Da piazza San Pietro il saluto a Borgomanero
BORGOMANERO – Uno striscione illuminato dalla luce delle fiaccole nonostante la pioggia e il videomessaggio del vescovo da Roma. Sono stati i due momenti più intensi della veglia di preghiera a sostegno del Sinodo delle famiglie che, per la diocesi di Novara, si è svolta sabato sera a Borgomanero.
Prima l’incontro in oratorio con le riflessioni per gli adulti e i giochi per i ragazzi. Qui è arrivata la voce di monsignor Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara e uno dei quattro padri sinodali scelti tra i presuli italiani (insieme a Bagnasco, Scola e Solmi) per partecipare al Sinodo di Roma. “Registro in realtà questo messaggio nella casa episcopale e sto preparando le vali
BORGOMANERO – Uno striscione illuminato dalla luce delle fiaccole nonostante la pioggia e il videomessaggio del vescovo da Roma. Sono stati i due momenti più intensi della veglia di preghiera a sostegno del Sinodo delle famiglie che, per la diocesi di Novara, si è svolta sabato sera a Borgomanero.
Prima l’incontro in oratorio con le riflessioni per gli adulti e i giochi per i ragazzi. Qui è arrivata la voce di monsignor Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara e uno dei quattro padri sinodali scelti tra i presuli italiani (insieme a Bagnasco, Scola e Solmi) per partecipare al Sinodo di Roma. “Registro in realtà questo messaggio nella casa episcopale e sto preparando le valigie per partire – ha spiegato Brambilla - ma mi piace pensare che, quando voi lo ascolterete, io sarò in Piazza San Pietro e si potrà stabilire una comunicazione diretta tra noi, che siamo qui a Roma per iniziare il Sinodo, e voi, che ci accompagnate nella preghiera e nell’ascolto in questa sera, la grande vigilia dell’assemblea sinodale, tutti raccolti in preghiera a Borgomanero”. Poi la riflessione sul titolo della veglia “E luce sia”. “Questa luce che voi date al Sinodo, speriamo, ma soprattutto preghiamo, che sia una luce che di riflesso ritorni a prendere per mano prima di tutto le famiglie che iniziano a vivere insieme. – ha detto il vescovo - Poi viene l’attenzione alle famiglie che sono nella stagione della fedeltà, dove bisogna trasmettere ai figli un’ideale grande Infine, v’è un’ultima grande attenzione: va alle famiglie dal cuore ferito. Non c’è alcuna situazione per la quale si possa dire che non c’è ancora una speranza, una possibilità di ricominciare da capo”. A seguire lo striscione con la scritta “E luce sia” è stato portato con una fiaccolata alla Collegiata, dove la veglia di preghiera si è conclusa con la messa officiata dal l vicario generale don Cossalter.
l.pa.