Assalto al Papa delle ‘clarisse 2.0’

Assalto al Papa delle ‘clarisse 2.0’
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Polemiche e discussioni: l’ “assalto” entusiasta al Papa da parte delle clarisse di Napoli  a “Che tempo che fa” è stato commentato da Luciana Littizzetto che, forse un po’ troppo pesantemente, ha ironizzato: «Forse non avevano mai visto un uomo...». Massimo Gramellini  ha parlato di “Clausura 2.0”. E così madre Anna Maria Cànopi, abbadessa dell’Abbazia benedettina sull’Isola di San Giulio d’Orta, ha scritto una lettera aperta, ripresa da "Famiglia  Cristiana" e indirizzata a tutto il mondo del monachesimo. 

Il suo invito? Quello ad un uso più sobrio dei moderni mezzi della tecnologia digitale.  “La visita del Papa a Napoli - scrive madre Cànopi - è avvenuta in un clima di cordiale ed entusiastica accoglienza, come c’era da aspettarsi da quella vivace popolazione. Che anche le monache clarisse cappuccine e le altre claustrali della diocesi siano uscite dalla loro clausura per stringersi attorno al Santo Padre, non è motivo di stupore e tanto meno di scandalo. Nella loro semplicità si sono forse lasciate trasportare dal loro entusiasmo nel manifestare la loro gioia, ma non hanno certamente voluto fare protagonismo. Tuttavia, le considerazioni fatte al riguardo dall’attrice e scrittrice Luciana Littizzetto nella trasmissione  ‘Che tempo che fa’, pur essendo un po’ indelicate, potevano essere accettate più dignitosamente in silenzio, evitando ogni ombra di polemica e autodifesa, soprattutto non con un mezzo di comunicazione della tecnologia più avanzata, che ha vasta e immediata diffusione”. 

Paolo Usellini

Leggi tutto sul Corriere di Novara di lunedì 30 marzo 

Polemiche e discussioni: l’ “assalto” entusiasta al Papa da parte delle clarisse di Napoli  a “Che tempo che fa” è stato commentato da Luciana Littizzetto che, forse un po’ troppo pesantemente, ha ironizzato: «Forse non avevano mai visto un uomo...». Massimo Gramellini  ha parlato di “Clausura 2.0”. E così madre Anna Maria Cànopi, abbadessa dell’Abbazia benedettina sull’Isola di San Giulio d’Orta, ha scritto una lettera aperta, ripresa da "Famiglia  Cristiana" e indirizzata a tutto il mondo del monachesimo. 

Il suo invito? Quello ad un uso più sobrio dei moderni mezzi della tecnologia digitale.  “La visita del Papa a Napoli - scrive madre Cànopi - è avvenuta in un clima di cordiale ed entusiastica accoglienza, come c’era da aspettarsi da quella vivace popolazione. Che anche le monache clarisse cappuccine e le altre claustrali della diocesi siano uscite dalla loro clausura per stringersi attorno al Santo Padre, non è motivo di stupore e tanto meno di scandalo. Nella loro semplicità si sono forse lasciate trasportare dal loro entusiasmo nel manifestare la loro gioia, ma non hanno certamente voluto fare protagonismo. Tuttavia, le considerazioni fatte al riguardo dall’attrice e scrittrice Luciana Littizzetto nella trasmissione  ‘Che tempo che fa’, pur essendo un po’ indelicate, potevano essere accettate più dignitosamente in silenzio, evitando ogni ombra di polemica e autodifesa, soprattutto non con un mezzo di comunicazione della tecnologia più avanzata, che ha vasta e immediata diffusione”. 

Paolo Usellini

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