Tremila carri armati a un tiro di schioppo
Sono quasi tremila, allineati e coperti, schierati uno accanto all’altro (nella foto) in un piazzale sterminato, alcuni in condizioni pessime e in corso di demolizione, altri pronti per essere venduti. Le trattative sono in corso, con Pakistan e Giordania in prima fila. Sono mezzi non più funzionali alle esigenze dell’Esercito. Si tratta del deposito militare con la più alta concentrazione di carri armati e mezzi corazzati del mondo e si trova a Lenta, nel Vercellese, a pochi chilometri dalla nostra provincia, nei confini di una enorme caserma. Appunto in vendita. Lo scoop è del settimanale l’Espresso. A decidere di radunarli è stato nel 2013 il generale Claudio Graziano, all’epoca comandante dell’Esercito e ora passato alla guida dell’intera Difesa. E’ lui che ha dato il “la” all’operazione rottamazione per i mezzi corazzati irrecuperabili, e alla vendita per tutti gli altri mezzi, tutti comunque più moderni dei carri che si scontrano ogni giorno in Siria, Libia, Kurdistan. Un “usato sicuro” a prezzi di saldo che fa gola a molte nazioni. In quel piazzale - come scrive l’Espresso - ci sono novecento carri armati Leopard, trecento M-60, duecento M-109, tremila cingolati M-113. E poi i blindo Centauro e Puma. La maggior parte appartenevano alla Divisione Centauro. Leopard, cingolati e obici semoventi erano stipati anche nelle caserme di Bellinzago e di Vercelli, luoghi ben noti ai “nostri” carristi, bersaglieri, cavalleggeri.
v.ca.
Sono quasi tremila, allineati e coperti, schierati uno accanto all’altro (nella foto) in un piazzale sterminato, alcuni in condizioni pessime e in corso di demolizione, altri pronti per essere venduti. Le trattative sono in corso, con Pakistan e Giordania in prima fila. Sono mezzi non più funzionali alle esigenze dell’Esercito. Si tratta del deposito militare con la più alta concentrazione di carri armati e mezzi corazzati del mondo e si trova a Lenta, nel Vercellese, a pochi chilometri dalla nostra provincia, nei confini di una enorme caserma. Appunto in vendita. Lo scoop è del settimanale l’Espresso. A decidere di radunarli è stato nel 2013 il generale Claudio Graziano, all’epoca comandante dell’Esercito e ora passato alla guida dell’intera Difesa. E’ lui che ha dato il “la” all’operazione rottamazione per i mezzi corazzati irrecuperabili, e alla vendita per tutti gli altri mezzi, tutti comunque più moderni dei carri che si scontrano ogni giorno in Siria, Libia, Kurdistan. Un “usato sicuro” a prezzi di saldo che fa gola a molte nazioni. In quel piazzale - come scrive l’Espresso - ci sono novecento carri armati Leopard, trecento M-60, duecento M-109, tremila cingolati M-113. E poi i blindo Centauro e Puma. La maggior parte appartenevano alla Divisione Centauro. Leopard, cingolati e obici semoventi erano stipati anche nelle caserme di Bellinzago e di Vercelli, luoghi ben noti ai “nostri” carristi, bersaglieri, cavalleggeri.
v.ca.