Il lato oscuro di Borgomanero

BORGOMANERO – Il lato oscuro del Piemonte passa anche da Borgomanero. Anzi, proprio dalla città agognina e dintorni sembrano provenire il maggior sostegno al più recente fenomeno social-horror piemontese: la pagina Facebook “Piemorte”, che trasforma le città delle Regione in località dark. Benvenuti dunque a Nobara, Zombiella, Astio, Borgosedia (elettrica), etc. “La pagina nasce alla fine di quest'estate per scherzo, quando io e un mio amico Paul per allenare la nostra fantasia – racconta Elres, pseudonimo del creatore della pagina - cercavamo le assonanze tra alcune località piemontesi e alcune parole macabre: ne abbiamo trovate moltissime, e alcune facevano ridere. Abbiamo così deciso di fondare una pagina che le raccogliesse tutte; all'inizio non era famosa, ma alcune immagini sono state condivise da altri amici che, località dopo località, sono diventate virali; ogni giorno ricevo decine e decine di e-mail di nuovi adepti che ci fanno i complimenti per la pagina e ci consigliano nuove località da piemortizzare”.

E Borgomanero? Nella fantasia di Elres e dei suoi collaboratori è diventata Borgomannaro. Un gioco di parole che è piaciuto moltissimo, tanto che la cartolina correlata è diventata in brevissimo tempo la più condivisa della pagina raggiungendo oltre 20 mila visualizzazioni. Dopotutto come svelano i responsabili della pagina_ “Adesso raccogliamo più di 2000 adepti da ogni parte del Piemonte, soprattutto musicisti, metallari ma anche amanti dell'horror e tanta gente comune. In particolare tantissime persone da Borgomanero e da Novara, anzi scusate, Borgomannaro e Nobara”. Altre “chicche” dal borgomanerese? Il torrente Gogna, il lago d’Aorta (recisa) e Sgozzano… Che Borgomanero abbia un’anima dark, in fondo, è assodato anche dalla leggenda della sua fondazione. Il primo nucleo della città, secondo il mito, sarebbe stato creato da un gruppo di orchi di ritorno da un pellegrinaggio dall’Isola di San Giulio.

Qualcuno probabilmente storcerà il naso a vedere un lupo al posto dell’amata madonnina di piazza Martiri. Ma Elres assicura di non voler offendere nessuno: “Ogni tanto qualcuno si arrabbia se andiamo un po’ oltre con le nostre immagini, ma cerchiamo sempre di mantenere un ambiente simpatico e penso che tutti i nostri adepti siano felici di questo”. Anzi, l’intento di questa comicità effettivamente macabra sembra anche propagare miti e leggende locali. “Nella vita sono appassionato di musica metal, film e libri horror – continua Elres - Adoro il folklore e le leggende del Nord Ovest e i miei studi sono soprattutto su antropologia, storia medievale e storia locale”. Studi e passioni a cui ora si affianca anche la gestione del piccolo fenomeno social: “E’ un lavoro che a me e al mio "Art Director" di fiducia, Lukha, impegna molto nel tempo libero”. E che nel breve periodo potrebbe diventare anche qualcosa di più: “Stiamo pensando di organizzare un raduno/concerto per raccogliere tutti i fans, conoscerci e fare amicizia, per diventare social oltre che network". Di più per ora non si può sapere. Visto l’argomento, dopotutto, un po’ di mistero non guasta…

l.pa