Aumentano ancora i poveri in città

Aumentano ancora i poveri in città
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BORGOMANERO - Ci sono sempre più poveri in città. Lo si deduce dalle continue richieste di aiuto che quotidianamente arrivano nella sede di corso Roma, presso la chiesa di San Gottardo, del Centro di ascolto della Caritas. Lo scorso anno sono state quasi seicento (571 per l’esattezza) le famiglie in difficoltà che hanno bussato a questa porta. “Inizialmente – dicono i volontari – a noi si rivolgevano solo cittadini extracomunitari che non riuscivano a trovare una casa ed erano in attesa di occupazione. Poi, complice la crisi economica, la chiusura di tante aziende e di numerosi esercizi commerciali, la situazione è cambiata e a chiedere aiuto sono arrivate famiglie “insospettabili” che dall’oggi al domani si sono trovate ad affr

BORGOMANERO - Ci sono sempre più poveri in città. Lo si deduce dalle continue richieste di aiuto che quotidianamente arrivano nella sede di corso Roma, presso la chiesa di San Gottardo, del Centro di ascolto della Caritas. Lo scorso anno sono state quasi seicento (571 per l’esattezza) le famiglie in difficoltà che hanno bussato a questa porta. “Inizialmente – dicono i volontari – a noi si rivolgevano solo cittadini extracomunitari che non riuscivano a trovare una casa ed erano in attesa di occupazione. Poi, complice la crisi economica, la chiusura di tante aziende e di numerosi esercizi commerciali, la situazione è cambiata e a chiedere aiuto sono arrivate famiglie “insospettabili” che dall’oggi al domani si sono trovate ad affrontare una nuova realtà, spesso a causa della perdita del posto di lavoro da parte di uno o di più componenti il nucleo famigliare. Famiglie che – spiegano alla Caritas – non ce la fanno ad arrivare a fine mese, che hanno ormai esaurito i risparmi di una vita e che non sono in grado di pagare l’affitto o la rata del mutuo ma anche il mantenimento dei figli, il trasporto scolastico, i libri e addirittura le visite mediche”. Nel 2014 nell’altra sede locale della Caritas in via Bonola Lorella sono state consegnate 6014 borse alimentari (con una media di 115 a settimana) acquistate grazie al contributo della Fondazione della Comunità del Novarese, del Vicariato, di aziende e privati e dell’Agea, l’Agenzia per l’erogazione in agricoltura e anche grazie alle collette alimentari effettuate presso i vari supermercati della zona. Altri aiuti (mobili e arredi) sono stati erogati a 179 famiglie, a 128 sono stati distribuiti casalinghi e ad altre 850 articoli di abbigliamento. E proprio nei giorni scorsi la Caritas parrocchiale ha lanciato un appello alla cittadinanza invitandola ad essere vicina ai più bisognosi con aiuti mirati. “ Durante il periodo Quaresimale – si legge in una nota diffusa dalla Parrocchia di San Bartolomeo – necessitano alimenti a lunga conservazione, scatolame vario, alimenti per bambini, prodotti per l’igiene da destinare alla famiglie in difficoltà residenti sul territorio. Il tutto può essere depositato negli orari delle messe in appositi contenitori posti nel corridoio laterale della Collegiata o in sacrestia. Oppure nel punto di raccolta Caritas in via Novara 2 ogni martedì e giovedì dalle 14,30 alle 16. Nella foto di Panizza, i volontari della Caritas parrocchiale con il referente cittadino, Maria Emilia Borgna, Assessore comunale alle politiche sociali e il Vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla in occasione dell’inaugurazione del Centro di raccolta della Caritas di via Novara avvenuta tre anni fa.

Carlo Panizza

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