Giustizia riparativa, iniziato l'iter per la costituzione di un centro a Novara
L’assessore alla Sicurezza Mario Paganini spiega le novità dell'iniziativa.
Giustizia riparativa, iniziato l'iter per la costituzione di un centro a Novara. L’assessore comunale alla Sicurezza Mario Paganini spiega le novità dell'iniziativa.
Giustizia riparativa, iniziato l'iter per la costituzione di un centro a Novara
La Polizia locale di Novara qualche settimana fa ha iniziato l’iter per firmare un protocollo con la procura presso il Tribunale dei minori del Piemonte e della Valle d’Aosta a un Tavolo sulla giustizia riparativa. Per capire meglio quali siano le principali novità che questa iniziativa comporta abbiamo intervistato l’assessore alla Sicurezza Mario Paganini.
Il 13 aprile 2018 si è riunito a Novara, presso il Centro Ipazia di Sant’Agabio, un primo Tavolo di concertazione per formalizzare un protocollo di intesa finalizzato a costituire un Centro di Giustizia Riparativa locale. Un progetto importante e un altro passo avanti della Polizia Locale di Novara?
«Direi un grande passo avanti per tutta l’Amministrazione del Comune di Novara che va a riprendere un progetto che l’attuale sindaco Alessandro Canelli aveva già seguito quando era in Provincia e che, vista l’importanza che aveva e che ha, soprattutto per i ragazzi, le famiglie e gli insegnanti in un momento difficile come quello che la società sta vivendo, è fondamentale! A tal proposito eguale merito per l’iniziativa va condiviso anche con coloro che avevano già formalizzato un primo protocollo e cioè, oltre al Comune di Novara, la Provincia di Novara, l’associazione di volontariato “La logica del cuore”, l’associazione “Liberazione e Speranza”, l’Ordine degli Avvocati di Novara, la Diocesi di Novara (don Giuseppe Guaglio), l’Uepe. Devo sottolineare l’importante presenza in questa occasione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni del Piemonte e della Valle d’Aosta – dottoressa Anna Maria Baldelli – e del Procuratore della Repubblica di Novara – dottoressa Marilinda Mineccia – oltre a quella del dottor Ghibaudi, della dottoressa Sironi, dell’avvocato Pennetta».
Che cos’è la giustizia riparativa?
«La nozione è contenuta nei principi di base elaborati dalle Nazioni Unite che la definiscono come qualunque procedimento in cui la vittima e il reo, e laddove appropriato, ogni altro soggetto o comunità lesi da un reato, partecipano attivamente alla risoluzione delle questioni emerse dall’illecito, generalmente con l’aiuto di un facilitatore. I procedimenti di giustizia riparativa possono includere la mediazione, la conciliazione, il dialogo esteso ai gruppi parentali. Insomma qualsiasi procedimento che permetta alla vittima e all’autore del reato di concorrere (se vi consentono) alla risoluzione delle questioni risultanti dal crimine con l’aiuto di un terzo imparziale. In questo contesto, oltre ai vari specialisti, tra cui desidero citare anche gli eccellenti operatori dei nostri Servizi Sociali, agiscono gli appartenenti della Polizia Locale di Novara del Nucleo di Prossimità. Inoltre, proprio con la Procura della Repubblica dei Minori del Piemonte e della Valle d’Aosta è stato firmato un importante protocollo in ordine alla metodologia relativa allo svolgimento delle indagini di Polizia Giudiziaria relative ai casi trattati sia d’iniziativa, sia su delega, proprio dai nostri operatori del Nucleo».
Grandi passi avanti, insomma?
«Sì, passi molto importanti che si sono anche sostanziati, lo stesso giorno, anche nella conclusione del 2° Corso sul Bullismo che ha visto come docenti proprio i due Procuratori della Repubblica di Torino e Novara, l’Avvocato Anna Livia Pennetta, la dottoressa Elena Boggiani - psicologa e psicoterapeuta - e due importanti componenti del Nucleo di Prossimità della Polizia Locale di Torino, Valter Bouquié e Anna Chiarle, i nostri maestri».
m.d.