Ecco come il meteo trasforma il lago

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VERBANO - CUSIO - Grazie al progetto Sailing, concluso sul Lago Maggiore ed ora avviato sul Cusio, è stato possibile monitorare, mediante le sonde applicate sulla Capirinha Fantini (come avvenuto anche durante la piena dello scorso novembre), “i cambiamenti – scrive, tra l’altro, il ricercatore di Cnr Ise, Giuseppe Morabito – delle condizioni fisiche e chimiche del lago, in

VERBANO - CUSIO - Grazie al progetto Sailing, concluso sul Lago Maggiore ed ora avviato sul Cusio, è stato possibile monitorare, mediante le sonde applicate sulla Capirinha Fantini (come avvenuto anche durante la piena dello scorso novembre), “i cambiamenti – scrive, tra l’altro, il ricercatore di Cnr Ise, Giuseppe Morabito – delle condizioni fisiche e chimiche del lago, in relazione all’ingresso di grandi masse d’acqua con caratteristiche differenti, provenienti dai fiumi immissari”, le modifiche di temperatura “e, in generale, la raccolta di dati limnologici a grande scala spaziale e ad alta frequenza sul Lago Maggiore”. Al sistema, che ora verrà utilizzato sul Cusio, è stata ora applicata, tra l’altro, una sonda “per la misura della clorofilla che permetterà di stimare la quantità e la distribuzione del fitoplancton”. 
Sull’ultima piena del Verbano, la recente relazione firmata da Marzia Ciampittiello (ricercatrice, responsabile del gruppo di ricerca in ambito meteorologico e idrologico-idraulico) con gli assegnisti Claudia Dresti ed Helmi Saidi: “I mesi di ottobre e novembre 2014 sono stati i più piovosi degli ultimi 30 anni. Dal 4 ottobre al 17 novembre, nel bacino del Lago Maggiore si sono registrate precipitazioni al di sopra della media pluriennale (1984-2013), rispettivamente di 1008 mm contro i 392 mm valutati per alcune stazioni rappresentative. É stato soprattutto il mese di novembre a far registrare, in pochi giorni, quantitativi di pioggia ben superiori alla media pluriennale (ad esempio a Pallanza 990 mm contro i 204 mm medi pluriennali e a Cannobio 785 mm contro i 183 mm medi). Dall’analisi dei tempi di ritorno dei livelli del Lago Maggiore che superano i 195,5 m s.l.m., quota di esondazione al lungolago di Pallanza, si può dire che questa avvenga con un tempo di ritorno pari a due anni... Si sono avute esondazioni nel 2013 (195,56 m s.l.m, maggio), nel 2008 (195,55 m s.l.m., novembre), 2004 (196,03 m s.l.m, novembre), 2002 (196,65 m s.l.m, novembre) e 2000 (197,94 m s.l.m, ottobre). La maggior parte degli eventi di piena degli ultimi anni sono avvenuti in autunno. L'esondazione del 2000 fu provocata dal valore eccezionale di precipitazione di ottobre, durante cui mediamente sul bacino del lago si sono registrati 529 mm, contro i 206 mm medi; quella del 2002 dalle precipitazioni di novembre, con 690 mm medi nel bacino contro i 116 medi. La piena dell’autunno 2014 è stata caratterizzata da due mesi particolarmente piovosi, ottobre e novembre, il secondo dei quali ha fatto registrare mediamente il 300% di pioggia in più della media... Il Lago Maggiore ha risposto alle precipitazioni sul bacino e provenienti dal fiume Toce con un innalzamento di circa 6 cm/ora il 13 ottobre e di 7 cm/ora il 5 novembre per raggiungere il valore massimo di 196,87 m s.l.m il 16 novembre. Solo nell’evento del 2000 e in quello del 1993 si sono registrati valori superiori. In conclusione, il lago ha risposto con un veloce innalzamento del suo livello alle abbondanti piogge cadute nei mesi di ottobre e novembre, caratterizzati, anche, da temperature superiori alla norma specialmente per ottobre, il terzo più caldo degli ultimi 57 anni, in Piemonte (ref. Arpa Piemonte), oltre che da precipitazioni cumulate molto abbondanti ed ampiamente superiori alla media pluriennale del periodo”.

Maria Antonietta Trupia

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