Il sindaco di Trezzano sul Naviglio ospite dell’associazione La Torre-Mattarella

Il sindaco di Trezzano sul Naviglio ospite dell’associazione La Torre-Mattarella
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NOVARA – Nuovo incontro proposto dall’associazione La Torre-Mattarella. L’appuntamento è per venerdì 27 febbraio, alle 18, alla Barriera Albertina a Novara.
Nell’occasione, l’associazione presieduta da Roberto Leggero, incontra il sindaco di Trezzano sul Naviglio, Fabio Bottero, minacciato di morte dall’‘ndrangheta.

NOVARA – Nuovo incontro proposto dall’associazione La Torre-Mattarella. L’appuntamento è per venerdì 27 febbraio, alle 18, alla Barriera Albertina a Novara.
Nell’occasione, l’associazione presieduta da Roberto Leggero, incontra il sindaco di Trezzano sul Naviglio, Fabio Bottero, minacciato di morte dall’‘ndrangheta.
“Il Comune – spiega l’associazione in una nota stampa – aveva subito un commissariamento a causa delle dimissioni in massa dei consiglieri. La crisi politica era iniziata con gli arresti di due assessori e del capo dei vigili urbani per una presunta tangente  per l’allargamento di un locale commerciale: modifica già inserita nel Pgt e poi bloccata dalla prefettura. Dopo l’elezione di Bottero, nel mese di agosto, all’indomani di un consiglio comunale sulla legalità nel corso del quale si era parlato di costituire una commissione antimafia, è stata bruciata una casetta in legno di fianco al Comune comunale che veniva usata come deposito. Al sindaco incominciarono a giungere lettere minatorie. Verso la fine di settembre, una seconda casetta veniva bruciata. In paese – racconta l’associazione – iniziarono a comparire scritte come ”Trezzano è nostra”. Le minacce sarebbero conseguenza dell’intenzione della giunta di affrontare con decisione le infiltrazioni della ‘ndrangheta della cosca Barbaro-Papalia”.

Il sindaco ha dichiarato agli organi di stampa: “Da quando sono diventato sindaco è iniziato un percorso irreversibile di guarigione per questo Comune, che è praticamente distrutto. Stiamo lavorando partendo da zero. Evidentemente la nostra azione per la legalità sta facendo emergere zone grigie, deviate della politica e anche altri aspetti della criminalità organizzata che qui si permette di dettare legge. Le lettere e le azioni violente sono arrivate proprio a cavallo dei provvedimenti che stiamo adottando in Comune per favorire la trasparenza ed evidentemente non sono piaciute. Qualcuno non vuole che si cambi”.
L’incontro è pubblico.

mo.c.

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