Nasce il Nuovo Comitato coordinamento commercianti di Galliate
GALLIATE - Il Comitato coordinamento commercianti rinasce dalle proprie ceneri. Lunedì sera, l'assemblea convocata in sala consiliare ha decretato ufficialmente la fine del vecchio Comitato, cos com'era stato anticipato lo scorso 16 marzo durante un incontro, sempre in Castello. "Il Comitato, così com'è, non ha più ragione di esistere", aveva spiegato il presidente uscente Flavio Gualdoni, ricordando fra l'altro che gran parte del direttivo aveva già rassegnato le proprie dimissioni.
La proposta, avanzata dallo stesso Gualdoni in quella sede, era quella di creare una nuova associazione più allargata (per la quale aveva già pensato anche un nome, Galliate che lavora), estendendola ai rappresentanti non solo dei commercianti, ma di tutte le categorie produttive operanti sul territorio: artigiani, industriali, agricoltori...
Un'idea che per gi quella sera aveva sollevato diverse perplessità tra i presenti, che avevano avanzato il dubbio che estendere la rappresentanza avrebbe creato ancora più difficoltà organizzative.
E infatti, portata in assemblea, la proposta di Gualdoni non ha ottenuto il necessario consenso ed è stata quindi bocciata. "E' stato invece deciso - dice Gualdoni - di mantenere la stessa formula del passato e ricreare il comitato, che si chiamerà Nuovo comitato coordinamento commercianti, apportando qualche modifica allo statuto".
Presidente è stato nuovamente nominato Flavio Gualdoni, mentre Francesca Carnevale è stata confermata nel ruolo di vicepresidente; segretario Giuseppe Vito. Sono stati poi individuati referenti per le diverse tipologie merceologiche, dalle attività di somministrazione ai parrucchieri, agli alimentari... "Il Comitato avrà una quota associativa che è stata fissata in 5 euro annui. Le iscrizioni sono sempre aperte e chiunque voglia dare una mano è bene accetto - dice il riconfermato presidente - Anzi, più siamo meglio è".
Le finalità restano quelle di sempre: "Promuovere il territorio galliatese e le attività commerciali che vi operano. Perché se vive il commercio, vive la città".
Laura Cavalli
GALLIATE - Il Comitato coordinamento commercianti rinasce dalle proprie ceneri. Lunedì sera, l'assemblea convocata in sala consiliare ha decretato ufficialmente la fine del vecchio Comitato, cos com'era stato anticipato lo scorso 16 marzo durante un incontro, sempre in Castello. "Il Comitato, così com'è, non ha più ragione di esistere", aveva spiegato il presidente uscente Flavio Gualdoni, ricordando fra l'altro che gran parte del direttivo aveva già rassegnato le proprie dimissioni.
La proposta, avanzata dallo stesso Gualdoni in quella sede, era quella di creare una nuova associazione più allargata (per la quale aveva già pensato anche un nome, Galliate che lavora), estendendola ai rappresentanti non solo dei commercianti, ma di tutte le categorie produttive operanti sul territorio: artigiani, industriali, agricoltori...
Un'idea che per gi quella sera aveva sollevato diverse perplessità tra i presenti, che avevano avanzato il dubbio che estendere la rappresentanza avrebbe creato ancora più difficoltà organizzative.
E infatti, portata in assemblea, la proposta di Gualdoni non ha ottenuto il necessario consenso ed è stata quindi bocciata. "E' stato invece deciso - dice Gualdoni - di mantenere la stessa formula del passato e ricreare il comitato, che si chiamerà Nuovo comitato coordinamento commercianti, apportando qualche modifica allo statuto".
Presidente è stato nuovamente nominato Flavio Gualdoni, mentre Francesca Carnevale è stata confermata nel ruolo di vicepresidente; segretario Giuseppe Vito. Sono stati poi individuati referenti per le diverse tipologie merceologiche, dalle attività di somministrazione ai parrucchieri, agli alimentari... "Il Comitato avrà una quota associativa che è stata fissata in 5 euro annui. Le iscrizioni sono sempre aperte e chiunque voglia dare una mano è bene accetto - dice il riconfermato presidente - Anzi, più siamo meglio è".
Le finalità restano quelle di sempre: "Promuovere il territorio galliatese e le attività commerciali che vi operano. Perché se vive il commercio, vive la città".
Laura Cavalli