Bando per il castello di Miasino
Nuova vita per il bene confiscato alla mafia
Nuova vita per il bene confiscato alla mafia
Ancora un passo avanti, ancora un passo verso il traguardo del riuso sociale del Castello di Miasino. Giovedì 12 gennaio è stato pubblicato sul sito di Regione Piemonte l'avviso pubblico per la raccolta di manifestazioni di interesse per la concessione in uso del Castello. "Allora non possiamo fermarci - afferma il consigliere regionale Domenico Rossi - l'ho detto durante la cerimonia di consegna del Castello alla Regione Piemonte da parte dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati nel febbraio 2016, e lo ribadisco oggi: dopo che la società ha stimolato le istituzioni, ora la palla torna indietro, in un cerchio che deve chiudersi virtuosamente: con un castello restituito alla collettività, riutilizzato socialmente. Perché l’ultimo pezzo di questo viaggio ha bisogno proprio della partecipazione collettiva e solidale del popolo, dei cittadini. Ora tocca alla comunità accettare la sfida lanciata dalle istituzioni: servono le idee, il coraggio e l'organizzazione delle migliori forze del territorio per raccoglierla. E' tempo di lanciare la volata finale, che consiste nel progetto di riutilizzo sociale del bene che, solo così, si trasformerà da “luogo della resa” a “luogo del riscatto” civile e morale. ?Ringrazio il Presidente Sergio Chiamparino e la Giunta. Quando, nei primi mesi del mio mandato, ho portato il “caso” Miasino all'attenzione dell'esecutivo la risposta è stata tempestiva e puntuale su un tema per troppo tempo trascurato. In particolare gli assessori Aldo Reschigna, Augusto Ferrari e Antonella Parigi, che con i loro uffici hanno individuato gli obiettivi del riuso e predisposto il bando".