#postaconiguanti per Carolina
Cyberbullismo: ieri flash mob all'Omar con il papà Paolo Picchio.
Per la settimana del Safer Internet Day Fondazione Carolina ha lanciato l’hashtag #postaconiguanti. Sono stati tanti, in tutta Italia, a raccogliere l’invito: oltre 400 oratori, 150 scuole e diverse amministrazioni locali.
"Una carezza di Caro alla sua città"
A Novara, ieri mattina, i ragazzi dell’Iti Omar hanno organizzato un flash mob contro il cyberbullismo, decorando con vecchi guanti e cartelli l’ingresso della scuola. Alla giornata è stato invitato Paolo Picchio, papà di Carolina: «Quando l’Omar ci ha contattato per invitarci al flash mob dei ragazzi - commenta - non ho voluto mancare, perché mai come in questa settimana, quella del Safer Internet Day, le parole di Caro sono importanti. A mia figlia questa campagna sarebbe piaciuta molto, perché il guanto simboleggia la stessa protezione che mai faceva mancare alle proprie amiche. Quella di stamattina è stata una carezza di Caro alla sua Novara».
«Ho spiegato ai ragazzi che la nostra partita è appena cominciata. Sensibilizzare è importate, ma dobbiamo garantire alle vittime e alle famiglie assistenza adeguata, in termini educativi, sanitari, ma anche legali», così Anna Livia Pennetta, avvocato di Paolo Picchio e membro del cda di Fondazione Carolina ha rilanciato l’impegno della No Profit dedicata a Caro. «Carolina non è solo la prima vittima acclarata del bullismo online - continua Pennetta - ma è anche il simbolo di una vicenda processuale che ha stabilito con certezza un principio fondamentale: il cyberbullismo non è una ragazzata».
Una campagna che parla il linguaggio dei ragazzi
Ivano Zoppi, direttore generale Fondazione Carolina, riassume: «La nostra campagna #postaconiguanti parla il linguaggio dei ragazzi ed è diventata virale, a partire dai social e su whatsapp, in molti per questa settimana hanno cambiato l’immagine del profilo condividendo la foto con i guanti che campeggia sulla nostra pagina Facebook. Ancor più sorprendete, però, sono le adesioni, con le scuole, gli oratori, i centri sportivi e i contesti educativi più in generale che hanno interpretato al meglio il nostro messaggio, con creatività, partecipazione e confronto».
Sul sito fondazionecarolina.org è possibile scaricare il kit con i laboratori e le attività da proporre autonomamente. Anche gli adulti “postano con i guanti”; soprattutto le donne per dire no al bullismo e alla violenza di genere, sempre nel ricordo di Carolina.
l.c.