Arona: il museo archeologico rinasce oltre ogni barriera percettiva
ARONA - Il museo archeologico apre le porte e diventa museo per tutti. Presentato nel corso di una conferenza stampa, martedì 24 marzo, il progetto del Comune di Arona e finanziato dalla Fondazione Comunità del Novarese Fondo Pagani (del valore di 11mila euro) che vuole riportare all'attenzione di cittadini e turisti il civico Museo Archeologico, con 18 anni di storia, attraverso un progetto di riallestimento. L'obiettivo è quello di promuovere e far conoscere il patrimonio culturale rendendo facilmente accessibili i contenuti scientificamente rigorosi condivisi con la Soprintendenza ai Beni Archeologici del Piemonte che collabora all'iniziativa. "Un investimento sulla cultura e la storia della città per rilanciare l'attività del Museo", ha detto il sindaco Alberto Gusmeroli. "Ciò che vogliamo dare - ha aggiunto l'assessore alla Cultura Chiara Autunno - una nuova veste alla struttura, (situata in piazza San Graziano) di grande importanza per la città, per renderla un po' meno statica e sempre più fruibile a visitatori, anche quelli stranieri". "Sono 4mila i visitatori annui, il 25% rappresentato dagli studenti mentre il 30% da turisti. Abbiamo voluto lavorare sui numeri e sullo studio dei tempi di permanenza delle persone valutandone criticità e obiettivi per renderlo ancora più stimolante e al passo con i tempi", ha spiegato Luciana Trovato. L'intervento a cui si sta lavorando, e che comporterà qualche settimana di chiusura (da dopo Pasqua), prevede la revisione generale della pannellistica e dell'apparato didascalico finalizzato a migliorare la fruizione da parte del pubblico. Grazie a precisi accorgimenti si amplierà l'accessibilità a nuovi target, tra i quali ad esempio le persone con disturbi della lettura, disabili visivi ma anche semplicemente persone anziane. L'intervento riguarderà più livelli, sia grafici sia multimediali: "I colori dei pannelli aiuteranno il visitatore a individuare da subito l'epoca storica o preistorica di riferimento. Per i testi sono previsti interventi di ergonomia, quali l'utilizzo di font tipografico senza grazie, di dimensioni adeguate, con contrasto cromatico; i contenuti resi in forme e con gradi di approfondimento diversi grazie all'ausilio di pannelli a muro, all'interno delle vetrine, ma anche al ricorso della tecnologica con l'utilizzo di tablet, touch screen e video. Tutto ciò renderà possibile l'abbattimento delle barriere percettive dando maggiore accessibilità ai contenuti proposti. Si tratta di un riallestimento e non di uno stravolgimento - ha precisato Trovato -. Il lavoro si focalizzato sulla mediazione culturale: come vengono proposti i contenuti che saranno sostanzialmente scomposti. Nuovi pannelli, didascalie e postazioni multimediali. Filo conduttore, il colore che accompagner nel viaggio tra le epoche". "E' un altro tassello in vista di Expo - ha spiegato il sindaco - e sarà pronto per la fine di aprile. Dal bando della Fondazione, creato dal fondo del dottor Pagani che alla sua morte aveva chiesto agli eredi con il suo lascito di favorire la fruizione di arte e cultura - ha spiegato Gianluca Vacchini - il Comune di Arona ha colto in pieno lo spirito: il progetto aronese è stato selezionato tra i migliori quattro, l'unico progetto ad essere arrivato da un museo".
m.n.b.
ARONA - Il museo archeologico apre le porte e diventa museo per tutti. Presentato nel corso di una conferenza stampa, martedì 24 marzo, il progetto del Comune di Arona e finanziato dalla Fondazione Comunità del Novarese Fondo Pagani (del valore di 11mila euro) che vuole riportare all'attenzione di cittadini e turisti il civico Museo Archeologico, con 18 anni di storia, attraverso un progetto di riallestimento. L'obiettivo è quello di promuovere e far conoscere il patrimonio culturale rendendo facilmente accessibili i contenuti scientificamente rigorosi condivisi con la Soprintendenza ai Beni Archeologici del Piemonte che collabora all'iniziativa. "Un investimento sulla cultura e la storia della città per rilanciare l'attività del Museo", ha detto il sindaco Alberto Gusmeroli. "Ciò che vogliamo dare - ha aggiunto l'assessore alla Cultura Chiara Autunno - una nuova veste alla struttura, (situata in piazza San Graziano) di grande importanza per la città, per renderla un po' meno statica e sempre più fruibile a visitatori, anche quelli stranieri". "Sono 4mila i visitatori annui, il 25% rappresentato dagli studenti mentre il 30% da turisti. Abbiamo voluto lavorare sui numeri e sullo studio dei tempi di permanenza delle persone valutandone criticità e obiettivi per renderlo ancora più stimolante e al passo con i tempi", ha spiegato Luciana Trovato. L'intervento a cui si sta lavorando, e che comporterà qualche settimana di chiusura (da dopo Pasqua), prevede la revisione generale della pannellistica e dell'apparato didascalico finalizzato a migliorare la fruizione da parte del pubblico. Grazie a precisi accorgimenti si amplierà l'accessibilità a nuovi target, tra i quali ad esempio le persone con disturbi della lettura, disabili visivi ma anche semplicemente persone anziane. L'intervento riguarderà più livelli, sia grafici sia multimediali: "I colori dei pannelli aiuteranno il visitatore a individuare da subito l'epoca storica o preistorica di riferimento. Per i testi sono previsti interventi di ergonomia, quali l'utilizzo di font tipografico senza grazie, di dimensioni adeguate, con contrasto cromatico; i contenuti resi in forme e con gradi di approfondimento diversi grazie all'ausilio di pannelli a muro, all'interno delle vetrine, ma anche al ricorso della tecnologica con l'utilizzo di tablet, touch screen e video. Tutto ciò renderà possibile l'abbattimento delle barriere percettive dando maggiore accessibilità ai contenuti proposti. Si tratta di un riallestimento e non di uno stravolgimento - ha precisato Trovato -. Il lavoro si focalizzato sulla mediazione culturale: come vengono proposti i contenuti che saranno sostanzialmente scomposti. Nuovi pannelli, didascalie e postazioni multimediali. Filo conduttore, il colore che accompagner nel viaggio tra le epoche". "E' un altro tassello in vista di Expo - ha spiegato il sindaco - e sarà pronto per la fine di aprile. Dal bando della Fondazione, creato dal fondo del dottor Pagani che alla sua morte aveva chiesto agli eredi con il suo lascito di favorire la fruizione di arte e cultura - ha spiegato Gianluca Vacchini - il Comune di Arona ha colto in pieno lo spirito: il progetto aronese è stato selezionato tra i migliori quattro, l'unico progetto ad essere arrivato da un museo".
m.n.b.