Ci sarà anche un’opera cusiana in mostra alla Reggia di Venaria

Ci sarà anche un’opera cusiana in mostra alla Reggia di Venaria
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ORTA SAN GIULIO - Un’opera cusiana, il dipinto raffigurante il complesso del Sacro Monte ortese realizzato da Lorenzo da Pavia nel 1628, è andato ad arricchire la mostra “Pregare. Un’esperienza umana”, curata da Lucetta Scaraffia e Franco La Cecla presso la Reggia di Venaria Reale che rimarrà aperta dall’11 aprile sino al 28 giugno. Un’ esposizione variegata, che intende raccontare attraverso oggetti, immagini e video (con opere provenienti 

ORTA SAN GIULIO - Un’opera cusiana, il dipinto raffigurante il complesso del Sacro Monte ortese realizzato da Lorenzo da Pavia nel 1628, è andato ad arricchire la mostra “Pregare. Un’esperienza umana”, curata da Lucetta Scaraffia e Franco La Cecla presso la Reggia di Venaria Reale che rimarrà aperta dall’11 aprile sino al 28 giugno. Un’ esposizione variegata, che intende raccontare attraverso oggetti, immagini e video (con opere provenienti dal tutto il mondo) la genesi e il significato profondo dell’atto del pregare. La consegna del dipinto ai curatori si è svolta lo scorso 2 aprile da parte di Fiorella Mattioli Carcano, vice presidente della Consulta Unesco Sacri Monti (a lei si deve l’individuazione dell’autore del quadro) e dal consigliere comunale Ignazio Galella. Il quadro è attualmente di proprietà del Comune di Orta ed è normalmente esposto nella Sala di rappresentanza. La “continuità”, la “ripetizione” e la“circolarità” sono i tre fenomeni che accompagnano i visitatori nella mostra di Venaria che è promossa sotto il Patronato dell’Arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, con il patrocinio del Comitato per la solenne Ostensione della Sindone 2015 e sotto l'alto patronato di sua maestà Mohammed VI, re del Marocco, in collaborazione con Associazione Sant’Anselmo – Imago Veritatis. La Venaria Reale si propone oggi come un grande “progetto culturale permanente” che offre molteplici opportunità di conoscenza, emozioni ed esperienze e costituisce un imponente complesso alle porte di Torino con vastissimi Giardini, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1997 e aperto al pubblico nel 2007.

Maria Antonietta Trupia

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