Promosso il Centro trapianti di rene novarese
NOVARA - Alla fine dello scorso mese di gennaio, la Commissione del Centro Nazionale Trapianti, istituita all’Istituto Superiore di Sanità, ha sottoposto ad audit il Centro Trapianti di Rene dell’ospedale Maggiore di Novara, diretto dal professor Piero Stratta.
L’audit prevede una verifica ispettiva da parte di una apposita Commissione composta da tecnici e da esperti del settore che, ogni tre anni, effettuano una valutazione analitica dell’organizzazione ed dei risultati ottenuti da tutti Centri di Trapianto nazionali.
Durante la valutazione la Commissione nazionale verifica le modalità con cui il Centro opera, i criteri di gestione della lista di attesa , i risultati ottenuti sia a breve che a lungo termine , gli schemi dei protocolli terapeutici utilizzati, la programmazione del follow-up dei pazienti ed anche le caratteristiche delle strutture in cui viene svolta l’attività.
Il Centro Trapianti di rene del Maggiore ha superato positivamente l’audit.
Le risultanze della verifica, rese note in questi giorni, hanno infatti confermato, come già in passato, l’eccellenza dell’attività globale svolta dal Centro Trapianti di rene di Novara, l’alta professionalità e qualità degli operatori e delle attrezzature. “Si tratta di risultati di indubbia soddisfazione – sottolinea il professor Piero Stratta, direttore della Struttura complessa a direzione universitaria “Nefrologia e trapianto renale” dell’Azienda – “non solo per tutti gli operatori che si dedicano a questa l’attività, ma per tutta l’Azienda, coinvolta in un impegno che richiede elevate capacità professionali, organizzative e di coordinamento a tutti i livelli operativi, dalle strutture cliniche a quelle diagnostiche e dei servizi”.
Nel corso degli ultimi anni il Centro Trapianti di rene di Novara si è distinto come terzo centro Italiano, secondo solo all’Azienda ospedaliero-universitaria “San Giovanni Battista” di Torino ed all’ ospedale “Sant’ Orsola” di Bologna, con una attività che lo rende uno dei pochi Centri in Italia a livello europeo, sia per il numero di trapianti eseguiti (che ha ormai superato i 1000 trapianti da oltre un anno) che per la qualità assoluta dei risultati, in termini di sopravvivenza del trapiantato.
Nell’Azienda, insieme alla Struttura complessa a direzione universitaria “Nefrologia e trapianto renale”, sono direttamente coinvolte nell’ attività di trapianto renale la struttura di Chirurgia Vascolare, diretta dal dottor Piero Brustia, la Clinica Urologica diretta dal professor Carlo Terrone e la struttura di Anestesia e Rianimazione del professor Francesco Della Corte.
E’ naturalmente indispensabile anche un’ottima organizzazione a livello aziendale, in quanto un programma di trapianto, per essere attuato con successo, richiede il coinvolgimento di tutte le professionalità e i ruoli sanitari, una stretta collaborazione tra componente universitaria e ospedaliera e un accurato programma formativo di preparazione e di insegnamento, quale quello fornito dalla Scuola di Medicina e Chirurgia e dalla Scuola di Specializzazione in Nefrologia dell’Università del Piemonte Orientale.
Tra le peculiarità dell’azienda ospedaliero-universitaria anche i trapianti di rene da donatore vivente. Al momento ne sono stati effettuati 58, di cui ben 13 solo nel 2014. Si tratta di un programma a elevata qualificazione ed in continuo incremento, destinato in particolare ai riceventi più giovani e che richiede preparazione ed una particolare attenzione alla informazione ai pazienti, ai medici di base e agli specialisti nefrologi.
mo.c.
NOVARA - Alla fine dello scorso mese di gennaio, la Commissione del Centro Nazionale Trapianti, istituita all’Istituto Superiore di Sanità, ha sottoposto ad audit il Centro Trapianti di Rene dell’ospedale Maggiore di Novara, diretto dal professor Piero Stratta.
L’audit prevede una verifica ispettiva da parte di una apposita Commissione composta da tecnici e da esperti del settore che, ogni tre anni, effettuano una valutazione analitica dell’organizzazione ed dei risultati ottenuti da tutti Centri di Trapianto nazionali.
Durante la valutazione la Commissione nazionale verifica le modalità con cui il Centro opera, i criteri di gestione della lista di attesa , i risultati ottenuti sia a breve che a lungo termine , gli schemi dei protocolli terapeutici utilizzati, la programmazione del follow-up dei pazienti ed anche le caratteristiche delle strutture in cui viene svolta l’attività.
Il Centro Trapianti di rene del Maggiore ha superato positivamente l’audit.
Le risultanze della verifica, rese note in questi giorni, hanno infatti confermato, come già in passato, l’eccellenza dell’attività globale svolta dal Centro Trapianti di rene di Novara, l’alta professionalità e qualità degli operatori e delle attrezzature. “Si tratta di risultati di indubbia soddisfazione – sottolinea il professor Piero Stratta, direttore della Struttura complessa a direzione universitaria “Nefrologia e trapianto renale” dell’Azienda – “non solo per tutti gli operatori che si dedicano a questa l’attività, ma per tutta l’Azienda, coinvolta in un impegno che richiede elevate capacità professionali, organizzative e di coordinamento a tutti i livelli operativi, dalle strutture cliniche a quelle diagnostiche e dei servizi”.
Nel corso degli ultimi anni il Centro Trapianti di rene di Novara si è distinto come terzo centro Italiano, secondo solo all’Azienda ospedaliero-universitaria “San Giovanni Battista” di Torino ed all’ ospedale “Sant’ Orsola” di Bologna, con una attività che lo rende uno dei pochi Centri in Italia a livello europeo, sia per il numero di trapianti eseguiti (che ha ormai superato i 1000 trapianti da oltre un anno) che per la qualità assoluta dei risultati, in termini di sopravvivenza del trapiantato.
Nell’Azienda, insieme alla Struttura complessa a direzione universitaria “Nefrologia e trapianto renale”, sono direttamente coinvolte nell’ attività di trapianto renale la struttura di Chirurgia Vascolare, diretta dal dottor Piero Brustia, la Clinica Urologica diretta dal professor Carlo Terrone e la struttura di Anestesia e Rianimazione del professor Francesco Della Corte.
E’ naturalmente indispensabile anche un’ottima organizzazione a livello aziendale, in quanto un programma di trapianto, per essere attuato con successo, richiede il coinvolgimento di tutte le professionalità e i ruoli sanitari, una stretta collaborazione tra componente universitaria e ospedaliera e un accurato programma formativo di preparazione e di insegnamento, quale quello fornito dalla Scuola di Medicina e Chirurgia e dalla Scuola di Specializzazione in Nefrologia dell’Università del Piemonte Orientale.
Tra le peculiarità dell’azienda ospedaliero-universitaria anche i trapianti di rene da donatore vivente. Al momento ne sono stati effettuati 58, di cui ben 13 solo nel 2014. Si tratta di un programma a elevata qualificazione ed in continuo incremento, destinato in particolare ai riceventi più giovani e che richiede preparazione ed una particolare attenzione alla informazione ai pazienti, ai medici di base e agli specialisti nefrologi.
mo.c.