Ladri allo stadio comunale ‘ripuliscono’ gli spogliatoi
BORGOMANERO - Non solo i negozi, le banche, gli uffici postali, le aziende e le abitazioni private vengono presi di mira dai ladri ma anche gli impianti sportivi. E’ accaduto l’altra notte a Borgomanero. Nel mirino dei “soliti ignoti” lo stadio comunale di via Matteotti. Da quanto si è appreso alcuni individui dopo aver scavalcato il cancello di ingresso hanno rivolto la loro attenzione al bar situato proprio sotto la tribuna coperta. Dopo aver sfondato probabilmente utilizzando un grimaldello la porta sono entrati nel locale impossessandosi di diverse bottiglie di birra e di super alcolici. Poi con lo stesso sistema hanno forzato la porta che conduce nel seminterrato dove ci sono gli spogliatoi. Hanno rovistato in tutti i locali portandosi via cinque giubbotti e alcune maglie utilizzate per gli allenamenti dai calciatori. Usciti nel cortile hanno cercato di impossessarsi di un furgone di proprietà dell’Asdc Borgomanero tentando inutilmente di metterlo in moto. Dopo vari tentativi hanno desistito e, raccolta la refurtiva in alcuni sacchi dell’immondizia, favoriti dall’oscurità si sono dileguati probabilmente a bordo di un’auto parcheggiata sul piazzale dello stadio sulla quale ad attenderli c’era probabilmente un complice che fungeva da “palo”. Ad accorgersi del furto è stato il mattino seguente un dirigente dell’associazione calcio che ha avvertito i Carabinieri dell
BORGOMANERO - Non solo i negozi, le banche, gli uffici postali, le aziende e le abitazioni private vengono presi di mira dai ladri ma anche gli impianti sportivi. E’ accaduto l’altra notte a Borgomanero. Nel mirino dei “soliti ignoti” lo stadio comunale di via Matteotti. Da quanto si è appreso alcuni individui dopo aver scavalcato il cancello di ingresso hanno rivolto la loro attenzione al bar situato proprio sotto la tribuna coperta. Dopo aver sfondato probabilmente utilizzando un grimaldello la porta sono entrati nel locale impossessandosi di diverse bottiglie di birra e di super alcolici. Poi con lo stesso sistema hanno forzato la porta che conduce nel seminterrato dove ci sono gli spogliatoi. Hanno rovistato in tutti i locali portandosi via cinque giubbotti e alcune maglie utilizzate per gli allenamenti dai calciatori. Usciti nel cortile hanno cercato di impossessarsi di un furgone di proprietà dell’Asdc Borgomanero tentando inutilmente di metterlo in moto. Dopo vari tentativi hanno desistito e, raccolta la refurtiva in alcuni sacchi dell’immondizia, favoriti dall’oscurità si sono dileguati probabilmente a bordo di un’auto parcheggiata sul piazzale dello stadio sulla quale ad attenderli c’era probabilmente un complice che fungeva da “palo”. Ad accorgersi del furto è stato il mattino seguente un dirigente dell’associazione calcio che ha avvertito i Carabinieri della locale Tenenza che avrebbero raccolto utili elementi per assicurare alla giustizia gli autori dell’ennesimo episodio criminoso accaduto in città. Quando lo stadio comunale venne costruito (anni ’80) era stato realizzato anche l’alloggio per il custode, dismesso da tempo, che il Comune da tempo sta disperatamente cercando di vendere. Il 18 novembre alle 10,30 a Palazzo Tornielli si terrà un’asta pubblica e l’ex casa del custode verrà posta in vendita ad un prezzo base di 41.000 euro con possibilità per chi fosse interessato all’acquisto di formulare un’offerta in ribasso sino al 20%. L’assenza di un custode e di un impianto di video sorveglianza ha indubbiamente favorito i ladri che hanno potuto agire indisturbati. Di fronte all’escalation di furti è intervenuta “Forza Nuova” che ha annunciato che verranno intensificate le cosiddette “passeggiate per la sicurezza” notturna. I volontari del movimento nei giorni scorsi hanno lasciato nelle cassette delle lettere di numerose abitazioni un volantino nel quale si legge testualmente: “Questa notte siamo passati anche qui. Abbiamo pattugliato le strade di questo quartiere con le passeggiate per la sicurezza, sorvegliando le strade dai continui furti e crimini che aumentano sempre più sul nostro territorio”.
Carlo Panizza