Il Comune di Novara tra i partner del “Green City Network”

Il Comune di Novara tra i partner del “Green City Network”
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NOVARA - Quello di Novara è stato uno dei ventidue Comuni che hanno partecipato, insieme con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, l’Associazione nazionale Comuni italiani e le Regioni Emilia-Romagna, Campania, Puglia e Friuli Venezia Giulia, al “Green City Network” che si è tenuto a Roma il 9 febbraio.

"L’iniziativa – spiega l’assessore all’Urbanistica Federica Borreani, che ha rappresentato l’Amministrazione al convegno - è stata promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile in collaborazione con le Regioni Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia con l’obiettivo di creare una rete a livello nazionale, accogliendo i contenuti dell’Agenda 21 e la e la spinta dell’innovazione digitale delle smart city, per promuovere l’adozione di un approccio integrato alle problematiche urbane valorizzando i diversi aspetti ambientali e le loro ricadute sociali ed economiche e puntare sull’eco-innovazione come chiave del cambiamento. Gli interlocutori di questo processo per un’elaborazione avanzata di attività di indirizzo che utilizzino quelle europee e internazionali più aggiornate e il meglio di quelle che la Fondazione per lo sviluppo sostenibile e gli esperti del Gruppo di lavoro degli Stati generali hanno già sviluppato in materia di green economy e di città, diventano, appunto, gli Enti locali e ovviamente i Comuni. Con i colleghi presenti in rappresentanza di Comuni medi e di città metropolitane abbiamo unitamente condiviso le criticità e “buone pratiche”.  Per quanto riguarda l’esperienza novarese ho avuto modo di illustrare l’azione e gli investimenti dell’Amministrazione per quanto riguarda gli interventi di recupero di particolari aree urbane previsti, per esempio, nell’ambito del Progetto Periferie, le piantumazioni in alcuni parchi cittadini come quello del Terdoppio e quelle per il bosco urbano nella zona di via Prelle, i progetti di riqualificazione di beni storici cittadini come Casa Bossi, l’ex-Macello e il Centro sociale di viale Giulio Cesare. Il tema che ha maggiormente unito è stato quello di integrare la catena e il dialogo Stato-Regione-Comune e la necessità di poter attingere a finanziamenti e bandi, definendo nelle città azioni precise: su questi argomenti ci si confronterà anche nei prossimi incontri finalizzati alla definizione di linee guida che possano tradursi in azioni e target di riferimento con lo scopo finale della “buona pratica”, definibile con progettualità  in corso e con la ricerca di qualità architettonica, altro tema fondamentale. Innegabile – conclude l’assessore Borreani - il fatto che il confronto tra diverse realtà, alcune delle quali simili tra loro, si è rivelato un ottimo punto di partenza per condividere e risolvere, prendendo spunto dalle varie esperienze".

 

NOVARA - Quello di Novara è stato uno dei ventidue Comuni che hanno partecipato, insieme con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, l’Associazione nazionale Comuni italiani e le Regioni Emilia-Romagna, Campania, Puglia e Friuli Venezia Giulia, al “Green City Network” che si è tenuto a Roma il 9 febbraio.

"L’iniziativa – spiega l’assessore all’Urbanistica Federica Borreani, che ha rappresentato l’Amministrazione al convegno - è stata promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile in collaborazione con le Regioni Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia con l’obiettivo di creare una rete a livello nazionale, accogliendo i contenuti dell’Agenda 21 e la e la spinta dell’innovazione digitale delle smart city, per promuovere l’adozione di un approccio integrato alle problematiche urbane valorizzando i diversi aspetti ambientali e le loro ricadute sociali ed economiche e puntare sull’eco-innovazione come chiave del cambiamento. Gli interlocutori di questo processo per un’elaborazione avanzata di attività di indirizzo che utilizzino quelle europee e internazionali più aggiornate e il meglio di quelle che la Fondazione per lo sviluppo sostenibile e gli esperti del Gruppo di lavoro degli Stati generali hanno già sviluppato in materia di green economy e di città, diventano, appunto, gli Enti locali e ovviamente i Comuni. Con i colleghi presenti in rappresentanza di Comuni medi e di città metropolitane abbiamo unitamente condiviso le criticità e “buone pratiche”.  Per quanto riguarda l’esperienza novarese ho avuto modo di illustrare l’azione e gli investimenti dell’Amministrazione per quanto riguarda gli interventi di recupero di particolari aree urbane previsti, per esempio, nell’ambito del Progetto Periferie, le piantumazioni in alcuni parchi cittadini come quello del Terdoppio e quelle per il bosco urbano nella zona di via Prelle, i progetti di riqualificazione di beni storici cittadini come Casa Bossi, l’ex-Macello e il Centro sociale di viale Giulio Cesare. Il tema che ha maggiormente unito è stato quello di integrare la catena e il dialogo Stato-Regione-Comune e la necessità di poter attingere a finanziamenti e bandi, definendo nelle città azioni precise: su questi argomenti ci si confronterà anche nei prossimi incontri finalizzati alla definizione di linee guida che possano tradursi in azioni e target di riferimento con lo scopo finale della “buona pratica”, definibile con progettualità  in corso e con la ricerca di qualità architettonica, altro tema fondamentale. Innegabile – conclude l’assessore Borreani - il fatto che il confronto tra diverse realtà, alcune delle quali simili tra loro, si è rivelato un ottimo punto di partenza per condividere e risolvere, prendendo spunto dalle varie esperienze".

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