Assise di Confindustria, Ravanelli: “Un'industria competitiva per contrastare disuguaglianza e povertà”

Assise di Confindustria, Ravanelli: “Un'industria competitiva per contrastare disuguaglianza e povertà”
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«Il prossimo 16 febbraio, a Verona, avremo l’opportunità di costruire insieme agli altri imprenditori un vero e proprio progetto di politica economica da trasmettere ai rappresentanti eletti nei singoli territori e al prossimo Governo”. Lo dichiara il presidente dell’Associazione Industriali di Novara, Fabio Ravanelli, presentando le Assise Generali di Confindustria che si svolgeranno nella città scaligera. “Le Assise - prosegue Ravanelli - saranno anche l’occasione per presentare il nostro Sistema all’opinione pubblica e mettere al centro dell’attenzione degli italiani un’agenda economica che pone come prioritaria la questione industriale; perché un’industria competitiva è in grado di contrastare disuguaglianza e povertà, ridurre i divari e garantire una crescita inclusiva e dinamica».

La giornata del 16 febbraio conclude un percorso di consultazioni che negli ultimi due mesi si è articolato in 14 tappe territoriali e quattro incontri tematici di approfondimento, consentendo di declinare gli argomenti dei sei tavoli che saranno oggetto dei lavori della mattinata: “Italia più semplice ed efficiente: più mercato, meno Stato”; “Prepararsi al futuro: scuola, formazione, inclusione giovani”; “Un paese sostenibile: investimenti, assicurazione sul futuro”; “L’impresa che cambia”; “Un fisco a supporto di investimenti e crescita”; “Europa miglior luogo per fare impresa. Prospettiva mondo”.

«All’interno di ogni ambito – aggiunge Ravanelli – declineremo le nostre proposte: alcune genereranno risorse, pubbliche, private e di provenienza comunitaria, che serviranno per finanziare investimenti in infrastrutture, capitale umano e ricerca, per premiare le imprese che creano lavoro, si innovano e vanno nel mondo, oltre che per rendere più semplice ed efficiente la mano pubblica. La sessione plenaria del pomeriggio costituirà il momento di sintesi e di presentazione».

«L’Italia – conclude Ravanelli – è a un bivio. Se ai tempi delle Assise del 2011 l’obiettivo era superare la grande recessione, in queste Assise del 2018 abbiamo davanti due opzioni: tornare rapidamente indietro, senza che però si riesca ad attivare una rete di protezione sul Paese e in particolare sui titoli del nostro debito pubblico, o andare avanti e aspirare a diventare primo paese industriale d’Europa. Tornare indietro è un rischio concreto. Andare avanti una sfida affascinante, che non possiamo assolutamente permetterci di perdere».

«Il prossimo 16 febbraio, a Verona, avremo l’opportunità di costruire insieme agli altri imprenditori un vero e proprio progetto di politica economica da trasmettere ai rappresentanti eletti nei singoli territori e al prossimo Governo”. Lo dichiara il presidente dell’Associazione Industriali di Novara, Fabio Ravanelli, presentando le Assise Generali di Confindustria che si svolgeranno nella città scaligera. “Le Assise - prosegue Ravanelli - saranno anche l’occasione per presentare il nostro Sistema all’opinione pubblica e mettere al centro dell’attenzione degli italiani un’agenda economica che pone come prioritaria la questione industriale; perché un’industria competitiva è in grado di contrastare disuguaglianza e povertà, ridurre i divari e garantire una crescita inclusiva e dinamica».

La giornata del 16 febbraio conclude un percorso di consultazioni che negli ultimi due mesi si è articolato in 14 tappe territoriali e quattro incontri tematici di approfondimento, consentendo di declinare gli argomenti dei sei tavoli che saranno oggetto dei lavori della mattinata: “Italia più semplice ed efficiente: più mercato, meno Stato”; “Prepararsi al futuro: scuola, formazione, inclusione giovani”; “Un paese sostenibile: investimenti, assicurazione sul futuro”; “L’impresa che cambia”; “Un fisco a supporto di investimenti e crescita”; “Europa miglior luogo per fare impresa. Prospettiva mondo”.

«All’interno di ogni ambito – aggiunge Ravanelli – declineremo le nostre proposte: alcune genereranno risorse, pubbliche, private e di provenienza comunitaria, che serviranno per finanziare investimenti in infrastrutture, capitale umano e ricerca, per premiare le imprese che creano lavoro, si innovano e vanno nel mondo, oltre che per rendere più semplice ed efficiente la mano pubblica. La sessione plenaria del pomeriggio costituirà il momento di sintesi e di presentazione».

«L’Italia – conclude Ravanelli – è a un bivio. Se ai tempi delle Assise del 2011 l’obiettivo era superare la grande recessione, in queste Assise del 2018 abbiamo davanti due opzioni: tornare rapidamente indietro, senza che però si riesca ad attivare una rete di protezione sul Paese e in particolare sui titoli del nostro debito pubblico, o andare avanti e aspirare a diventare primo paese industriale d’Europa. Tornare indietro è un rischio concreto. Andare avanti una sfida affascinante, che non possiamo assolutamente permetterci di perdere».

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