Latitante arrestato a Novara dai Carabinieri
NOVARA – Era latitante dai primi mesi del 2013 e, da allora, aveva trovato riparo soprattutto nel Nord Italia. Tra le sue basi, Pavia e anche Novara, dove questa mattina, martedì 24 marzo, intorno alle 8, è stato sorpreso e arrestato.
A finire in manette è stato Giuseppe Romeo, alias ‘u selvaggio’, nato a Galatro, in provincia di Reggio Calabria, nel giugno del 1960, destinatario di un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti emesso dalla Procura di Brescia il 5 febbraio 2013, che cumulava due condanne per traffico di stupefacenti riportate nel 2006 e nel 2011.
A portare a compimento l’operazione i militari del Gruppo Operativo Carabinieri “Calabria”–Squadrone Eliportato Cacciatori, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Investigativo di Novara. L’arresto è avvenuto all’uscita di uno stabile di via Gobetti 7, dove il latitante era ospitato da un parente. Quest’ultimo, anche lui di origine calabrese, ma da molto tempo residente in città, è stato arrestato. L’accusa, per lui, è di favoreggiamento.
Oggi pomeriggio, alla caserma di baluardo Lamarmora, il comandante provinciale, colonnello Giovanni Spirito, e il tenente colonnello Maurilio Liore, comandante del Nucleo investigativo del reparto operativo provinciale. La condanna del 2013 del 55enne era riferita agli esiti dell’operazione “Centauro”, condotta dai Carabinieri di Gardone Val Trompia, “che aveva consentito di smantellare un’organizzazione dedita al traffico di cocaina tra la Calabria e la Valtrompia, in particolare la zona di Lumezzane, nel Bresciano, dove, grazie a una ramificata struttura e ai rapporti con famiglie calabresi residenti in zona e collegate a quanto risulterebbe alla ‘ndrangheta, giungevano periodicamente – spiega l’Arma - carichi di cocaina che viaggiava nascosta nell’apparato riproduttivo di bovini trasportati su camion”.
Il processo si era concluso con ventiquattro condanne, sette assoluzioni, 160 anni di pene complessive e 800 mila euro di multa. “Tra le figure di spicco dell’organizzazione – hanno riferito Spirito e Liore - c’era anche quella di Domenico Mammoliti, esponente della famiglia Strangio, accusato di aver preso parte alla strage di Duisburg in Germania, nel Ferragosto del 2007”. Romeo si era reso irreperibile a inizi 2013, a ridosso del passaggio in giudicato della condanna del 2011.
L’uomo deve espiare una pena di 16 anni e 6 mesi.
mo.c.
NOVARA – Era latitante dai primi mesi del 2013 e, da allora, aveva trovato riparo soprattutto nel Nord Italia. Tra le sue basi, Pavia e anche Novara, dove questa mattina, martedì 24 marzo, intorno alle 8, è stato sorpreso e arrestato.
A finire in manette è stato Giuseppe Romeo, alias ‘u selvaggio’, nato a Galatro, in provincia di Reggio Calabria, nel giugno del 1960, destinatario di un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti emesso dalla Procura di Brescia il 5 febbraio 2013, che cumulava due condanne per traffico di stupefacenti riportate nel 2006 e nel 2011.
A portare a compimento l’operazione i militari del Gruppo Operativo Carabinieri “Calabria”–Squadrone Eliportato Cacciatori, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Investigativo di Novara. L’arresto è avvenuto all’uscita di uno stabile di via Gobetti 7, dove il latitante era ospitato da un parente. Quest’ultimo, anche lui di origine calabrese, ma da molto tempo residente in città, è stato arrestato. L’accusa, per lui, è di favoreggiamento.
Oggi pomeriggio, alla caserma di baluardo Lamarmora, il comandante provinciale, colonnello Giovanni Spirito, e il tenente colonnello Maurilio Liore, comandante del Nucleo investigativo del reparto operativo provinciale. La condanna del 2013 del 55enne era riferita agli esiti dell’operazione “Centauro”, condotta dai Carabinieri di Gardone Val Trompia, “che aveva consentito di smantellare un’organizzazione dedita al traffico di cocaina tra la Calabria e la Valtrompia, in particolare la zona di Lumezzane, nel Bresciano, dove, grazie a una ramificata struttura e ai rapporti con famiglie calabresi residenti in zona e collegate a quanto risulterebbe alla ‘ndrangheta, giungevano periodicamente – spiega l’Arma - carichi di cocaina che viaggiava nascosta nell’apparato riproduttivo di bovini trasportati su camion”.
Il processo si era concluso con ventiquattro condanne, sette assoluzioni, 160 anni di pene complessive e 800 mila euro di multa. “Tra le figure di spicco dell’organizzazione – hanno riferito Spirito e Liore - c’era anche quella di Domenico Mammoliti, esponente della famiglia Strangio, accusato di aver preso parte alla strage di Duisburg in Germania, nel Ferragosto del 2007”. Romeo si era reso irreperibile a inizi 2013, a ridosso del passaggio in giudicato della condanna del 2011.
L’uomo deve espiare una pena di 16 anni e 6 mesi.
mo.c.