Cresce il reddito dei piemontesi, ma Novara non “vola”
NOVARA - Nel 2014 il reddito pro capite in Piemonte è stato di 20.440 euro (+0,9% sul 2013), contro una media nazionale pari a 17.875 (+0,7% sul 2013). Biella ha confermato la sua posizione di capolista provinciale, con un reddito di 21.895 euro. Torino, il capoluogo, è seconda, con 21.271. La spesa per beni durevoli è stata di 4.696 milioni di euro, con un aumento del 3,3% rispetto all’anno precedente. La crescita dei consumi per beni durevoli è sostenuta principalmente dal settore dell’automobile (+6,5% per le auto nuove e +4,2% per le auto usate) e degli elettrodomestici grandi e piccoli (+3,0%). Questi sono i principali risultati della 21a edizione dell’Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli in Piemonte, presentato l’altro giorno a Torino.
Nel 2014 la spesa complessiva per l’acquisto di beni durevoli in Piemonte si è attestata a 4.696 milioni di euro, avanzando del 3,3% sul 2013: si tratta di un dato migliore rispetto a quello medio nazionale, dal momento che, a livello-Paese, l’aumento è stato del 2,4%.
I settori di spesa
NOVARA - Nel 2014 il reddito pro capite in Piemonte è stato di 20.440 euro (+0,9% sul 2013), contro una media nazionale pari a 17.875 (+0,7% sul 2013). Biella ha confermato la sua posizione di capolista provinciale, con un reddito di 21.895 euro. Torino, il capoluogo, è seconda, con 21.271. La spesa per beni durevoli è stata di 4.696 milioni di euro, con un aumento del 3,3% rispetto all’anno precedente. La crescita dei consumi per beni durevoli è sostenuta principalmente dal settore dell’automobile (+6,5% per le auto nuove e +4,2% per le auto usate) e degli elettrodomestici grandi e piccoli (+3,0%). Questi sono i principali risultati della 21a edizione dell’Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli in Piemonte, presentato l’altro giorno a Torino.
Nel 2014 la spesa complessiva per l’acquisto di beni durevoli in Piemonte si è attestata a 4.696 milioni di euro, avanzando del 3,3% sul 2013: si tratta di un dato migliore rispetto a quello medio nazionale, dal momento che, a livello-Paese, l’aumento è stato del 2,4%.
I settori di spesa
• Auto e moto – Il comparto della mobilità, riprendendo le tendenze emerse a livello nazionale, ha riportato una crescita dei consumi: infatti si sono spesi 1.254 milioni € per le auto nuove (+6,5%), 1.460 per le auto usate (+4,2%) e 78 milioni € per i motoveicoli (2,1%).
• Mobili –Anche il settore mobili ha vissuto un trend positivo, registrando un volume di acquisti pari a 1.230 milioni di euro. La cifra è superiore dell’1,5% rispetto al 2013, dato in linea con la media nazionale, che anch’essa registra un +1,5%.
• Elettrodomestici – La spesa per gli elettrodomestici grandi e piccoli è stata pari a 327 milioni di euro, superiore di 3,0 punti percentuali rispetto al 2013. In calo del 3,3%, invece, la spesa per i prodotti di elettronica di consumo, attestatasi a 176 milioni.
• Prodotti Informatici – I consumi di beni compresi nella categoria dell’Information technology registrano una flessione del 4,4% rispetto al 2013, attestandosi a 171 milioni.
Complessivamente in Piemonte il reddito disponibile per abitante nel 2014 è aumentato dello 0,9%, rispetto al 2013, attestandosi a 20.440 euro.
Le province
Con 21.895 euro per abitante, Biella si conferma la provincia piemontese a reddito più elevato. Seguono Torino, con 21.271 euro per abitante, Cuneo e Vercelli (rispettivamente 20.301 e 20.168). La provincia del Verbano-Cusio-Ossola occupa l’ultima posizione con 16.834, mentre le altre provincie mostrano un valore dell’indicatore compreso tra i 18 e i 20 mila €.
Il settore delle auto nuove acquistate da privati fa registrare un incremento in tutte le province: l’aumento maggiore si segnala a Cuneo (+8,5%) dove sono stati spesi 154 milioni di euro, poi Torino (+7,2%), con 624 milioni di euro, Novara (+7,0%) con 122 milioni, Alessandria (+5,9%) con 133 milioni, Biella (+4,4%) e Asti (+3,4%) con 56 milioni, Vercelli (+3,1%), dove si sono spesi 54 milioni di euro, ed infine Verbano-Cusio-Ossola (+1,9%) con una spesa di 55 milioni di euro. Per quanto riguarda l’auto usata, anche in questo
caso in tutte le province si evidenzia un trend positivo, con Alessandria, Cuneo e Novara che ravvisano gli incrementi più significativi (rispettivamente +7,2%, +6,8% e +5,4%) e Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola quelli più ridotti (+2,1% Vercelli e +1,5% Vco). Per quel che concerne le moto, nel Vco, Alessandria, Asti, Torino e Novara il mercato è stato in crescita (Verbano-Cusio-Ossola +9,6%, Alessandria +7,7%, Asti +4,0%, Torino +2,9% e Novara +1,5%), mentre Cuneo, Biella e Vercelli hanno fatto ravvisare il segno negativo (rispettivamente -2,6%, -3,4%, -4,8%).
Anche per quanto riguarda il comparto mobili, il capoluogo regionale ha fatto la parte del leone, totalizzando più della metà del volume di spesa totale della regione (650 milioni su 1.230). Cuneo è seconda, con 157 milioni; seguono Alessandria (119), Novara (101) e Asti (57). Dietro c’è Biella (54), mentre Vco e Vercelli chiudono la classifica, entrambe a quota 46 milioni.
Per gli elettrodomestici grandi e piccoli i risultati nel 2014 in tutte le provincie sono stati migliori rispetto a quelli registrati lo scorso anno. Ad Asti e Novara i volumi di spesa sono migliorati rispettivamente del +5,2% e +3,2%, per complessivi 16 e 27 milioni € spesi. La provincia che ha ravvisato l’incremento più ridotto è Vercelli (+1,7%, 13 milioni €). Anche a Torino le vendite del settore sono aumentate (+3,0%, per 170 milioni € totali).
Per l’elettronica di consumo prosegue il momento difficile. L’unica provincia che fa segnare una crescita, seppur ridotta, è Asti (+1,1%). Tutte le altre province confermano il trend negativo, anche se in proporzioni certamente minori rispetto al 2013: Novara -1,3%, Torino -3,3%, Biella -3,4%, Cuneo -3,6%, Alessandria -4,8%, Verbano-Cusio-Ossola -5,4% e Vercelli -6,5%.
Anche nel settore dei prodotti informatici si ravvisa una flessione in tutte le provincie. A Torino si sono spesi 92 milioni €, il 4,3% in meno rispetto all’anno scorso. L’involuzione minore si è vissuta ad Asti (-2,4%) e a Novara (-3,6%) dove si sono spesi rispettivamente 8 e 14 milioni.
Tendenze che si riscontrano anche in Piemonte
In occasione del trentesimo compleanno di Findomestic l’azienda ha analizzato e messo a confronto comportamenti d’acquisto e valori dei 30enni di oggi e dei 30enni di 30 anni fa. Si tratta di due universi distanti e distinti.
I giovani di oggi vedono le spese per trasporti incidere maggiormente sui loro budget, trent’anni fa era il mutuo. Seguono per i trentenni di oggi le spese per un eventuale mutuo o affitto e, quindi, quelle per il cellulare e le ricariche/internet.
Le priorità per i trentenni e i sessantenni sembrano non essere troppo diverse ma presentano alcuni significativi scostamenti: i giovani di oggi vedono come prioritaria la stabilità del posto di lavoro, seguita dalla famiglia e della salute. I 30enni degli anni ’80, invece, mettevano in testa la famiglia e appena sotto la stabilità del posto di lavoro e l’avere una casa di proprietà, bene sempre più inaccessibile per i giovani di oggi, scivolato al 4° posto nella classifica delle loro priorità.
I giovani di oggi cercano acquisti facili da fare, leggeri da mantenere e semplici da restituire e le formule di consumo che sono compatibili con questo tipo di fruizione sono le formule low cost, l’e-commerce, la sharing economy e il cloud shopping.
l.c.