“Troppi incidenti provocati da animali selvatici, la sicurezza è a rischio”
L’ultimo incidente grave nel Borgomanerese è avvenuto la scorsa settimana, quando un giovane motociclista è finito in ospedale dopo lo scontro con un animale selvatico nei pressi di Agrate Conturbia. Ma le improvvise “invasioni di strada” da parte di cinghiali, daini o cervi sembrano essere all’ordine del giorno in zona e su tutte le strade novaresi e del Vco. A lanciare l’allarme è Coldiretti: “Nelle ultime settimane, si è registrata una particolare recrudescenza di questo fenomeno – dice i
L’ultimo incidente grave nel Borgomanerese è avvenuto la scorsa settimana, quando un giovane motociclista è finito in ospedale dopo lo scontro con un animale selvatico nei pressi di Agrate Conturbia. Ma le improvvise “invasioni di strada” da parte di cinghiali, daini o cervi sembrano essere all’ordine del giorno in zona e su tutte le strade novaresi e del Vco. A lanciare l’allarme è Coldiretti: “Nelle ultime settimane, si è registrata una particolare recrudescenza di questo fenomeno – dice il direttore di Coldiretti Novara Vco - Oggi è purtroppo dimostrato che può succedere a chiunque d’incontrare un cinghiale, un cervo o un animale selvatico mentre percorre le strade delle due province. E, spesso, il rischio di un brutto incidente si concretizza”.
Secondo i dati dell’osservatorio “Il Centauro – Asaps” e le statistiche Istat in Italia sono state ben 18 le morti a seguito di incidenti con animali selvatici nei primi mesi del 2015. Ma quanti sono i sinistri stradali provocati dagli ungulati sulle strade extraurbane sul territorio? Ad oggi non è disponibile una statistica, ma Coldiretti annuncia che chiederà le cifre per lettera a chi di competenza. “I cittadini hanno il diritto di avere dati precisi – spiega Ramella – E comunque certo saranno inferiori alla realtà, dato che moltissimi sinistri non vengono nemmeno denunciati”.
Ai problemi di sicurezza stradale, Coldiretti aggiunge anche i danni alle imprese agricole provocati dalla fauna selvatica: “I cinghiali e gli altri animali selvatici proliferano in modo esponenziale e incontrollato e, già da tempo, hanno messo sotto scacco l’agricoltura, distruggendo interi raccolti, con autentici bollettini di guerra che si ripetono di settimana in settimana, dal periodo delle semine a quello dei raccolti” sottolinea Ramella, che denuncia inoltre: “I danni vengono risarciti con ritardi disarmanti. Nei giorni scorsi il Parco del Ticino ha annunciato nuovi pagamenti: ne siamo lieti, e ci auguriamo che a questa comunicazione seguano, a stretto giro di posta, i fatti”.
l.pa.