Palio remiero, trasloco in "acque agitate"
Dopo lo "scippo" di Omegna alla tradizione di Verbania.
Palio remiero, trasloco in "acque agitate". Dopo lo "scippo" di Omegna alla tradizione di Verbania, insorge anche un gruppo di volontari verbanesi.
Palio remiero, trasloco in "acque agitate"
Prima riunione operativa, giovedì 3 in municipio, per il palio alternativo al Palio Remiero. Si terrà la vigilia di Ferragosto. Per organizzarlo il sindaco Silvia Marchionini ha chiesto l’aiuto di ex componenti il Consiglio direttivo dell’associazione, tra i quali l’assessore ai Lavori pubblici e all’Urbanistica Roberto Brigatti che ne fu presidente all’inizio degli anni 2000, e alle società di canottaggio cittadine. Si chiamerà Palio di Pallanza. L’amministrazione, inoltre, sta studiando un’offensiva giudiziaria per impedire l’utilizzo dei galeoni, le scialuppe di salvataggio di mare adattate, a Piazza e Vila. Le imbarcazioni, questa la tesi allo studio, non sarebbero nella piena disponibilità di Piazza e Vila perché la loro manutenzione è stata finanziata interamente dal Comune di Verbania.
Insorge anche un gruppo di volontari verbanesi
Contro la decisione di “Piazza e Vila” insorge in una lettera, inviata ai media, un gruppo di “volontari verbanesi” dei quali si fa portavoce Gabriele Alberganti: “Una chiara offesa alla tradizione e all’impegno dei tanti volontari che, nel tempo e a diverso titolo, hanno impiegato risorse e fatica per mantenere viva una manifestazione davvero unica”. “Ci sono artigiani – proseguono i volontari – che devono avere il corrispettivo del loro lavoro. Ed allora non si può accettare che questi (i galeoni, ndr) possano essere usati altrove”. Nella storia del Palio, a dire il vero, è già accaduto nel 2007, quando il Palio Remiero in Notturna fu organizzato nella vicina Mergozzo.
Interviene anche il Pd di Omegna
Contro lo “scippo” del palio interviene anche il Pd di Omegna. Dopo aver premesso che, al momento, non risulta alcuna delibera della giunta Marchioni che confermi la notizia, i democratici del capoluogo cusiano commentano: «La decisione, se sarà confermata dai fatti che oggi non ci risultano, ci lascia fortemente perplessi e marcatamente contrari per molti buoni motivi». Che sarebbero lo sgarbo istituzionale verso Verbania, la decisione presa al di fuori di qualsiasi strategia di politica turistica, la mancata valutazione della reale efficacia dell’evento e della sua capacità di attirare pubblico in più di quello che di solito accorre ai festeggiamenti di San Vito di cui il palio costituirà il prologo. Si tratterebbe, infine, di una decisione dettata più da propaganda politica, mettere in difficoltà l’amministrazione della città capoluogo a guida Pd per favorire i “cugini” del centrodestra verbanese, già in campagna elettorale per le amministrative del 2019.
Un sospetto, quello ventilato dal Pd omegnese, che ha costretto il presidente del Comitato festeggiamenti San Vito, Roberto Dossi, a precisare: «Non vogliamo entrare in polemiche di natura politica. Personalmente posso solo dire che posso capire i verbanesi dispiaciuti per qualcosa che apparteneva a loro. Ma la mia disamina finisce qui. Noi dall’amministrazione abbiamo avuto il contributo di 15mila euro, la stessa cifra stanziata dall’assessore Frisone. La vera novità che abbiamo discusso col Comune è che si faccia carico del plateatico, che a noi costa 10mila euro. Se davvero fosse così avremmo a disposizione 15mila euro netti». Nei quali rientrerebbero anche quelli del Palio Remiero in notturna. L’assessore al Turismo Mattia Corbetta replica sia a Marchionini che a “Volontari verbanesi”: «Dei debiti pregressi di Piazza e Vila poco c’importa. Stanzieremo 15mila euro a fronte di una rendicontazione, in base al nuovo regolamento che abbiamo elaborato nei mesi scorsi».
Mauro Rampinini