Comunità mamma-bambino: il progetto di Mamre prende forma

Comunità mamma-bambino: il progetto di Mamre prende forma
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CAVAGLIO D’AGOGNA - «A casa Piccolo Bartolomeo si svolgono attività di laboratorio e di socializzazione, viene insegnata la lingua italiana, si porta avanti un percorso di avvicinamento al mondo del lavoro e c'è uno spazio­ gioco per i bambini. È una casa fra le case di Santo Stefano. Ma ci siamo resi conto che serve un qualcosa di più protetto». Parole di Margherita Fortina, vice sindaco di Cavaglio d’Agogna, ma in questo caso nella veste di educatrice della casa di accoglienza Piccolo Bartolomeo di Borgomanero. Alla presentazione del nuovo libro di Mamre alla biblioteca di Cavaglio d’Agogna, il direttivo della Onlus agognina ha spiegato meglio il progetto che prevede la creazione in città di una comunità m

CAVAGLIO D’AGOGNA - «A casa Piccolo Bartolomeo si svolgono attività di laboratorio e di socializzazione, viene insegnata la lingua italiana, si porta avanti un percorso di avvicinamento al mondo del lavoro e c'è uno spazio­ gioco per i bambini. È una casa fra le case di Santo Stefano. Ma ci siamo resi conto che serve un qualcosa di più protetto». Parole di Margherita Fortina, vice sindaco di Cavaglio d’Agogna, ma in questo caso nella veste di educatrice della casa di accoglienza Piccolo Bartolomeo di Borgomanero. Alla presentazione del nuovo libro di Mamre alla biblioteca di Cavaglio d’Agogna, il direttivo della Onlus agognina ha spiegato meglio il progetto che prevede la creazione in città di una comunità mamma-bambino.

«In un periodo in cui gli enti a tutti i livelli spendono sempre meno per il sociale, l'associazione Mamre ha deciso di lanciare una sfida: quella della realizzazione di una comunità mamma-bambino. Una struttura che qualcuno vedrà magari come fonte di disturbo, ma che in realtà risolverà delle situazioni difficili -  ha spiegato Margherita Fortina - La comunità mamma­bambino sarà un luogo più protetto, mentre a casa Piccolo Bartolomeo in futuro si vivrà la seconda tappa del reinserimento in società».

La presentazione del libro “Vivere la carità… insieme” (nella foto i relatori) è avvenuta giovedì sera alla biblioteca di Cavaglio d’Agogna, con l’introduzione della presidente della biblioteca Cinzia Del Buono e del presidente di Mamre Mario Metti. Oltre alla lettura di alcuni brani sono state proiettate delle videointerviste, tra cui quella a una giovane vittima di violenza domestica e attualmente ospite alla casa Piccolo Bartolomeo. Non un’isola felice, ma un luogo di confronto, come sottolineato dallo stesso Metti: «Può capitare che in una casa di accoglienza, di cui sono ospiti per fare un esempio sia ragazze senegalesi di vent'anni sia donne italiane sessantenni, si vivano anche momenti di tensione. Dare risposte da soli è impossibile; insieme è possibile». Le conclusioni sono state tracciate da Giuliano Palizzi, direttore del collegio salesiano di Borgomanero.

l.pa.

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