Concorso Anpi, il “Galilei” vince il primo premio

Concorso Anpi, il “Galilei” vince il primo premio
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BORGOMANERO -  Primo premio - sezione “Cinema”, sabato 24 ottobre, per il gruppo teatrale del liceo scientifico “G. Galilei” di Borgomanero coordinato da Bruna Vero (docente del Liceo) nell’ambito  del concorso “E tutti quelli che passeranno mi diranno che bel fior!”, indetto dall’associazione Anpi di Novara. La giuria aveva decretato, lo scorso maggio, il riconoscimento per la realizzazione di un cortometraggio diretto da Enrico Omodeo Salè e intitolato “Mamma vado a morire, ma da partigiano”. Con questo lavoro gli studenti hanno voluto dare voce alle ultime parole dei partigiani, leggendo testi di lettere alle famiglie  prima della fucilazione. La riprese nell’area di Verbania presso il Parco della Memoria e della Pace di Fondotoce, “scelto per il particolare valore simbolico e memoriale – si legge in una nota - volto a rendere omaggio ai membri della Resistenza fucilati nel 1944 da parte di truppe naziste. La croce, simbolo del sacrificio, domina il luogo quasi a protezione del muro con incisi i nomi di coloro che si sono sacrificati per la pace e la libertà”.

m.a.t.

BORGOMANERO -  Primo premio - sezione “Cinema”, sabato 24 ottobre, per il gruppo teatrale del liceo scientifico “G. Galilei” di Borgomanero coordinato da Bruna Vero (docente del Liceo) nell’ambito  del concorso “E tutti quelli che passeranno mi diranno che bel fior!”, indetto dall’associazione Anpi di Novara. La giuria aveva decretato, lo scorso maggio, il riconoscimento per la realizzazione di un cortometraggio diretto da Enrico Omodeo Salè e intitolato “Mamma vado a morire, ma da partigiano”. Con questo lavoro gli studenti hanno voluto dare voce alle ultime parole dei partigiani, leggendo testi di lettere alle famiglie  prima della fucilazione. La riprese nell’area di Verbania presso il Parco della Memoria e della Pace di Fondotoce, “scelto per il particolare valore simbolico e memoriale – si legge in una nota - volto a rendere omaggio ai membri della Resistenza fucilati nel 1944 da parte di truppe naziste. La croce, simbolo del sacrificio, domina il luogo quasi a protezione del muro con incisi i nomi di coloro che si sono sacrificati per la pace e la libertà”.

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