A Gozzano 24 nigeriani, in 28 a Maggiora

A Gozzano 24 nigeriani, in 28 a Maggiora
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GOZZANO – MAGGIORA Sono arrivati da Vacciago (Ameno) ventiquattro giovani richiedenti asilo di nazionalità nigeriana che erano già ospitati presso la struttura gestita dalla cooperativa vercellese “Versoprobo”, cui è affidata anche la gestione dell’ex palazzo vescovile sulla sommità del “Castello” (nella foto), colle gozzanese già anticamente abitato, dove si erge la storica Basilica S. Giuliano. La situazione era stata presentata, giovedì scorso, nel corso di un’animata assemblea pubblica alla presenza del prefetto di Novara, Francesco Paolo Ca

GOZZANO – MAGGIORA Sono arrivati da Vacciago (Ameno) ventiquattro giovani richiedenti asilo di nazionalità nigeriana che erano già ospitati presso la struttura gestita dalla cooperativa vercellese “Versoprobo”, cui è affidata anche la gestione dell’ex palazzo vescovile sulla sommità del “Castello” (nella foto), colle gozzanese già anticamente abitato, dove si erge la storica Basilica S. Giuliano. La situazione era stata presentata, giovedì scorso, nel corso di un’animata assemblea pubblica alla presenza del prefetto di Novara, Francesco Paolo Castaldo, in cui diversi interventi della cittadinanza avevano dato voce a momenti di polemica e dissenso. Il sindaco Carla Biscuola, aggiornandoci sugli arrivi del fine settimana, riferisce che in Piemonte potrebbero giungere altre quattromila persone. Per quanto riguarda la situazione gozzanese, il primo cittadino sottolinea la doverosa verifica da parte degli Uffici comunali circa gli adempimenti burocratici cui la nuova attività, avviata sul territorio, deve fare riferimento, dicendosi dispiaciuta per il tono di alcuni interventi del pubblico durante l’assemblea tenutasi in sala consiliare settimana scorsa. Auspicando un incontro con i responsabili della cooperativa ha ribadito che intende vigilare «per tutelare il territorio e la gente affinché non si verifichino problemi» nell’intento di capire, nello specifico, la progettualità che la cooperativa intende mettere in campo e la documentazione esistente. La struttura (di proprietà privata ed appartenente alle Suore Orsoline) dovrebbe avere un’agibilità per ottantatré persone (durante l’assemblea si era parlato del probabile arrivo di cinquanta richiedenti asilo). Il sindaco Biscuola, ricordando il ruolo del Prefetto nell’accoglienza dei migranti destinati alla Provincia ha ribadito, nella stessa direzione, «l’obbligo del Comune» ma ha precisato che «la scelta del luogo dovrebbe essere concordata con l’Amministrazione comunale». Interpellate telefonicamente le religiose, dalla Casa di Varallo Sesia, non hanno per il momento ritenuto di dover commentare la propria decisione di dare la disponibilità della struttura. A Maggiora, intanto, sono giunti i ventotto ragazzi nordafricani attesi (del cui arrivo avevamo già dato notizia, ndr); hanno trovato ospitalità presso la Casa – Ostello S. Agapito di proprietà parrocchiale, situata in centro paese, di fronte all’Oratorio. Ce ne ha dato conferma il sindaco Giuseppe Fasola che ha anche parlato della disponibilità dei residenti che hanno, tra l’altro, donato abiti e scarpe autunnali ai ragazzi ancora vestiti con indumenti estivi. «La gente è collaborativa – ha commentato – e con la cooperativa (“Versoprobo”, la medesima che gestisce i migranti a Gozzano) ci stiamo incamminando per dare un’ospitalità completa». Il sindaco ha ribadito, come preannunciato nella prima assemblea pubblica, che presto anche a Maggiora giungerà il Prefetto Castaldo in modo da poter illustrare la situazione alla popolazione. I giovani sono anglofoni o francofoni quindi sono in fase di attivazione corsi di italiano e di educazione alla cittadinanza. In elaborazione con la Prefettura anche una convenzione affinché i migranti possano partecipare ad attività socialmente utili.

Maria Antonietta Trupia

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