Anziani, «meglio tenerli in famiglia»

Anziani, «meglio tenerli in famiglia»
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BORGOMANERO - Ogni anno il Ciss (Consorzio intercomunale dei servizi socio assistenziali) con sede in via Libertà a Borgomanero e a cui fanno capo ventisei Comuni del medio-alto novarese spende più di trecentomila euro per il pagamento o l’integrazione delle rette relative a ricoveri di persone anziane nelle Case di Riposo. Una cifra esorbitante che assorbe il 6% del Bilancio del Consorzio stesso. Così non si può andare avanti. Lo hanno detto chiaramente, senza tanti giri di parole il neo presidente del Consiglio di amministrazione del Ciss Sergio Vercelli e il suo vice presidente Giovani Marchionni, intervenuti con gli altri componenti del consiglio Rosy Russo ed Elisa Rovaretti ad una conferenza stampa tenutasi nel tardo pomeriggio di giovedì.

BORGOMANERO - Ogni anno il Ciss (Consorzio intercomunale dei servizi socio assistenziali) con sede in via Libertà a Borgomanero e a cui fanno capo ventisei Comuni del medio-alto novarese spende più di trecentomila euro per il pagamento o l’integrazione delle rette relative a ricoveri di persone anziane nelle Case di Riposo. Una cifra esorbitante che assorbe il 6% del Bilancio del Consorzio stesso. Così non si può andare avanti. Lo hanno detto chiaramente, senza tanti giri di parole il neo presidente del Consiglio di amministrazione del Ciss Sergio Vercelli e il suo vice presidente Giovani Marchionni, intervenuti con gli altri componenti del consiglio Rosy Russo ed Elisa Rovaretti ad una conferenza stampa tenutasi nel tardo pomeriggio di giovedì.
«Un appuntamento con i giornalisti – ha sottolineato la direttrice del Ciss Claudia Frascoia – che da oggi deve diventare di routine perché attraverso i giornali vogliamo tenere informata la popolazione su quello che facciamo». Tra i prossimi appuntamenti ci sarà anche un convegno che, a gennaio tratterà il tema “Convivenza solidale” nel corso del quale si parlerà anche della “gestione” degli anziani che non solo per ragioni di bilancio «si dovrà cercare di tenerli fuori dalle Case di Riposo». «Occorre – ha sottolineato Marchionni – recuperare la gestione diretta da parte delle Comunità locali. Ci sono anziani che non hanno disabilità invalidanti e quindi non necessitano di essere ricoverati in una struttura protetta. Anche attraverso il coinvolgimento delle famiglie si dovrà potenziare l’assistenza domiciliare e favorire la permanenza dell’anziano nella propria casa o in alloggi che potranno essere messi a disposizione per accoglierli. Sul territorio abbiamo già a disposizione tredici appartamenti che potrebbero essere adibiti a tale scopo». A fare il punto della situazione del Consorzio è il  presidente Vercelli, che ha sottolineato: «Non intendo gestire il Ciss come se fosse un organo monocratico ma coinvolgendo in tutte le decisioni il consiglio di amministrazione». «Siamo tutti a conoscenza – ha detto Vercelli – che negli ultimi anni i servizi socio assistenziali sono stati quelli più penalizzati in Italia. A fronte di una crescita della domanda abbiamo assistito ad una sensibile contrazione delle risorse disponibili. Il Ciss pur tra mille difficoltà è riuscito ad evitare anche attraverso una politica di razionalizzazione che vi fosse anche una contrazione dei servizi offerti. Per il futuro per garantire i servizi sul territorio occorre anche confidare nel sostegno delle Fondazioni bancarie e anche sull’aggregazione con altre realtà come la nostra». Mentre a livello politico si sta discutendo sulla possibilità di dare vita ad un “Distretto unico” che comprenderebbe anche i nove Comuni che fanno capo ad Arona e gli undici che hanno come capofila il Cisas di Castelletto Ticino con un bacino d’utenza di centomila abitanti , le tre realtà territoriali hanno precorso i tempi. «Noi – spiega Vercelli – con il Comune di Arona e il Cisas di Castelletto abbiamo dato vita ad un Ufficio di Piano che già si occupa del servizio affidi per l’Area nord della Provincia». Il progetto dal titolo “La mia casa sono due e ti spiego perché” ha ottenuto il sostegno della Fondazione Cariplo e verrà ufficialmente presentato giovedì 5 novembre alle 20,45 nell’aula consiliare del Comune di Castelletto Ticino. All’orizzonte l’ampliamento della sede del Ciss con l’avvio dei lavori del secondo lotto del “Centro handicap” e la ristrutturazione del centro riabilitativo di Gozzano rivolto a giovani soggetti affetti da gravi disabilità. E’ un impegno del nuovo Consiglio di amministrazione del Ciss che, ha concluso Rosy Russo «non avrà solo il compito di far quadrare il bilancio ma anche di fare continua opera di sensibilizzazione sulle questioni socio assistenziali nei confronti non solo degli amministrazioni locali ma anche e soprattutto della popolazione». Nella foto, di Panizza, un momento della conferenza stampa tenutasi giovedì pomeriggio nella sede del Ciss: da sinistra verso destra Claudia Frascoia, Rosy Russo, Elisa Rovaretti, il presidente Vercelli e il suo vice Giovanni Marchionni. 

Carlo Panizza

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