Oggi è venerdì 17: giorno sfortunato per eccellenza
Ecco le origine della credenza popolare.
Oggi è venerdì 17. E’ considerato il giorno sfortunato per eccellenza. Per i superstiziosi siamo a rischio di catastrofe.
Oggi è venerdì 17
Oggi è venerdì 17 maggio. Il connubio tra il 17 e in venerdì viene considerato come sinonimo di grande sfortuna. Secondo la credenza popolare infatti il numero 17 viene considerato sinonimo di sfortuna. Unito al venerdì è poi considerato il giorno infausta per eccellenza. Se si uniscono in una sola giornata il 17 e venerdì, per i superstiziosi, si rischia infatti la catastrofe.
Le origini
Nell’Antica Roma sulle tombe si scriveva VIXI ovvero visse che tradotti in numero corrisponderebbe al 17. Nell’Antico Testamento la data del diluvio universale è il 17 secolo del secondo mese. Inoltre, nell’Antica Grecia, i seguaci di Pitagora odiavano il 17 perché si trovava in mezzo a due numeri perfetti come il 16 e il 18.
La credenza popolare
Il giorno venerdì 17 è ritenuto sfortunato in Italia. Nei paesi anglosassoni invece è il 13 ad essere considerato sfortunato. Ci sono città infatti come Napoli che ritengono addirittura che il 17 non sia solo sinonimo di sfortuna ma proprio di disgrazia.
La paura del venerdì 17
C’è persino chi ha una paura vera e propria di questo giorno. C’è chi non esce e si chiude in casa, ci porta con sé cornetti o zampe di coniglio. Insomma, esiste una vera e propria paura nei confronti di questa giornata, una fobia definita eptacaidecafobia.
Nella smorfia…
Nella smorfia napoletana, il numero 17 è sinonimo di disgrazia ed evento infausto ed è indicato con l’impiccato.