Maratonina di San Gaudenzio, edizione da record

Maratonina di San Gaudenzio, edizione da record
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NOVARA - E' stata un'edizione da record, la numero 19, per la Mezza Maratona di San Gaudenzio organizzata dal Dj Running Team di Sandro Negri sotto l'egida del Comitato Provinciale Uisp di Novara.

Oltre mille (1.670) i runners iscritti  alla gara  sui 21,097 km, altrettanti i partecipanti alla prova ludico-ricreativa di 9,3 km e al mini-giro di 1,5 km.

NOVARA - E' stata un'edizione da record, la numero 19, per la Mezza Maratona di San Gaudenzio organizzata dal Dj Running Team di Sandro Negri sotto l'egida del Comitato Provinciale Uisp di Novara.

Oltre mille (1.670) i runners iscritti  alla gara  sui 21,097 km, altrettanti i partecipanti alla prova ludico-ricreativa di 9,3 km e al mini-giro di 1,5 km.

Primo posto, per distacco, nella “mezza” a Michele Belluschi, comasco del Daini Carate Brianza che ha bissato il successo del 2014. In un colpo solo ha raggiunto il padre Elio a quota 2 affermazioni nell'albo d'oro della manifestazione e, grazie al “crono” di 1:08:06,  migliorato di 4'' il tempo dello scorso anno nonostante il forte vento contrario da Monticello al traguardo di Viale Kennedy: «Dedico la vittoria alla mia ragazza Daisy – ha detto Belluschi – L'ho conosciuta l'anno scorso proprio grazie alla “mezza” di San Gaudenzio».

Daisy, che vive a Milano, ha aggiunto: «Gli avevo fatto arrivare i miei complimenti, da lì e nato tutto».

Nel gruppetto dei primi anche Ouyat, il campione di triathlon Molinari, Mortillaro, Dimiccoli ed El Mehdi Maamari (Atletica Palzola), sesto ed arrabbiatissimo tanto da gettare a terra il pettorale al traguardo: «Potevo essere secondo ma nell'ultimo tratto del percorso, ad uno svincolo, non era segnalata chiaramente la direzione corretta da seguire: sono andato lungo e ho vanificato 50 metri di vantaggio sui diretti inseguitori».

Tra le donne si è imposta Claudia Gelsomino in 1:21:02: «Sono contenta per il risultato, meno per la prestazione - ha confessato la prima donna all'arrivo - Speravo di fare un tempo migliore ma con così tanto vento era impossibile».

In tanti erano felici anche solo di aver completato le loro fatiche. Il sessantenne Eugenio Busonero, bavenese, dopo aver corso per oltre 21 km a piedi nudi.

Il novarese Domenico Catanzaro ha percorso gli ultimi metri prima della fatidica linea bianca spingendo il passeggino della figlioletta Carol Maria.

C'è chi si è fatto notare per le parrucche colorate, i fischietti e le trombette (Novara che corre), chi è arrivato mano nella mano, chi indossando una maglietta leopardata. E soprattutto chi, come gli atleti dello Special Olimpics e gli altri ragazzi disabili della Onlus MaratonAbili, ha dimostrato che lo sport può aiutare ad abbattere ogni barriera. Alla fine, medaglie e premiazioni con autorità locali, sponsor, gli olimpionici Armano, Pinto e il calciatore del Novara Faragò.

Filippo Bezio

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