Romagnano, Consiglio Comunale unito per mantenere il medico di base a tempo pieno

Romagnano, Consiglio Comunale unito per mantenere il medico di base a tempo pieno
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ROMAGNANO SESIA – Consiglio Comunale unito a Romagnano Sesia per chiedere il mantenimento del medico di base a tempo pieno in paese. L’aula ha votato all’unanimità la mozione presentata dal gruppo di minoranza “Tutti per Romagnano”, che chiedeva “il ripristino integrare del servizio”. Dopo la decisione di un medico di famiglia di cambiare sede di servizio, la Asl non aveva infatti previsto un suo sostituto, lasciando di fatto 900 persone senza un dottore in paese. La mozione è stata approvata con alcune modifiche proposte dalla maggioranza, a s

ROMAGNANO SESIA – Consiglio Comunale unito a Romagnano Sesia per chiedere il mantenimento del medico di base a tempo pieno in paese. L’aula ha votato all’unanimità la mozione presentata dal gruppo di minoranza “Tutti per Romagnano”, che chiedeva “il ripristino integrare del servizio”. Dopo la decisione di un medico di famiglia di cambiare sede di servizio, la Asl non aveva infatti previsto un suo sostituto, lasciando di fatto 900 persone senza un dottore in paese. La mozione è stata approvata con alcune modifiche proposte dalla maggioranza, a seguito di un incontro pubblico con la direzione del Distretto Valsesia dell’Asl Vercelli. Il testo sarà inviato al direttore del distretto Asl della Valsesia, al direttore Generale, al Direttore Sanitario, e - come proposto dall'Assessore alla Famiglia Alessandro Carini - anche all'Assessore Regionale e alla Commissione Sanità.

Sulla vicenda nelle scorse settimane era intervenuto in prima persona il sindaco, Cristina Baraggioni, che aveva chiesto una deroga nonostante gli impedimenti legislativi. “Noi stiamo chiedendo risposte all’Asl che, in un certo senso, ha le mani legate – spiega l’Assessore Carini – A breve la Regione dovrà approvare il piano di continuità assistenziale e credo che alcune cose vadano riviste sia a livello territoriale che nazionale. Nel caso dei medici di base bisognerebbe rivedere: il numero di pazienti perchè un dottore diventi massimale, la loro distribuzione sul territorio, i contratti di collaborazione, pensare ad un sistema di valutazione sulla qualità del servizio... C'é bisogno di una riforma seria a favore dei cittadini. Non si può depauperare la medicina di base quando si interviene già sulle strutture sanitarie e si chiede di limitare gli accessi al pronto soccorso. Per questo partendo dalla nostra situazione potremmo pensare a una mozione unitaria su questo tema da sottoporre alla Regione e ai gruppi consiliari regionali”. Il sindaco, Cristina Baraggioni, ribadisce a sua volta in un comunicato stampa che su questo argomento non ha senso lavorare da soli: “Bisogna fare un’azione congiunta con altre amministrazioni anche perché i comuni non hanno poteri su questo importante tema". E anche su questo punto c’è stato accordo con la minoranza consiliare.

l.pa.

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