L'assessore alla Sanità Saitta risponde ai sindaci del Borgomanerese

L'assessore alla Sanità Saitta risponde ai sindaci del Borgomanerese
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BORGOMANERO – Non si è fatta attendere la risposta dell’Assessore regionale alla sanità Antonio Saitta dopo la dura presa di posizione dei Comitati dei Sindaci dei Distretti di Arona e Borgomanerese che il 4 novembre hanno in pratica bocciato il “Piano di assistenza territoriale” presentato dalla direzione dell’Asl di Novara. In un successivo comunicato il Collegio ristretto dei sindaci del borgomanerese aveva rincarato la dose esprimendo rimarcando “l’assoluta mancanza di riscontri da parte dell’Assessore regionale rispetto alle più volte segnalate problematiche assistenziali e sanitarie del territorio, problematiche che si riassumono nella riduzione dei posti letto dell’Ospedale di Borgomanero”. “Ai sindaci dell’alto Novarese preoccupati per il futuro dell’ospedale di Borgomanero – replica Saitta -  dico che nulla è cambiato rispetto alla programmazione della rete ospedaliera piemontese approvata dalla Regione Piemonte a novembre 201

BORGOMANERO – Non si è fatta attendere la risposta dell’Assessore regionale alla sanità Antonio Saitta dopo la dura presa di posizione dei Comitati dei Sindaci dei Distretti di Arona e Borgomanerese che il 4 novembre hanno in pratica bocciato il “Piano di assistenza territoriale” presentato dalla direzione dell’Asl di Novara. In un successivo comunicato il Collegio ristretto dei sindaci del borgomanerese aveva rincarato la dose esprimendo rimarcando “l’assoluta mancanza di riscontri da parte dell’Assessore regionale rispetto alle più volte segnalate problematiche assistenziali e sanitarie del territorio, problematiche che si riassumono nella riduzione dei posti letto dell’Ospedale di Borgomanero”. “Ai sindaci dell’alto Novarese preoccupati per il futuro dell’ospedale di Borgomanero – replica Saitta -  dico che nulla è cambiato rispetto alla programmazione della rete ospedaliera piemontese approvata dalla Regione Piemonte a novembre 2014 e recepita dal tavolo ministeriale romano come passaggio indispensabile per poter portare il Piemonte fuori dal piano di rientro del debito sanitario. Mi appello al loro senso istituzionale per chiedere di non confondere la questione posti letto di Borgomanero con la grande scommessa che tutti i sindaci del Piemonte sono chiamati a compiere insieme a noi per avviare dal 2016 la rete di assistenza territoriale. Non approvare il Piano di Assistenza Territoriale (PAT), che l’Asl di Novara ha costruito proprio con il coinvolgimento delle amministrazioni locali, come segnale politico per ottenere più posti letto dell’ospedale di Borgomanero o la revisione della quota capitaria dell’Asl di Novara è un metodo poco corretto nella forma, ma soprattutto nella sostanza. Dopo un anno e mezzo di lavoro difficile ed impopolare, ma indispensabile per il Piemonte - prosegue Saitta -  sto portando a termine  lo sforzo finale per ottenere a fine novembre la certificazione che il Ministero dell’Economia e quello della Sanità dal 1 gennaio 2016 cancellino il nome del Piemonte dall’elenco delle Regioni sottoposte a piano di rientro per il debito sanitario. Fino a quel giorno, nulla delle azioni programmatorie deliberate finora può essere modificato o corretto, pena il nostro permanere nell’elenco delle Regioni in maglia nera”.  Saitta si è comunque detto “disponibile ad incontrare i sindaci del Novarese nei primi giorni di dicembre in assessorato per condividere con loro quelle che spero tanto siano buone notizie romane: se a fine novembre avremo conseguito il grande risultato di cancellare cinque anni di piano di rientro, potremo insieme prospettare azioni di sviluppo nel prossimo futuro, ma nel frattempo rinnovo l’invito a proseguire il lavoro indispensabile sulla rete di assistenza territoriale. Bloccare il piano sarebbe un’operazione contraria agli interessi del territorio e dei cittadini, che farebbe prevalere la visione ‘ospedalocentrica’ a scapito del potenziamento dei servizi quali assistenza domiciliare, diagnostica domiciliare, continuità assistenziale. Il  PAT è uno strumento indispensabile per dare gambe a tutta una serie di azioni sulle quali ci eravamo impegnati e mi piace a titolo di esempio citare che ad Arona avevo concordato con i sindaci l’avvio dell’Hospice.  Non voglio credere – conclude l’Assessore regionale - che si voglia compromettere tutto questo in nome di rivendicazioni localistiche”. Nella foto, di Panizza, l’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta in occasione dell’inaugurazione avvenuta nel gennaio di quest’anno in piazza XXV Aprile a Borgomanero della nuova sede del Centro incontro anziani comunale e della locale sede dell’Auser.

Carlo Panizza

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