Duomo di Novara gremito per i funerali di Francesco Caldara (FOTOGALLERY)

Duomo di Novara gremito per i funerali di Francesco Caldara (FOTOGALLERY)
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NOVARA – Duomo di Novara gremito e grande commozione oggi pomeriggio, lunedì 23 marzo, per le esequie di Francesco Caldara, il 63enne novarese rimasto vittima dell’attentato a Tunisi dello scorso mercoledì.
A celebrare i funerali, il vescovo, monsignor Franco Giulio Brambilla, con altri sacerdoti della Diocesi, da don Mario Perotti al vicario generale don Fausto Cossalter a don Mario Bandera. Presente tra loro don Paolo Milani, parroco di Santa Rita, quartiere dove viveva Caldara e dove vive la compagna Sonia Reddi, rimasta ferita nell’attentato e presente oggi in Cattedrale, accompagnata dai famigliari. Era in prima fila, dove c’erano anche la mamma del 63enne, Maddalena Tolotti, e il fratello Giacomo. Appena dietro la figlia Greta.

NOVARA – Duomo di Novara gremito e grande commozione oggi pomeriggio, lunedì 23 marzo, per le esequie di Francesco Caldara, il 63enne novarese rimasto vittima dell’attentato a Tunisi dello scorso mercoledì.
A celebrare i funerali, il vescovo, monsignor Franco Giulio Brambilla, con altri sacerdoti della Diocesi, da don Mario Perotti al vicario generale don Fausto Cossalter a don Mario Bandera. Presente tra loro don Paolo Milani, parroco di Santa Rita, quartiere dove viveva Caldara e dove vive la compagna Sonia Reddi, rimasta ferita nell’attentato e presente oggi in Cattedrale, accompagnata dai famigliari. Era in prima fila, dove c’erano anche la mamma del 63enne, Maddalena Tolotti, e il fratello Giacomo. Appena dietro la figlia Greta.
Presente anche il sindaco Andrea Ballarè con tutta la giunta e gran parte dei consiglieri di maggioranza e minoranza, per la Provincia, il consigliere Biagio Diana. E poi le onorevoli Franca Biondelli ed Elena Ferrara, l’assessore regionale Augusto Ferrari, il consigliere regionale Mimmo Rossi, il prefetto Francesco Castaldo e il procuratore di Novara, Francesco Saluzzo. Per la Regione anche il vicepresidente Aldo Reschigna.
Molto toccante l’intervento di monsignor Brambilla, che ha aperto la sua omelia con “Anche noi siamo Francesco”. “Francesco – ha proseguito – era uno di noi, anzi è uno di noi, come noi. Chiunque di noi avrebbe potuto essere lì. La sua morte ci sconvolge per come è arrivata, per come è successa. Lui che ha guidato per una vita, è morto a bordo di un bus, per la mano sconsiderata di fanatici che follemente hanno sequestrato il nome di Dio. E’ stato portato via all’effetto dei suoi cari. Ci stringiamo forte a loro, cercando di lenire il loro indicibile dolore”. Un forte applauso ha poi accompagnato la salma all’esterno della cattedrale.

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Monica Curino
foto Martignoni 

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