Crescono le nuove fiammanti strisce blu, ma chi si preoccupa di quelle bianche?
NOVARA - Tanta solerzia nel dipingere le nuove strisce blu, ma chi pensa a quelle bianche, che in molte strade e incroci della città sembrano quasi un lontano ricordo? Questa l’osservazione di molti lettori, ai quali non sono sfuggiti puntualità ed efficienza nell’approntare le nuove aree di posteggio a pagamento previste dal “Musa” (Piano di Mobilità urbana sostenibile e accessibile), in vigore dal prossimo 18 gennaio, a fronte dello stato pietoso della ordinaria segnaletica orizzontale. Agli occhi di molti una evidente contraddizione: al lavoro ovunque per ben delimitare i nuovi parcheggi a pagamento (più che raddoppiati), e nessuno che si preoccupa di attraversamenti pedonali, stop, linee di mezzeria che, un po’ dappertutto, non ci sono più, oppure sono del tutto
NOVARA - Tanta solerzia nel dipingere le nuove strisce blu, ma chi pensa a quelle bianche, che in molte strade e incroci della città sembrano quasi un lontano ricordo? Questa l’osservazione di molti lettori, ai quali non sono sfuggiti puntualità ed efficienza nell’approntare le nuove aree di posteggio a pagamento previste dal “Musa” (Piano di Mobilità urbana sostenibile e accessibile), in vigore dal prossimo 18 gennaio, a fronte dello stato pietoso della ordinaria segnaletica orizzontale. Agli occhi di molti una evidente contraddizione: al lavoro ovunque per ben delimitare i nuovi parcheggi a pagamento (più che raddoppiati), e nessuno che si preoccupa di attraversamenti pedonali, stop, linee di mezzeria che, un po’ dappertutto, non ci sono più, oppure sono del tutto sbiadite. Con conseguenti pericoli per automobilisti, ciclisti, pedoni. Segnalazioni in redazione, ma basta farsi un giro per la città per toccare con mano la situazione: crescono secondo l’apposito calendario e spiccano tutto intorno al centro (ma non solo… incredibilmente anche intorno e a ridosso di istituti scolastici) le nuove fiammanti strisce blu, mentre si fa fatica a scorgere attraversamenti pedonali degni di questo nome, e molti stop sono ormai un optional. Ovvio che tutto ciò avalli il sospetto che il Comune col “Musa” intenda soprattutto far cassa. Tornando alla segnaletica orizzontale ordinaria: appare del tutto trascurata, ma va anche osservato che quando viene approntata, non dura. Cioè, quando vengono rifatte, le strisce bianche, dopo pochi mesi, se non settimane, scoloriscono, si sbiadiscono, sono già da ripassare. Possibile? Ma che materiali usano le ditte incaricate? Gli appalti non prevedono determinati requisiti di qualità? E qualcuno controlla?
Paolo Viviani
Leggi l’articolo integrale sul Corriere di Novara di lunedì 5 gennaio