Un miliardo di euro per l’agricoltura

Un miliardo di euro per l’agricoltura
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E’ stato approvato nei giorni scorsi da parte della Commissione Europea il Piano di sviluppo rurale (Psr) della Regione Piemonte. Si chiude così un lavoro che ha coinvolto per oltre un anno gli uffici regionali, in forte rapporto con i funzionari della Commissione di Bruxelles. E «si apre al contempo – spiega il consigliere regionale Pd Vittorio Barazzotto – un asse di finanziamenti che porta fino al 2020 un miliardo e 90 milioni di euro tra fondi europei, fondi nazionali e regionali. Un volano importantissimo non solo per le imprese agricole e per i giovani agricoltori, ma per l’intero territorio». La Regione ha stimato che ogni euro investito crei un indotto di circa 20 volte superiore. «Numeri – fa notare Barazzotto – che danno l’idea di quanto il Psr rappresenti davvero una grande boccata di ossigeno. Darà una grande opportunità alle imprese che vogliono ristrutturarsi e rilanciarsi, ai giovani che vogliono intraprendere, ai territori più svantaggiati e alle loro produzioni». Entro fine anno, già i primi bandi con i nuovi fondi sia sui giovani che sugli investimenti in agricoltura, due settori che da tempo non disponevano di risorse.

E’ stato approvato nei giorni scorsi da parte della Commissione Europea il Piano di sviluppo rurale (Psr) della Regione Piemonte. Si chiude così un lavoro che ha coinvolto per oltre un anno gli uffici regionali, in forte rapporto con i funzionari della Commissione di Bruxelles. E «si apre al contempo – spiega il consigliere regionale Pd Vittorio Barazzotto – un asse di finanziamenti che porta fino al 2020 un miliardo e 90 milioni di euro tra fondi europei, fondi nazionali e regionali. Un volano importantissimo non solo per le imprese agricole e per i giovani agricoltori, ma per l’intero territorio». La Regione ha stimato che ogni euro investito crei un indotto di circa 20 volte superiore. «Numeri – fa notare Barazzotto – che danno l’idea di quanto il Psr rappresenti davvero una grande boccata di ossigeno. Darà una grande opportunità alle imprese che vogliono ristrutturarsi e rilanciarsi, ai giovani che vogliono intraprendere, ai territori più svantaggiati e alle loro produzioni». Entro fine anno, già i primi bandi con i nuovi fondi sia sui giovani che sugli investimenti in agricoltura, due settori che da tempo non disponevano di risorse.
Le finalità del Programma sono variegate, e hanno come obiettivi il trasferimento di conoscenze e innovazione, la competitività dell’agricoltura, le filiere alimentari, il benessere degli animali e la gestione dei rischi, l’ambiente (biodiversità e paesaggi, acque, suoli), il cambiamento climatico (efficienza nell’uso delle risorse e riduzione delle emissioni), l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo delle zone rurali. Le risorse finanziarie saranno messe a disposizione per il 43% dall’Unione Europea, per il 40% dallo Stato e per il 17% dalla Regione, secondo una formula – come già avvenuto in passato – strutturata in “misure”. Le Misure per innovazione, per il miglioramento del capitale umano e per la qualificazione delle produzioni saranno così suddivise: 44,5 milioni di euro per Formazione, informazione e scambi interaziendali (4,1%); 34 milioni di euro per Servizi di consulenza alle aziende agricole (3,1%); 30,7 milioni di euro per Adesione ai regimi di qualità (2,8%) e infine per la Cooperazione 35,2 milioni di euro (3,2%). Le Misure di sostegno agli investimenti in agricoltura prevedono 291 milioni di euro (26,6%) per Investimenti in immobilizzazioni materiali, 10,5 milioni di euro (1,0%) per Prevenzione e ripristino danni da calamità naturali, 61,0 milioni di euro (5,6%) per Sviluppo delle aziende agricole (premio giovani e diversificazione). Per quanto concerne le Misure per investimenti nel settore forestale saranno a disposizione 38,6 milioni di euro (3,5%) per Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e per il miglioramento della redditività delle foreste. A favore delle Misure per lo sviluppo delle zone rurali ci saranno 89,1 milioni di euro (8,2%) per Servizi di base e rinnovamento dei villaggi (piani di sviluppo e manuali, banda larga, infrastrutture per il turismo rurale, ristrutturazione alpeggi). Le Misure per pratiche agricole e forestali a favore dell’ambiente e del cambiamento climatico, infine, avranno a disposizione 263,3 milioni di euro (24,1%) per Pagamenti agro-climatico-ambientali, 25,5 milioni di euro (2,3%) per Agricoltura biologica, 60 milioni di euro (5,5%) di Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali (pagamento compensativo per le zone montane).

V.B.

 

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