 6 milioni di euro.

La relazione sul Bilancio era stata preceduta dalla presentazione del “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2015-’17”. Nella sostanza, nel corso dell’esercizio attuale e nei prossimi due, il Comune prevede di fare cassa riproponendo sul mercato tra l’altro beni come Casa Della Porta, Casa Rognoni, l’ex Macello di piazza Pasteur, lo stadio “Patti” di via Alcarotti, l’area della fornace “Bottacchi”. Il tutto per il valore di oltre 15 milioni di euro.

Il dibattito “congiunto” (alienazioni e Bilancio) si apriva con una richiesta del consigliere “pentastellato” Luca Zacchero al sindaco in merito all’esistenza o meno «di un accordo con il gestore dei parcheggi riguardante sconti fino al 50% su alcune tipologie di soste, notizia già pubblicizzata sul sito del Comune». Di fronte alla conferma del primo cittadino (che farà poi approvare un relativo emendamento), Zacchero ha definito la cosa «una pessima abitudine alla quale siamo ormai abituati da quattro anni. Prima si approvano gli atti e poi si fanno le dichiarazioni». Tanto è bastato per… accendere le polveri. «Vorrei sapere - ha rincarato il consigliere “grillino” - se questa decisione avrà un impatto sul Bilancio».

Nel suo insieme Alessandro Canelli (Lega Nord) ha definito il Bilancio «un’illusione terminata». «Non vedo nulla di nuovo - ha detto invece Silvana Moscatelli (Pdl) - Ogni anno si parla di criticità trovate al momento dell’elezione di questa Amministrazione, criticità che avrebbero condizionato il lavoro di questa Giunta».

«Siamo in mezzo a una situazione difficile - così Alfredo Reali a nome della maggioranza - ma il welfare è stato salvaguardato», mentre Isabella Arnoldi (Pdl) è ritornata sulla vicenda delle “nuove” tariffe della sosta, «correttivi anche positivi, ma che di fatto mettono in discussione l’impianto generale di un provvedimento a suo tempo difeso coerentemente dall’assessore Rigotti». Nelle file della minoranza Antonio Pedrazzoli (FI) ha insistito sul come di tratti «di un Bilancio fatto ad arte dal quale si comprende poco. Contiene alcune cose buone, ma non una visione politica sulla città».

Luca Mattioli

NOVARA - Mancano poco più di 10 minuti alle 3 del mattino di martedì 31 marzo quando il Consiglio comunale di Novara riesce ad approvare il Bilancio preventivo per il 2015. Lo strumento finanziario del capoluogo, come sempre “snocciolato” nelle sue cifre essenziali dall’assessore Giorgio Dulio, pareggia complessivamente a 275.921.575 euro; quello corrente ammonta a 104.726.545 euro, il cui equilibrio è garantito attraverso l’applicazione di una quota di 1,5 milioni, pari al 60% dei proventi delle concessioni edilizie. Ammontano a 29,7 milioni gli investimenti, le spese di parte corrente a 94 milioni: la previsione 2015 per questa voce rispetto all’assestato 2014 vede una riduzione di 6,5 milioni. «L’assestato dello scorso anno - ha ricordato Dulio - conteneva gli stanziamenti relativi alla vertenza “Sporting”, per cui la differenza fra l’assestato e il nuovo preventivo risulta di 3,6 milioni». Infine, le entrate vedono una nuova riduzione dei trasferimenti dello stato per circa 6 milioni di euro.

La relazione sul Bilancio era stata preceduta dalla presentazione del “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2015-’17”. Nella sostanza, nel corso dell’esercizio attuale e nei prossimi due, il Comune prevede di fare cassa riproponendo sul mercato tra l’altro beni come Casa Della Porta, Casa Rognoni, l’ex Macello di piazza Pasteur, lo stadio “Patti” di via Alcarotti, l’area della fornace “Bottacchi”. Il tutto per il valore di oltre 15 milioni di euro.

Il dibattito “congiunto” (alienazioni e Bilancio) si apriva con una richiesta del consigliere “pentastellato” Luca Zacchero al sindaco in merito all’esistenza o meno «di un accordo con il gestore dei parcheggi riguardante sconti fino al 50% su alcune tipologie di soste, notizia già pubblicizzata sul sito del Comune». Di fronte alla conferma del primo cittadino (che farà poi approvare un relativo emendamento), Zacchero ha definito la cosa «una pessima abitudine alla quale siamo ormai abituati da quattro anni. Prima si approvano gli atti e poi si fanno le dichiarazioni». Tanto è bastato per… accendere le polveri. «Vorrei sapere - ha rincarato il consigliere “grillino” - se questa decisione avrà un impatto sul Bilancio».

Nel suo insieme Alessandro Canelli (Lega Nord) ha definito il Bilancio «un’illusione terminata». «Non vedo nulla di nuovo - ha detto invece Silvana Moscatelli (Pdl) - Ogni anno si parla di criticità trovate al momento dell’elezione di questa Amministrazione, criticità che avrebbero condizionato il lavoro di questa Giunta».

«Siamo in mezzo a una situazione difficile - così Alfredo Reali a nome della maggioranza - ma il welfare è stato salvaguardato», mentre Isabella Arnoldi (Pdl) è ritornata sulla vicenda delle “nuove” tariffe della sosta, «correttivi anche positivi, ma che di fatto mettono in discussione l’impianto generale di un provvedimento a suo tempo difeso coerentemente dall’assessore Rigotti». Nelle file della minoranza Antonio Pedrazzoli (FI) ha insistito sul come di tratti «di un Bilancio fatto ad arte dal quale si comprende poco. Contiene alcune cose buone, ma non una visione politica sulla città».

Luca Mattioli

 

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