Causa Spano, per il Comune di Briga Novarese anche la società del gas deve pagare

Causa Spano, per il Comune di Briga Novarese anche la società del gas deve pagare
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BRIGA NOVARESE – Assolto in primo grado e poi condannato in Appello e in Cassazione a pagare un risarcimento milionario per un incidente, il Comune di Briga Novarese chiama ora in causa la Società distributrice del gas che stava eseguendo i lavori che provocarono quel sinistro. Non si chiude quindi la vicenda giudiziaria cominciata a seguito dell’incidente che nel 1988 costrinse alla sedia rotelle una promessa del calcio locale, Luca Spano, oggi 49enne (nella foto).

Secondo quanto ricostruito nelle aule giudiziarie l’incidente avvenne a causa di un cantiere per la sostituzione delle tubazioni del metano non sufficientemente segnalato. L’auto di Spano a causa delle precarie condizioni della carreggiata si era ribaltata provocandogli lesioni permanenti alla colonna vertebrale. La prima sentenza è datata 1999, quando il Tribunale di Novara condannò l’impresa appaltatrice dei lavori a risarcire Spano. Cosa che però non avvenne mai perché l’impresa nel frattempo sparì. Tramite l’avvocato Stefano De Bosio il risarcimento venne quindi chiesto all’ente appaltante, in questo caso

BRIGA NOVARESE – Assolto in primo grado e poi condannato in Appello e in Cassazione a pagare un risarcimento milionario per un incidente, il Comune di Briga Novarese chiama ora in causa la Società distributrice del gas che stava eseguendo i lavori che provocarono quel sinistro. Non si chiude quindi la vicenda giudiziaria cominciata a seguito dell’incidente che nel 1988 costrinse alla sedia rotelle una promessa del calcio locale, Luca Spano, oggi 49enne (nella foto).

Secondo quanto ricostruito nelle aule giudiziarie l’incidente avvenne a causa di un cantiere per la sostituzione delle tubazioni del metano non sufficientemente segnalato. L’auto di Spano a causa delle precarie condizioni della carreggiata si era ribaltata provocandogli lesioni permanenti alla colonna vertebrale. La prima sentenza è datata 1999, quando il Tribunale di Novara condannò l’impresa appaltatrice dei lavori a risarcire Spano. Cosa che però non avvenne mai perché l’impresa nel frattempo sparì. Tramite l’avvocato Stefano De Bosio il risarcimento venne quindi chiesto all’ente appaltante, in questo caso il Comune di Briga Novarese. In primo grado il Tribunale di Milano aveva dato ragione al Comune sostenendo che il fatto era ormai prescritto. Di diversa opinione è stata invece la Corte d’Appello prima e la Corte di Cassazione poi. L’ultima pronuncia però ha sancito un principio di corresponsabilità con la Società erogatrice del gas che attraverso la ditta subappaltatrice, stava eseguendo i lavori in via Cesare Battisti. Da qui la decisione del Comune di Briga Novarese di chiamare in causa proprio la Società distributrice del gas, come spiegato anche nel notiziario comunale in distribuzione in questi giorni nelle case dei brighesi: “un ulteriore giudizio per recuperare, almeno in parte, quanto dovrà essere risarcito al nostro creditore. Abbiamo al momento fondate speranze in tal senso”.

L’entità del risarcimento nel frattempo sta creando non pochi problemi di bilancio. Come spiegato sempre nel notiziario è stato già corrisposto a Luca Spano, che ora vive nel Varesotto ed è diventato un campione di tennis per disabili, una somma di 440 mila euro. E’ lo stesso sindaco Chiara Barbieri a scrivere ai cittadini sulla vicenda: “Siamo già arrivati a pagare oltre un terzo del dovuto, questo grazie anche alla buona gestione dell’amministrazione uscente. Per poter far fronte a questo contenzioso purtroppo la cittadinanza ha subito l’aumento dell’addizionale comunale, ora in linea con i comuni limitrofi, ma posso rassicurare che l’amministrazione è attenta ai fabbisogni del cittadino e che cerchiamo di mettere in atto tutto quanto ci è possibile per non attuare aumenti in altre tassazioni anzi ove possibile applicare delle riduzioni, come abbiamo appena dimostrato con la riduzione dell’8% per le utenze domestiche e del 4% per le non domestiche della tassa rifiuti”.

l.pa.

 

 

 

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